IL MATTINO DI PADOVA – Gli acquisti che fanno bene alla scuola



A Mestrino le famiglie comprano e i commercianti devolvono

 

MESTRINO – Una volta si chiamavano “collette”, adesso va di moda “crowdfunding”, sebbene il risultato non cambi: si tratta di raccolte di denaro collettive per promuovere progetti sociali. E il recente decreto “La Buona Scuola” le promuove come forme di finanziamento per le attività scolastiche. Ha subito approfittato dell’opportunità Salvatrice Albanese, nella doppia veste di vicepreside dell’istituto comprensivo di Mestrino e Veggiano e di assessore comunale all’Istruzione. Ne è nato un progetto – che sarà presentato mercoledì sera alle famiglie – attraverso quale, per ogni acquisto effettuato in alcuni negozi del paese, i commercianti devolveranno dei soldi alla scuola. <<Le famiglie verranno dotate gratuitamente di una tessera>> spiega l’assessore Albanese, <<e rivolgendosi agli esercizi convenzionati, al superamento di una predeterminata soglia di spesa e caricando un voucher (o buono acquisto) sul sistema gestito dall’associazione SiCard Live, sarà riconosciuto un contributo alla scuola. Questi soldi saranno utilizzati per aiutare gli studenti in difficoltà>>.
L’istituto comprensivo di Mestrino è il primo in provincia di Padova e il secondo in Italia: il pioniere è stato, infatti, il “Cima” di Conegliano, che grazie al crowdfunding sociale ha raccolto 2300 euro, con cui acquistare delle lavagne multimediali. <<In un momento in cui la scuola e il Comune, che la sostiene, si trovano con sempre minori risorse a disposizione>>, aggiunge il sindaco Marco Valerio Pedron, <<questa iniziativa può contribuire a tamponare alcune delle emergenze economiche che ci troviamo quotidianamente ad affrontare.>>

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