IL GAZZETTINO – Procaffè (Bristot) certifica la parità di genere e punta su welfare e smartworking



BELLUNO – In un anno nero per il caffè, con costi saliti alle stelle della materia prima, la bellunese Procaffè (che qui possiede il marchio Bristot) afferma di puntare sul benessere dei dipendenti, elemento strategico di un’impresa.

Il gruppo, da 50 milioni di euro di fatturato, impiega circa 150 persone, tra dipendenti e collaboratori tra Italia ed estero. L’export tocca ben 65 paesi del mondo.

Procaffè ha ottenuto la certificazione per la parità di genere rilasciata dall’Ente certificatore IMQ: nello stabilimento bellunese le collaboratrici sono oggi il 37% dei dipendenti e possono contare su flessibilità, competitività e pari opportunità di carriera, tramite istituti che le aiutano a conciliare vita e carriera.

Un altro aspetto riguarda la responsabilizzazione delle persone e la scommessa sullo smartworking come strumento capace di accrescere l’autonomia e la gestione per progetti facilitando le persone negli aspetti della vita non lavorativa e affettiva. Nel 2024 l’azienda ha siglato degli accordi sindacali di secondo livello che hanno riguardato, tra le altre cose, anche il lavoro da remoto e il welfare aziendale: il 70% dei collaboratori con mansione impiegatizia potrà usufruire dello smartworking fino a 3 giorni alla settimana. Un risultato reso possibile grazie anche a importanti investimenti tecnologici sull’infrastruttura informatica.

Grazie a questi accordi sono stati aumentati e resi fissi alcuni elementi variabili all’interno della retribuzione. È stata inoltre aperta la piattaforma welfare TreCuori, dove verrà caricato un importo variabile sulla base del raggiungimento di determinati obiettivi di bilancio.

La scelta di TreCuori non è casuale: la piattaforma, sviluppata da un gruppo di giovani di Conegliano Veneto, è nota tra le realtà di servizi welfare per favorire la spesa dei benefit aziendali presso esercizi commerciali fisici del proprio territorio, favorendo così l’economia di prossimità con importanti ricadute positive per il bellunese.

«L’impegno per la valorizzazione delle risorse umane – commenta Boris Battistella, chief financial officer di Procaffè – è un caposaldo della nostra visione e si inserisce in un percorso di modernizzazione intrapreso dal Gruppo per consolidare la sua crescita e traguardare al meglio il futuro».

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Procaffè sceglie TreCuori come piattaforma welfare per i propri collaboratori