Eccoci alla prima puntata della nostra serie «L’ABC del Welfare», che come vi abbiamo presentato nella News precedente, nasce per permettere ad imprese, lavoratori e consulenti che ancora non hanno dimestichezza con questo argomento, di poterlo conoscere in maniera facile attraverso un linguaggio essenziale ma efficace. In questa News vedremo la definizione generica di welfare per poi presentarvi la visione di TreCuori su questo strumento così utile ed innovativo.
DEFINIZIONE WELFARE AZIENDALE GENERICA
Si parla tanto di welfare, ma non sempre è chiaro per tutti cosa si intenda con questo termine.
Prima di tutto è necessario fare una precisazione. Il welfare aziendale è un ambito specifico all’interno di un contesto più ampio che è quello del welfare in generale. Il vocabolario Treccani definisce il termine welfare come “Espressione equivalente all’italiano benessere”.
Senza entrare in questa sede negli aspetti più tecnici ed accademici, possiamo quindi dire che quando si parla di welfare aziendale si fa riferimento al benessere dei lavoratori. Più precisamente, si intende l’insieme di beni e servizi che l’impresa, cogliendo le esenzioni da tasse e contributi concesse dalla legge in favore di aziende e dipendenti, decide di mettere a disposizione dei collaboratori e dei loro familiari con l’obiettivo di aumentare il benessere e favorirne la conciliazione vita-lavoro.
Quindi, volendo schematizzare, possiamo riassumere in questo modo:
- cosa: beni e servizi definiti dalla legge
- offerti da: dal datore di lavoro
- offerti a: lavoratori e familiari
- fattore agevolante: esenzione fiscale e contributiva per azienda e lavoratori
- perché: in primis per favorire il benessere dei lavoratori e familiari, ma anche per perseguire tanti altri obiettivi e vantaggi correlati che saranno approfonditi nella prossima puntata de «L’ABC del Welfare»
Il tema del welfare aziendale è in continua evoluzione dal punto di vista dei riferimenti normativi: introdotto in Italia nel 1986 tramite il TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ad oggi sono l’Art.51 e l’Art.100 a costituire i pilastri del welfare aziendale italiano, annualmente integrati dalle Leggi di Bilancio.
Un piano di welfare aziendale, contestualmente, si configura:
- per i dipendenti in un premio non monetario, bensì sotto forma di benefit non tassati, aumentandone di fatto il potere d’acquisto;
- per l’azienda in un risparmio fiscale, ed altresì in opportunità per aumentare il benessere lavorativo di collaboratori ed azienda stessa (es. miglioramento del clima aziendale, della soddisfazione dei dipendenti e della produttività aziendale).
IL WELFARE AZIENDALE SECONDO TRECUORI
Per noi di TreCuori «Il Welfare Aziendale è lo strumento più potente oggi disponibile per migliorare la produttività di un’impresa. Il miglioramento del clima aziendale, la soddisfazione dei lavoratori ed i risparmi contributivi e fiscali sono la diretta conseguenza di un piano di welfare aziendale ben realizzato».
TreCuori considera un piano welfare di successo quando:
- l’azienda ha migliorato la propria produttività;
- i lavoratori sono soddisfatti dei benefici ottenuti;
- gli erogatori del territorio sono stati scelti dai lavoratori.
Con la piattaforma di Welfare Aziendale TreCuori, un’impresa può proporre ai propri dipendenti un sistema di incentivi personalizzato, permettendo loro di scegliere i servizi e gli erogatori a cui rivolgersi. A differenza di molte altre piattaforme welfare, TreCuori consente al lavoratore la massima libertà di scelta nella fruizione del proprio credito welfare, permettendo di rivolgersi anche agli erogatori territoriali preferiti. In questo modo TreCuori permette la riattivazione dell’economia locale, aumentando il benessere di ogni soggetto che ci vive. Da qui lo slogan: TreCuori, il welfare del tuo territorio.
IL WELFARE CON TRECUORI: IL PUNTO DI VISTA DEI SOGGETTI COINVOLTI
Possiamo quindi riassumere che il welfare aziendale attivato con TreCuori è:
- Per le persone (lavoratori) un’opportunità per beneficiare per sé e per i propri familiari di maggior potere d’acquisto per poter fruire dei servizi di cui hanno davvero interesse, potendo anche rivolgersi ai loro fornitori di fiducia del territorio;
- Per le imprese di qualsiasi dimensione, settore ed area geografica, un modo per motivare, fidelizzare e attirare i collaboratori azzerando gli oneri contributivi e fiscali sulle premialità erogate ai dipendenti e ai loro familiari;
- Per i vari fornitori di servizi del territorio, un’opportunità per incassare spese welfare da parte dei dipendenti che l’hanno ricevuto dai loro datori di lavoro, che senza TreCuori sarebbero state indirizzate solo verso grandi player non presenti sul territorio.
Lo sapevi che i beni ed i servizi offerti in regime di welfare aziendale godono di una significativa agevolazione contributiva e fiscale, determinando un risparmio per l’azienda (circa del 30%) ed una maggiore capacità di acquisto per i lavoratori (circa +40%)? Approfondiremo questi aspetti nella pillola “Welfare aziendale: quali sono e a quanto ammontano i vantaggi contributivi e fiscali?”, di prossima pubblicazione.
Leggi tutte le News della serie «L’ABC del Welfare» per rimanere aggiornato ed aumentare la tua conoscenza sul Welfare!