Secondo Welfare, uno dei centri-studio più autorevoli in Italia sui temi del Welfare, ha dedicato un proprio articolo ai Buoni Spesa TreCuori descrivendone le peculiarità e gli effetti positivi sulle economie locali, in linea con la filosofia di welfare di TreCuori

 

I buoni spesa rappresentano indubbiamente uno strumento importante nel campo del welfare aziendale, apprezzato da imprese e lavoratori. Per valorizzare il potenziale di tali buoni anche a livello locale, TreCuori Società Benefit ha messo a punto un sistema di buoni spendibili anche presso attività commerciali e servizi di prossimità che possono incassarli in maniera molto semplice e ricevendo il pagamento in tempi brevi.

I Buoni TreCuori: “buoni” per il territorio

TreCuori ha scelto di formulare un’offerta che non punta solo sui grandi player internazionali ma valorizza le piccole realtà del territorio. Come ci ha spiegato Alberto Fraticelli, co-Fondatore e Direttore di TreCuori, “data la natura dello strumento, tra i fornitori di beni e servizi non ci sono solo distributori di carburante e supermercati, ma ce ne sono di tutti i tipi grazie al sistema che ne incentiva l’acquisto anche verso piccole realtà commerciali (mercerie, fiorai, panetterie, macellerie, edicole), artigianali (parrucchiere, estetista, idraulici) e professionali (commercialisti, avvocati). Come spiegato in questo video, i buoni sono infatti spendibili in tutte queste attività, senza che esse siano preventivamente registrate nella piattaforma TreCuori e senza che debbano sostenere alcun costo.

Con i Buoni TreCuori abbiamo voluto valorizzare i piccoli proprietari e non le grandi catene. Nel nostro circuito di buoni ci sono soprattutto realtà locali che hanno un rapporto privilegiato con il territorio. E quando c’è un brand nazionale è perché quel singolo punto vendita è di proprietà di un piccolo imprenditore locale, come succede nella distribuzione organizzata o nel franchising”.

In questo modo, dicono a TreCuori, l’investimento fatto dalle imprese nell’ambito del welfare aziendale resta all’interno del territorio e produce una ricaduta positiva per l’economia sociale. “Sempre più imprese”, spiega Fraticelli, “vedono in questo tipo di buoni un modo per mettere in pratica un’iniziativa concreta e misurabile di sostenibilità economica e sociale”.

 

Alcuni numeri sui Buoni TreCuori

In circa quattro anni dall’ideazione di questo strumento, a fine febbraio 2022, è stata superata la soglia del milione di euro di valore in Buoni Spesa TreCuori incassati dalle tante attività locali che in tutt’Italia hanno deciso di aderirvi. Oltre 400 aziende hanno offerto ad oggi questo tipo di buoni a più di 3.000 collaboratori, i quali li hanno utilizzati per i loro acquisti più di 40.000 volte in oltre 500 diverse realtà di prossimità.

Come evidenzia Katia Cais, Responsabile della Divisione Welfare di TreCuori, “le aziende nostre clienti hanno la possibilità di scegliere quali buoni destinare ai propri collaboratori avendo a disposizione sia 200 tipologie di buoni spesa ‘tradizionali’ – sia in formato fisico che elettronico – sia i Buoni TreCuori. È interessante notare come siano sempre di più quelle che decidono di utilizzare solo i buoni TreCuori per dare un valore diverso al loro investimento ma anche per offrire ai propri collaboratori maggiore libertà di scelta: ad esempio chi ha un’auto a metano difficilmente riuscirebbe a fare carburante con i buoni tradizionali”.

Questo succede”, ha proseguito Cais, “in modo particolare quando nella loro zona le attività che incassano i buoni spesa TreCuori sono già presenti e conosciute. Il fatto di riconoscere solo questo tipo di buoni viene visto come un modo di fare welfare ‘su misura’ per i propri lavoratori, ma con attenzione anche al territorio. Fino ad ora abbiamo gestito buoni spesa per più di 12 milioni di euro e ci aspettiamo che il milione di euro di buoni TreCuori salga rapidamente”.

I buoni welfare e il welfare aziendale territoriale

Trattandosi di strumenti molto semplici, sostenuti attraverso risorse di soggetti privati, come le imprese, i Buoni Welfare possono dare una spinta rilevante ai consumi e quindi un effetto positivo anche per l’Erario. Adottati in una logica più territoriale, i buoni veicolati attraverso il welfare aziendale possono divenire uno strumento per incentivare lo sviluppo dell’economia locale. Nel caso dei Buoni TreCuori, questi cercano infatti di quanto includere tutte quelle realtà di vicinato, con l’idea che – avendone la possibilità – saranno poi i lavoratori a preferirle alle grandi catene e alle piattaforme online. Ponendo attenzione al territorio, i buoni possono coinvolgere la filiera dei servizi e delle attività locali  generando così un circolo virtuoso in costante crescita.

Diverse sono le zone d’Italia in cui, grazie ai Buoni TreCuori, tutto ciò si sta verificando. Per riportarne alcuni: nel Distretto della Bassa Romagna in provincia di Ravenna, nelle province di Lecco e Sondrio attraverso il progetto Valoriamo, in Sardegna con i progetti di Oristano Welfare e di Fradi, nell’Alta Valle del Reno sull’appennino tra Emilia e Toscana, nella provincia di Vicenza e in generale in Veneto con un progetto promosso da Confcommercio e Confesercenti.

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OLTRE 100MILA EURO DI BUONI WELFARE TRECUORI EROGATI DALLE AZIENDE DURANTE IL PERIODO NATALIZIO

 

Sono tante le aziende che, a causa delle restrizioni Covid, non hanno potuto festeggiare il Natale con i propri collaboratori con le tradizionali cene natalizie e hanno scelto di destinare loro il budget previsto in buoni spesa

Piuttosto che utilizzare buoni dei grandi player online (Amazon, Zalando, Media World, ecc. ) come fatto in passato, sempre più aziende hanno cercato modalità che permettessero di spendere i buoni presso le attività locali ottenendo così un duplice effetto positivo: da un lato aumentare la libertà di scelta dei propri lavoratori, dall’altro innescare una ricaduta economica nel territorio in favore delle attività di prossimità e dei soggetti che ci vivono.

Una di queste modalità è il Buono Spesa TreCuori, un buono incassabile potenzialmente da qualsiasi attività locale senza che si debba sostenere alcun costo. Già migliaia sono le realtà in tutt’Italia abilitate all’incasso di questi buoni, di queste 719 risiedono in Veneto. 

917.910,00€ è il valore dei Buoni TreCuori erogati finora ai lavoratori italiani, di cui 338mila€ sono stati incassati da più di 500 attività locali della Regione Veneto, per un importo medio di circa 2.000,00; vi sono state anche varie attività che hanno registrato degli incassi molto consistenti (una ventina hanno incassato più di 10.000,00€ cadauna). 

La diffusione dei Buoni Welfare TreCuori è ampia in tutto il territorio nazionale, anche grazie alle Associazioni di Categoria che a vari livelli nazionali, regionali o provinciali, sono partner del progetto TreCuori quali ad esempio Ascom Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti: la Regione Veneto rappresenta circa il 37% del valore totale italiano. 

Le tipologie di attività locali che incassano i Buoni TreCuori sono estremamente variegate: oltre alle tipologie più tradizionali – quali supermercati, distributori di carburante, ecc. – ve ne sono tante sia nell’ambito commerciale (mercerie, fiorai, panettieri, ecc.) che artigianale (parrucchiere, estetiste, idraulici, ecc.) e professionale. Tutte queste realtà non avevano mai avuto accesso ad uno strumento di questo tipo e non erano mai state coinvolte nel circolo virtuoso del Welfare Aziendale Territoriale

Grazie ai Buoni Welfare TreCuori, il welfare erogato dalle aziende rimane di fatto all’interno dei territori producendo una ricaduta positiva per l’economia locale; cosa che non accadrebbe con i buoni regalo dei grandi player internazionali (uno tra tutti, il buono Amazon). Ed è proprio ciò che sta accadendo in queste settimane: anche se ormai il Natale è passato e l’erogazione dei Buoni Welfare TreCuori durante tale periodo si è conclusa, questi buoni continuano ad essere spesi nelle tante attività locali in Italia, generando un continuum di effetti benefici non solo ad un unico territorio, ma a tutti i territori.

Da qui, il testo del nostro pay-off: “TreCuori, il Welfare del Tuo territorio!”

Per maggiori dettagli sui Buoni Welfare TreCuori leggi la News dedicata sul nostro sito, oppure contattaci! Sarà per noi un piacere poterti essere utili.

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AUGURI DI NATALE 2021 TRECUORI
Auguri a te...e anche al tuo territorio!

Cara Amica, Caro Amico,

auguri a te....e anche al tuo territorio!
Sai perché?
Perché noi di TreCuori crediamo che i tempi siano ormai maturi per comprendere che le persone possano vivere "bene" se anche i territori dove loro vivono "stanno bene". Crediamo infatti in un sistema economico che abbia al centro le persone, i territori e la loro sostenibilità. Ed è questa convinzione che ci spinge ogni giorno ad impegnarci a fondo per difendere, sostenere e sviluppare la prosperità dei territori: quei territori che prima di tutto sono relazioni, economiche e sociali, tra imprese, persone, associazioni di categoria, amministrazioni pubbliche, scuole e associazioni.
 
Abbiamo sviluppato e implementato i nostri servizi di Welfare Aziendale, Welfare Pubblico e Marketing Sociale - che ormai sono utilizzati da più di 20.000 imprese e 80.000 persone - per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, migliorare la produttività e il risparmio delle imprese, portare più contributi economici per associazioni non profit e scuole.
 
Abbiamo nel frattempo lavorato senza sosta per mettere a punto un nuovo ambizioso progetto, su cui lavoriamo da anni. È un’iniziativa pensata per offrire nuove opportunità a commercianti, artigiani e PMI: un modello economico che potremmo definire rivoluzionario, basato sulla reciprocità degli scambi, sulla convenienza e sul diritto. Lo scopo è riportare nel territorio buona parte degli scambi che i grandi player on line gli hanno sottratto.    
Non vediamo l’ora di inviarti maggior dettagli relativamente a questo progetto del tutto innovativo che apriremo al pubblico nel 2022 ed al quale potrai partecipare anche tu.
Sarà una iniziativa “non ordinaria”, di grande impatto economico e sociale che sentiamo il dovere di realizzare.

Come forse già saprai siamo una società aperta perché ciò che vogliamo fare è “cambiare le cose” e per questo c’è bisogno di tutti. Se anche tu condividi gli stessi Valori e vuoi saperne di più, non esitare a chiamarci: sarà un piacere metterti al corrente e se ciò che vedrai ti piacerà, potrai unirti a noi …. e sarai il benvenuto.  

Nel frattempo, abbiamo il piacere di segnalarti qui sotto alcuni aggiornamenti riguardanti i nostri servizi e nuove opportunità per far crescere la prosperità e il benessere delle persone e dei territori in cui vivono.

 

Con il piacere di essere utili,
Auguri!


Le persone di TreCuori Spa
Società Benefit

Welfare Aziendale last minute!


Il welfare aziendale permette di dare ai dipendenti benefit detassati, un bel vantaggio per lavoratori e aziende!
L’anno è quasi finito, ma c'è ancora tempo per avviare un piano welfare con competenza 2021 anche attivandolo ad inizio 2022 (fino all'approvazione del bilancio): scopri tutti i vantaggi!

 
 
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Marketing Sociale


Da un lato negozi e attività che hanno ottenuto più vendite da migliaia di clienti. Dall'altro non profit e scuole che hanno incassato contributi, in alcuni casi di oltre 10 mila euro. Una relazione win-win incentrata sul territorio. Vuoi farlo anche tu? Iscriviti, è gratis!

 
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Welfare Pubblico


E' lo strumento che TreCuori offre alle Pubbliche Amministrazioni per erogare ai cittadini contributi economici in maniera efficace, semplice, controllata e generativa e così attivare un circolo virtuoso per il bene comune. Scopri le esperienze virtuose in varie zone d'Italia!

 
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MarketPass


Il nuovo progetto su cui stiamo lavorando da alcuni anni e che si integra fortemente con i servizi già consolidati. Un nuovo mercato per riportare nel territorio parte degli scambi che i grandi player on line stanno sottraendo.

 
Stay tuned!

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TreCuori scelta da Confartigianato e Welfare Insieme a sostegno del Terzo Settore!

 

Facendo la spesa, acquistando regali natalizi, o perfino andando dal parrucchiere, è possibile sostenere realtà non profit del tuo territorio: è la forza del Marketing Sociale.

Le attività aderenti a Confartigianato e coinvolte in questo meccanismo virtuoso si sono impegnate a veicolare una porzione del guadagno ottenuto grazie ai dipendenti delle imprese che fanno welfare verso progetti a impatto sociale; il tutto sotto la supervisione di WelFare Insieme e del partner TreCuori, che garantiscono la regolarità di questo processo.

Il meccanismo di funzionamento è molto semplice: le persone che vogliono acquistare un prodotto o un servizio nella rete di erogatori convenzionati potranno andare sul sito di TreCuori e consultare l’elenco delle attività che aderiscono al progetto. Scegliendo questi negozi e dichiarandosi “consumatori TreCuori” riceveranno, al raggiungimento di una soglia minima di spesa, un voucher con un codice che, registrato sull’app gratuita, farà pervenire il contributo alla scuola o ad altre organizzazioni che potranno essere individuate (suggerite) dal consumatore stesso.

La rete di attività convenzionate è in continuo aumento: ad oggi comprende ferramenta, ottiche, centri benessere, parrucchieri, alimentari, farmacie, bar, ristoranti e molto altro ancora. Grazie al marketing sociale questi esercenti hanno la possibilità di coinvolgere e fidelizzare la propria clientela, evidenziando come la spesa fatta possa avere una ricaduta positiva per il proprio territorio.

Il Marketing Sociale consente quindi di generare un circuito virtuoso, grazie al quale le imprese e i negozi riescono a sostenere organizzazioni e progetti che operano in ambito sociale.

Attraverso il marketing sociale è possibile altresì finanziare progettualità fortemente radicate nel territorio.

È proprio quanto accaduto nel progetto RigenerArti e nel progetto Valoriamo, entrambi sostenuti da Fondazione Cariplo.

Nel caso del progetto Valoriamo, è nato il Fondo Comunitario gestito dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese il quale raccoglie risorse coinvolgendo la rete di attività commerciali convenzionate allo scopo di realizzare attività e percorsi di inclusione socio-lavorativa. La proposta del Marketing Sociale è quindi un’opportunità interessante in una prospettiva di secondo welfare; è un meccanismo che riesce ad ingaggiare il circuito delle piccole attività del territorio, i comuni cittadini che compiono acquisti e le imprese che fanno welfare aziendale allo scopo di finanziare interventi e organizzazioni che a livello locale promuovono l’inclusione sociale.

Sul fronte di RigenerArti, Fondazione Cariplo e Confartigianato Imprese hanno sviluppato con importanti risultati questo progetto che ha l’obiettivo di creare un welfare più comunitario attraverso la diffusione di servizi di welfare tra micro-piccole imprese e famiglie. L’accordo ha interessato progressivamente sette province (Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Milano, Monza-Brianza e Novara).

Il coordinamento dei progetti sta in capo a WelFare Insieme, con il quale conferma in modo tangibile la sua mission, ovvero supportare le Associazioni Territoriale di Confartigianato nel dare una risposta strutturata, permanente e collegata ai territori, alla crescente domanda di servizi per il benessere delle persone.

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L’attenzione al benessere e alla salute dei propri collaboratori è un fattore determinante per la crescita delle aziende. Ne è convinta Rollawaycontainer (link al sito), leader nel settore della produzione e vendita di articoli professionali, che ha deciso di attivare un articolato piano di welfare aziendale in collaborazione con la Società Benefit TreCuori di Conegliano.

 

In un clima di pesante incertezza economica e sanitaria, diventa sempre più evidente la difficoltà di gestire lavoro, famiglia e salute. Nonostante il periodo complicato, l’azienda veneta che da diversi anni ha scelto il commercio digitale è cresciuta in termini di clienti e ordinativi con un conseguente incremento del personale. “La nostra è una squadra unita che parla al femminile” spiega Monica Gasparini, responsabile amministrativo e finanziario. “L’azienda è cresciuta grazie all’incontro tra il nostro storico team e le nuove figure provenienti da importanti atenei come IULM, IUSVE e Ca’ Foscari. Risorse preparate alle sfide di un mercato sempre più digitale e che hanno portato una sensibilità ed uno spirito fortemente progressista in tema di gender equality, famiglia, istruzione e salute”.

Il gran lavoro fatto da tutto il team di Rollawaycontainer ha permesso all’azienda di crescere con importanti risultati. L’integrazione tra le nuove risorse, che hanno portato una visione giovane e femminile, e lo storico team produttivo a prevalenza maschile, ha determinato un bilanciamento di idee e la nascita di progetti che si sono rivelati fondamentali per il successo aziendale.

Rollawaycontainer ha quindi scelto di premiare i propri collaboratori impegnandosi in un piano di welfare aziendale di durata triennale siglato con TreCuori. Un piano che si concretizza in un sostengo economico reale per i dipendenti, da spendere in libertà in servizi di istruzione, salute, famiglia, viaggi e vacanze, sport, cultura, assistenza alla persona, previdenza complementare e interessi sui mutui.

Rollawaycontainer ha scelto la piattaforma TreCuori anche per favorire le spese del Welfare sul territorio permettendo in questo modo di aiutare il tessuto produttivo locale. Questo è possibile grazie ad alcuni strumenti messi a disposizione nel piano di welfare come i Buoni TreCuori che ogni lavoratore può spendere presso le attività commerciali che preferisce, compresi i negozi di vicinato locali, senza nessun costo d’incasso per i commercianti. La sensibilità per il territorio resta infatti un punto chiave per l’azienda veneta, nonostante l’obiettivo sia quello di sviluppare una piattaforma attiva sia in Italia che in Europa.

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Non solo a dipendenti ed aziende: a chi è utile il welfare aziendale? Scopriamolo in questa News!

 

Quando si pensa al welfare aziendale si fa spesso riferimento a 2 soggetti: all’impresa che ottimizza il costo del personale e ai dipendenti che ottengono un maggior potere d’acquisto.

In realtà, il welfare aziendale offre di per sé utilità anche ad altri soggetti, soprattutto se viene attivato con modalità e strumenti particolarmente efficaci e virtuosi. Vediamo nello specifico di chi si tratta:

 

  • Imprese che possono incassare Spese WelfareMolti quando pensano a questa categoria di soggetti quali potenziali beneficiari dell’attivazione di un piano welfare, hanno in mente solamente quelle aziende che erogano beni e servizi welfare rientranti tra le categorie previste dalla legge. In realtà, non bisogna dimenticare che i Fringe Benefit possono essere incassati potenzialmente da qualsiasi attività; fino ad ora però, solo le imprese di alcuni settori merceologici si erano organizzate con strumenti che ne permettessero l’incasso, come ad esempio i buoni spesa e carburante emessi da supermercati e stazioni di servizio.

Recentemente si sono affacciati in questo ambito nuovi attori, quali ad esempio le grandi catene dell’elettronica, dell’abbigliamento e di altri settori presenti a livello nazionale o nell’online. La nuova frontiera di questa sfida è però ora ancora più importante: riuscire ad allargare quanto più il numero di soggetti che possono intercettare tali spese fino ad arrivare ai singoli negozi di prossimità indipendenti.

Ad esempio, nel caso della piattaforma welfare TreCuori, a differenza di altre piattaforme, qualsiasi erogatore ha la possibilità di incassare spese welfare senza dover sostenere alcun costo o commissione, ricevendone il pagamento in tempi molto brevi. Ne è un esempio il Buono Spesa TreCuori, che può essere incassato da qualsiasi attività locale che lo voglia.  

 

  • Consulenti e Associazioni di Categoria sono le figure che possono supportare le aziende nel godere di tutti questi nuovi benefici generati dal welfare aziendale e così ampliare i propri servizi consulenziali offerti. Normalmente si pensa solo ai Consulenti del Lavoro e alle Associazioni di Categoria. In realtà, ci sono molte altre figure professionali che sempre più si stanno impegnando in questo settore quali ad esempio: consulenti HR, commercialisti, avvocati, consulenti assicurativi, ecc…fino alla comparsa nel mercato di veri e propri welfare specialist, ovvero figure altamente specializzate su questi temi con la finalità di supportare al meglio ogni azienda cliente nell’ottenere una buona riuscita del proprio piano welfare;

 

  • No-profit – Sì, spesso gli erogatori dei servizi welfare possono essere anche dei soggetti no-profit. Può sembrare strano? In realtà no, ed è sufficiente fare qualche esempio per comprenderlo: pensiamo a tutte le cooperative sociali che si occupano di assistenza alla persona (dall’infanzia alla terza età) e che di fatto erogano servizi per legge pagabili con il welfare, oppure al mondo dello sport dove palestre, centri sportivi, società dilettantistiche, ecc. possono incassare spese welfare in seguito all’erogazione dei propri servizi (abbonamenti, iscrizioni a corsi singoli, tesseramento, ecc. ). 

Anche in questo caso, il welfare aziendale se attivato con strumenti particolarmente virtuosi permette di coinvolgere soggetti che normalmente ne rimarrebbero esclusi, massimizzandone così i benefici per tutti.

Pensare a questi soggetti ci fa comprendere come il valore sociale del welfare vada al di là del mero risparmio fiscale e contributivo per aziende e lavoratori e così è più facile capire il motivo per cui lo Stato lo abbia pensato e ora stia favorendo questo tipo di dinamiche.

 

  • Amministrazioni Pubbliche – Sono tanti gli amministratori pubblici che sono interessati al welfare, a vari livelli nazionale, regionale e locale, quali ad esempio i Sindaci e gli assessori, (siano questi sia di attività produttive che del commercio locale, del sociale e del welfare). Ma perché le amministrazioni sono interessate al welfare aziendale? Per fare in modo che le imprese ed i lavoratori del proprio territorio conoscano e godano di quei benefici “di base” del welfare (es. risparmio fiscale e contributivo, ecc.) e, quando gli strumenti utilizzati lo consentono (come nel caso della piattaforma Welfare TreCuori, fare si che i benefici si estendano anche alle altre imprese locali permettendo loro di intercettare quelle spese welfare, innescando così una ricaduta economica positiva nel territorio. Questa visione nasce anche dalla consapevolezza che il welfare di primo livello (quello dello Stato) non può soddisfare tutti i bisogni dei cittadini e pertanto l’amministratore pubblico vede nel secondo welfare – come ad esempio quello aziendale – un modo per soddisfare le esigenze di propri concittadini;

 

  • Sindacati – inizialmente alcuni sindacati avevano guardato al welfare aziendale con particolare prudenza principalmente per due motivi:
    • la prima preoccupazione era legata alla spendibilità del welfare aziendale, perché quando il welfare non è facilmente spendibile per il lavoratore potrebbe essere un beneficio “non pieno” di cui poter godere;
    • la seconda preoccupazione era legata all’impatto sulla posizione pensionistica dei lavoratori e alla valutazione del rapporto tra beneficio immediato ed effetto sulla posizione pensionistica futura. Questa tematica è stata approfondita da tecnici del settore che hanno rassicurato sull’effettivo beneficio offerto al lavoratore dal welfare aziendale, come ad esempio illustrato  nella News dedicata e consultabile al seguente link.

Con il tempo, il mondo sindacale ha dimostrato una maggiore apertura nei confronti del welfare aziendale, diventando addirittura in molti casi propositivo dopo aver appurato come le preoccupazioni sopra descritte siano di fatto superate, ad esempio grazie ai nuovi strumenti sul mercato che permettono ai lavoratori di poter godere della massima flessibilità nella spesa del proprio credito welfare. Questa apertura è confermata anche dal sempre più alto numero di Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL) che prevedono forme di welfare aziendale a favore dei lavoratori all’interno delle condizioni concordate tra rappresentanze sindacali e associazioni datoriali. 

Il primo CCNL a cui normalmente si pensa ( e il più importante in termini di numero di lavoratori interessati) è quello dei metalmeccanici, dove il welfare aziendale era già stato introdotto nell’accordo del 2016. Ne sono poi seguiti molti altri, dai pubblici esercizi agli orafi e argentieri, dalle telecomunicazioni alle concerie solo per citarne alcuni. 

I sindacati inoltre hanno dimostrato negli anni un forte interesse alla ricaduta sul territorio generata dal welfare, come confermato ad esempio da alcuni eventi da loro organizzati dedicati proprio a questi temi. Ne è un esempio il convegnoWelfare aziendale: quali vantaggi per aziende, lavoratori e territorio bellunese? svoltosi per iniziativa della CISL di Treviso Belluno.

 

Nel modo di applicare il welfare aziendale ci sono ulteriori soggetti o vantaggi rispetto a quanto abbiamo appena descritto: è questo il caso della piattaforma welfare TreCuori che cerca di massimizzare il beneficio di tutti i vari soggetti coinvolti.

In questi casi, l’obiettivo più profondo è di fatto massimizzare i benefici del welfare facendo in modo che da welfare aziendale evolva in welfare territoriale, interessando dunque un ulteriore soggetto a cui il welfare è utile e per il quale assume un ruolo decisivo: il Territorio.

Così facendo si amplificano i benefici primari, generando lavoratori sempre più contenti perché più liberi di effettuare le proprie spese anche nei negozi di prossimità preferiti; ai lavoratori si aggiungono le aziende che sono più libere nell’attivare il welfare anche per importi più alti in quanto maggiore è la possibilità di spesa, e generano benefici che prima non ci sarebbero stati, in quanto ora sono legati alla spesa nel territorio, al coinvolgimento di nuovi soggetti e all’attivazione di economia circolare.

La cosa interessante è che i soggetti alla base del welfare, come ad esempio i lavoratori o gli imprenditori che hanno attivato il piano welfare, non si devono preoccupare di attivare queste dinamiche solo per fare del bene ad altri soggetti, ma perché consapevoli che se il territorio in cui vivono è più prospero, sono di conseguenza più “ricchi” anche loro e tutti i soggetti che lo vivono.

 

Questa analisi ci permette di comprendere che, il fenomeno welfare è molto più articolato di quanto possa sembrare ad una visione superficiale e ne sono un esempio i tanti Master post laurea specialisti che sono comparsi nel mercato in questi ultimi anni quali ad esempio il Master in Management del Welfare di Ca’ Foscari, il Master in Gestione d’impresa di Bologna Business School, il Master in Bilateralità, Welfare Integrato e Fondi della LUISS, quello in Welfare Aziendale del Sole24Ore, ecc…

 

In conclusione, quale ulteriore soggetto è possibile considerare come beneficiario delle dinamiche del welfare? È lo Stato, che con una visione più ampia dei propri benefici, si pone l’obiettivo di creare situazioni win-win che possono rappresentare vantaggi per aziende, cittadini e al contempo anche se stesso.

Lo Stato può trarre vantaggi molto concreti dal momento che:

  • risparmia su alcune spese pubbliche come ad esempio le spese per la sanità;
  • genera servizi utili per il sistema nazione senza costi diretti, soprattutto dove questo non ha la capacità produttiva sufficiente (ne sono un esempio i servizi di istruzione e formazione, e sanità pubblica;
  • favorisce il volano dell’economia stimolando la domanda e migliorando il potere d’acquisto dei cittadini;
  • utilizza dinamiche amministrative totalmente tracciate che di fatto riescono a far emergere anche il sommerso e generare così nuovo gettito per lo Stato.

Il welfare aziendale è dunque un meccanismo che genera benefici per tanti soggetti e che, in un’ottica più allargata, favorisce la prosperità dello Stato, insieme ai suoi cittadini e alle sue imprese!

 

Per approfondire la tua conoscenza sul welfare, leggi anche le altre News della serie “L’ABC del Welfare” oppure contattaci. Sarà per noi un piacere poterti essere utili!

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MERCOLEDÌ 27 OTTOBRE 2021 APPUNTAMENTO CON IL WORKSHOP GRATUITO ORGANIZZATO DA ASCOM SERVIZI PADOVA CON IL CONTRIBUTO DEL FSE

 

Responsabilità sociale d’impresa: una realtà in grado di trasformare il ruolo delle aziende nella società favorendone la costruzione di una più sostenibile, inclusiva e coesa. La responsabilità di impresa, però, va comunicata per poter permettere il fruttuoso avvicinamento di aziende e cittadini in un percorso virtuoso in grado di creare opportunità sia per le imprese che per i clienti ed i collaboratori, in una parola una relazione strategica a beneficio di tutti.

Un panel di relatori di spicco si alterneranno nel corso del workshop con il compito di approfondire queste tematiche: dopo i saluti di Marco Italiano, Vice Direttore di Ascom Servizi Padova, Alessandra Cappellari dell’Università Ca’ Foscari di Venezia approfondirà il tema di come comunicare in modo efficace la responsabilità sociale in relazione alla PMI.

Camilla Speriani, fondatrice Collectibus Srl SB e Laura Baù (HSE & CSR Specialist FITT), spiegheranno come creare nuove opportunità, migliorare la reputazione del brand e favorire la soddisfazione di clienti e collaboratori.

La relazione virtuosa e strategica della responsabilità sociale nei territori e nelle comunità verrà approfondita da Alberto Fraticelli, cofondatore e direttore TreCuori Spa SB.

Responsabilità sociale e salvaguardia dell’ambiente, best practice sostenibili ed innovative nella relazione tra responsabilità sociale e salvaguardia dell’ambiente verrà trattato da Stefano Moresco (Luxury Food – “Moresco M.eat Gusto Rispetto”). Francesco Andrea Fiore (Consulente in Evoluzione Smart del Business & Cultura) e Giulia Turra (Executive Manager Start Cube – Galileo).

A moderare l’evento  l’imprenditore e giornalista Domenico Lanzilotta.

La partecipazione all’evento è gratuita ed è obbligatoria l’iscrizione (clicca qui).

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Confartigianato Imprese Padova, nell’ambito dell’iniziativa dello sportello PID in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova, affronta il tema del welfare aziendale con una particolare attenzione agli strumenti che permettono ad aziende e lavoratori di poterne usufruire.

Nel corso del webinar viene approfondito il caso studio della piattaforma welfare TreCuori Società Benefit che ormai da 5 anni ha sviluppato una piattaforma con specifiche peculiarità: libertà dei lavoratori, accessibilità anche a tutte le imprese a prescindere dalla loro dimensione (anche alle PMI), coinvolgimento dei fornitori locali di prossimità ed innescare così un circolo virtuoso che generi una ricaduta economica sul territorio.

Il webinar prevede la spiegazione dei concetti base del welfare aziendale per permettere a tutti i partecipanti di poterne comprendere appieno le dinamiche, per poi illustrare le motivazioni che sono alla base dell’utilità delle piattaforme di welfare aziendale – qualsiasi esse siano – per poi entrare più nel dettaglio delle differenze che vi possono essere tra le varie modalità di funzionamento scelte dalle varie piattaforme.

Intervengono all’evento, oltre ai relatori Alberto Fraticelli (Direttore e Co-founder TreCuori Spa) e Roberta Artusi (Welfare Specialist in Confartigianato Imprese Padova), anche tre imprenditori associati Confartigianato che hanno introdotto il sistema welfare nelle proprie imprese:

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La Camera di Commercio Treviso – Belluno, in collaborazione con le Associazioni di Categoria che dal 2005 fanno parte del Tavolo Tecnico sulla Responsabilità Sociale d’Impresa, organizza la dodicesima edizione degli Open Day CSR in azienda, quest’anno in modalità webinar.

Nell’epoca interessata dall’industrializzazione 4.0, dalla dematerializzazione dei documenti e dalla Carta internazionale dei diritti digitali si ritiene utile approfondire la conoscenza di alcune realtà imprenditoriali del territorio trevigiano e bellunese che hanno adottato strategie vincenti nell’ambito della gestione del lavoro. Un lavoro che cambia e che si deve adattare alle nuove tecnologie e dinamiche che inevitabilmente si instaurano.

ll dodicesimo ciclo di Open Day CSR, si pone quindi l’obiettivo di declinare alcuni aspetti relativi ai cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, anche in risposta all’emergenza sanitaria: dal Welfare allo smart working, alla conciliazione vita-lavoro, ecc., cercando di fornire una panoramica che consenta di vedere i differenti approcci aziendali. Sono previsti anche altri interventi che rientrano nella Responsabilità Sociale d’Impresa, declinata nelle sue tre componenti: economica, sociale ed ambientale.

Due gli appuntamenti in programma: mercoledì 29 settembre 2021 è previsto un focus sulle imprese di produzione con la partecipazione delle imprese Galdi SrL – Paese (TV) e Venix SrL – Castelminio di Resana (TV), mentre giovedì 13 ottobre 2021 invece il focus sarà sulle società di servizi DBA Group SpA – Villorba (TV) e TreCuori SpA Società Benefit – Conegliano (TV).

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Un pomeriggio no-stop tra cultura, sport e sostenibilità: sono questi i tre pilastri su cui è stato costituito l’intero programma di Alma Mater Fest, evento organizzato da CUSB e Università di Bologna, che ha avuto luogo lunedì 11 ottobre 2021.

Con 50 eventi e oltre 70 ospiti in una festa che coinvolge contemporaneamente 14 location tra la sede Principale di Bologna e le altre sedi della Romagna, è l’occasione dedicata a studenti e studentesse per conoscersi, confrontarsi e scoprire l’Ateneo che li ospiterà tramite dibattiti, musica e spettacoli, tornei sportivi, incontri con ospiti di eccellenza, talk e lectio magistralis.

Anche Alberto Fraticelli, Direttore e co-founder di TreCuori, tra i relatori del talk in programma “Il coraggio di innovare”, dedicato ai cambiamenti profondi che attraversano il mondo del lavoro e alle sfide imprenditoriali del futuro.

Il programma completo della manifestazione è disponibile al sito www.almamaterfest.it, mentre per rivedere l’evento in streaming clicca qui.

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