Misure urgenti di solidarietà alimentare per generare nuovo valore nel territorio

 

«In una fase di crisi così lunga e profonda, è ancor più importante per le amministrazioni comunali del territorio avere a disposizione uno strumento che permetta loro di offrire ai propri cittadini soluzioni innovative e di semplice utilizzo rispetto ai bisogni emersi con la pandemia» afferma il presidente dell’Associazione Sociale Il Girasole.

Una dimostrazione di come l’alleanza tra i Comuni e il Terzo settore sia la chiave di un welfare davvero generativo e inclusivo, si riscontra nella filosofia dei Buoni Spesa Solidali emessi per 7 Comuni della provincia di Lecco aderenti all’iniziativa.

Sono ben 360mila euro le risorse stanziate dai 7 Comuni lecchesi – Lecco, Galbiate, Bosisio Parini, Cesana Brianza, Dolzago, Bulciago e Costa Masnaga – per fronteggiare l’emergenza alimentare ed economica derivante dalla crisi sanitaria, grazie anche alle possibilità offerte dal decreto n. 124 “Misure urgenti di solidarietà alimentare” del 23 novembre 2020, che ha messo a disposizione delle amministrazioni locali ulteriori fondi per rispondere ai bisogni dei cittadini.

Mediante il supporto operativo dell’impresa sociale Il Girasole, i Comuni aderenti hanno deciso di istituire i Buoni Spesa Solidali che saranno erogati sotto forma di voucher cartaceo con taglio da 20 euro. La spendibilità dei buoni sarà veicolata presso le attività commerciali del territorio, riservando una parte esclusivamente ai piccoli negozi di vicinato dando sostegno mirato e tangibile a quelle attività che a seguito del diffondersi del Covid-19 sono state maggiormente colpite dalla crisi. I Comuni aderenti assegneranno i buoni spesa seguendo due criteri-chiave: una valutazione dell’indice ISEE della famiglia assegnataria e l’emersione di nuove situazioni economiche di soggetti in difficoltà, prevalentemente dovute all’impossibilità di svolgere l’attività lavorativa a causa della pandemia Covid.

I Buoni Solidali saranno gestiti attraverso la piattaforma digitale TreCuori grazie alla collaborazione di Valoriamo, il progetto di welfare territoriale e comunitario attivo sul territorio lecchese da dicembre 2018, che già prevede l’utilizzo di questo strumento per l’implementazione dei piani di welfare aziendale. L’adesione alla piattaforma TreCuori e la riscossione dei Buoni Spesa non prevedono alcun costo o commissione aggiuntiva per chi decide di aderire, e la procedura di registrazione ed incasso è molto semplice e immediata.

Valoriamo, oltre all’impegno nella gestione di queste importanti economie e nel sostegno delle attività economiche territoriali, è proattivo nel generare nuovo valore e nuove risorse economiche a favore del Fondo per l’Inclusione lavorativa, attivo presso la Fondazione comunitaria del Lecchese. Grazie a semplici donazioni dei supermercati aderenti e al meccanismo del marketing sociale di TreCuori, il quale permette alle attività del territorio di promuoversi e al contempo alle no-profit di ricevere contributi, si intendono raccogliere risorse aggiuntive per attivare borse lavoro, tirocini di inclusione sociale o per implementare progetti già attivi sui Comuni aderenti riguardo la tematica dell’inserimento lavorativo.

Guarda la video-testimonianza!

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Il Welfare Pubblico di TreCuori

 

La piattaforma di TreCuori fin dall’inizio della propria attività è stata scelta da chi intendeva realizzare progetti di “welfare pubblico”, dove questo termine aveva una connotazione “ampia” e identificava ad esempio i progetti di marketing sociale nei quali i beneficiari dei contributi TreCuori erano cause sociali di interesse comunitario.

Nel tempo poi la piattaforma TreCuori è stata adottata anche per progetti con una valenza più tipicamente di “welfare pubblico”, dove cioé i beneficiari diretti sono i cittadini che ricevono contributi a loro destinati dalle amministrazioni pubbliche.
Questo vale non solo nel caso dei cittadini per i quali lo stato di bisogno dipende esclusivamente dalla situazione reddituale – probabilmente la tipologia di welfare pubblico più nota – ma anche nei casi in cui è correlato a molteplici fattori, dove i parametri reddituali non per forza corrispondono di per sè a situazioni di fragilità.

Questo è il caso ad esempio dei bandi pubblici che hanno lo scopo di favorire la conciliazione vita-lavoro delle famiglie con figli ed entrambe i genitori lavoratori supportandole economicamente nei periodi di chiusura scolastica quando devono fare ricorso a servizi di assistenza dei minori.

Più recentemente, misure di questo tipo si sono ulteriormente sviluppate in seguito all’emergenza sanitaria e alle misure di sostegno al reddito che il governo ha stanziato in favore dei cittadini che hanno visto sensibilmente ridotta la propria possibilità di lavorare e quindi di ottenere entrate economiche. Tra queste forme quella del “bonus alimentare” è una delle più rilevanti, sia in termini di valori assoluti, sia di diverse modalità di erogazione.
Le amministrazioni comunali si sono trovate infatti nella difficoltà di poter distribuire queste risorse in tempi quanto più possibile veloci, ma anche di farlo nel modo più utile possibile sia per i beneficiari che per gli altri soggetti coinvolti, quali gli erogatori dei beni e dei servizi e gli amministratori pubblici stessi.

I territori che scelgono TreCuori anche per queste funzionalità hanno la possibilità di offrire ai cittadini beneficiari di queste misure uno strumento efficace e rispettoso della loro dignità ed alle imprese del territorio la garanzia che quelle risorse pubbliche siano spese presso di loro, in una logica di economia circolare che attiva un circolo virtuoso per il bene comune.

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Grande affluenza nella nuova sala della BCC di Lizzano in Belvedere, dove quasi tutti i nomi di spicco dell’imprenditoria locale e molti loro consulenti per oltre due ore hanno partecipato attivamente al convegno organizzato da BCC sul welfare aziendale

 

Grazie al welfare aziendale infatti le imprese possono azzerare il cuneo fiscale, con vantaggi per imprenditori e dipendenti, riconoscendo parte della retribuzione in beni e servizi welfare per i lavoratori e i loro familiari: dalle spese sanitarie a quelle d’istruzione, dall’assistenza di bambini e anziani alle vacanze, dalla palestra ai corsi sportivi.

Fino ad ora i benefici del welfare aziendale sono stati accessibili solo ad aziende di grandi dimensioni con piattaforme basate su convenzioni con player nazionali che penalizzano i soggetti economici locali, ma il direttore Roberto Margelli  ha le idee chiare su quanto sia importante invertire questa rotta: “La BCC vuole rendere questi benefici accessibili anche alle PMI e in più favorire un welfare che possa essere utile a tutto il territorio: per questo abbiamo voluto fare conoscere esperienze positive già sviluppate in altre parti d’Italia invitando al convegno TreCuori, una piattaforma nata proprio per permettere ai dipendenti di spendere il welfare presso i loro fornitori di fiducia locali, cioè nel nostro caso le cliniche, le cartolerie, gli asili o le palestre dell’Alto Reno”. Positivamente colpito dalla partecipazione alla serata anche il direttore di TreCuori, Alberto Fraticelli, che ha riconosciuto il valore delle energie imprenditoriali che si muovono nella nostra valle. La ripresa economica parte dalle imprese: con il welfare aziendale si prepara al decollo.

AVR sett 2017

Nel selfie scattato alla fine del convegno davanti ai tanti imprenditori e consulenti il presidente Bruno Bartolomei e il direttore Roberto Margelli (BCC Alto Reno), insieme al sindaco di Lizzano in Belvedere Elena Torri, Alberto Fraticelli (direttore di TreCuori) e Maurizio Faccin, Consulente del Lavoro di Vicenza, che ha raccontato la sua esperienza di professionista e risposto alle tante domande dei presenti.

CON LA BCC E TRE CUORI DECOLLA IL WELFARE IN ALTO RENO

Oltre cinquanta partecipanti si sono riuniti giovedì 21 settembre per parlare delle tematiche legate al welfare aziendale. L’incontro si è tenuto nella nuova sala della BCC a Lizzano in Belvedere. Presenti quasi tutti i nomi di spicco dell’imprenditoria locale che per oltre due ore hanno partecipato attivamente al convegno organizzato da BCC e TreCuori. Grazie al welfare aziendale è possibile infatti, per le imprese, riconoscere parte della retribuzione ai propri dipendenti abbattendo il cuneo fiscale, con vantaggi fiscali per imprenditori e dipendenti. Negli anni passati il welfare aziendale si è realizzato con società del tutto estranee al territorio, ma il direttore Roberto Margelli  ha le idee chiare “la maggior parte delle piattaforme di welfare sfrutta canali internazionali, la BCC vuole un welfare che si possa sviluppare sul territorio: i dipendenti potranno spendere il welfare nelle cliniche locali, nelle nostre cartolerie e nelle nostre palestre”. Entusiasta della partecipazione alla serata anche il direttore di TreCuori, Alberto Fraticelli, che dopo aver terminato l’incontro si è detto sorpreso delle incredibili energie imprenditoriali che si muovono nella nostra valle. La ripresa economica parte dalle imprese: con il welfare aziendale si prepara al decollo.

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