Una nuova realtà fondata da professionisti dalla lunga esperienza nel mercato e nel sociale
Dall’obiettivo di promozione, sviluppo e realizzazione di interventi di innovazione sul territorio che mettano al centro la persona, la famiglia e il loro sistema di relazioni, in Sardegna è nata la prima Start-up sociale che coinvolge i soggetti interessati con l’obiettivo di generare cambiamenti profondi nell’economia e nelle comunità.
Con sede ad Olbia ed operante in tutta l’Isola, la start-up FRADI abbraccia una visione del welfare che mette in relazione il benessere del lavoratore, l’interesse dell’impresa e la creazione di una rete a sostegno del territorio. I servizi di Fradi rientrano nel cosiddetto welfare di secondo livello, attività che si pone in linea con il trend che sta emergendo con sempre più forza nel tessuto economico locale, dove i lavoratori che spendono in welfare nel proprio territorio lo aiutano a crescere anche in una situazione difficile come quella attuale.
Nel dettaglio, si tratta della possibilità per il datore di lavoro di erogare i premi di produzione sotto forma di benefit. L’azienda, attraverso la piattaforma TreCuori, può mettere così a disposizione sia dei lavoratori che dei loro familiari dei pacchetti di servizi adatti alle loro esigenze e preferenze, lasciando la massima libertà di scelta dei fornitori a cui rivolgersi. Ciascun lavoratore può scegliere anche gli erogatori di prossimità di fiducia, innescando così un meccanismo economico di sviluppo locale.
I servizi disponibili tra cui scegliere sono i più vari: dai buoni spesa alle cure mediche e odontoiatriche, dallo sport ai viaggi, dalla baby-sitter all’assistenza per gli anziani, dalla scuola al trasporto pubblico fino agli interessi sui mutui. Questo perchè, come afferma il Presidente di Fradi Francesco Sanna “il welfare aziendale si basa sì sui bisogni, ma anche sui desideri dei lavoratori”.
Oltre che contribuire allo sviluppo territoriale e dei servizi, questo tipo di welfare è anche economicamente vantaggioso sia per l’azienda, che “convertendo il premio produzione in welfare aziendale risparmia mediamente quel 30-40% che avrebbe perso in oneri fiscali e contributivi, sia per il lavoratore che guadagna quella stessa percentuale in potere d’acquisto su servizi.
Il sistema del welfare si sta diffondendo anche in ambito pubblico in quanto le ripercussioni positive generate dai lavoratori tramite il loro credito welfare, contagiando i territori circostanti, creano un tangibile sviluppo locale.