Un importante accordo quadro è stato siglato per dipendenti ed imprese associate ad Assindustria Venetocentro

 

Assindustria Venetocentro da sempre presta particolare attenzione alle esigenze dei propri associati, siano essi lavoratori che aziende, dando rilievo e benessere all’economia dei territori presso cui i lavoratori sono localizzati.

Assindustria ha pertanto ritenuto di particolare interesse l’approccio al welfare adottato dalla piattaforma TreCuori. Un approccio, che nasce proprio per favorire la prosperità dei territori attraverso vantaggi per imprese e lavoratori. Assindustria ha per questo studiato nel dettaglio le modalità di applicazione del welfare di TreCuori, lo ha “testato” in prima persona con i propri dipendenti e, a seguito dell’esperienza positiva, ha deciso di proporlo anche alle oltre 3.500 imprese ad essa associate. I lavoratori interessati sono più di 170mila. È stato infatti sottoscritto in questi giorni l’accordo con TreCuori per sviluppare progetti legati ai benefici, per imprese e lavoratori, previsti dalla normativa sul welfare aziendale.

«La centralità del ruolo dell’impresa – spiega Alberto Zanatta, Presidente Vicario di Assindustria Venetocentro delegato alle Relazioni Sindacali – è un vero cambiamento culturale accelerato dalla crisi Covid: il welfare aziendale emerge ancora di più come leva fondamentale di una strategia aziendale orientata allo sviluppo sostenibile, poiché esercita un impatto positivo sull’intero ecosistema in cui opera: i lavoratori, le famiglie, la comunità e il territorio. Una leva a sostegno di bisogni e consumi. Il welfare contribuisce significativamente anche al successo delle imprese. Vista l’importanza del welfare e del suo ruolo crescente in molti contratti, Assindustria Venetocentro avvierà un’apposita azione di comunicazione per le imprese associate e i loro collaboratori».

TreCuori è un provider focalizzato sui servizi welfare, nato sul territorio, con un Customer Service dedicato a fornire ampio supporto ai lavoratori e dotato di una piattaforma online di facile utilizzo.  Sono stati finora più di 600 i piani welfare attivati tramite la piattaforma TreCuori da imprese delle province di Padova e Treviso che in questo modo hanno messo a disposizione una grande varietà di prestazioni di welfare ai propri collaboratori (ne hanno beneficiato più di 10.000). Altrettanto significativo il numero delle imprese che attraverso il welfare aziendale hanno erogato beni e servizi, più di 1.000 nelle due province. Un dato che si è rafforzato in questi mesi segnati dall’emergenza da Covid 19. «Le imprese – continua Zanatta- sono state punto di riferimento per la comunità e quelle con un welfare più maturo hanno avuto una maggiore capacità di reagire all’emergenza».

Assindustria Venetocentro, che già da un decennio promuove la conoscenza del welfare tra le imprese del territorio con strumenti dedicati, ha sottoscritto l’accordo con TreCuori consentendo alle aziende associate di usufruire di una serie di proposte operative per l’implementazione di tale opportunità. «Questa piattaforma – conclude Alberto Zanatta – consente di usufruire di ‘pacchetti’ con un’ampia offerta di beni e servizi, dando ai nostri collaboratori la massima flessibilità e la libertà di rivolgersi a chi preferiscono. Si va dai buoni spesa alle cure mediche e odontoiatriche, dalla scuola al trasporto pubblico, dalla baby-sitter all’assistenza per gli anziani, dallo sport ai viaggi fino agli interessi sui mutui ed alla previdenza integrativa. Tutto questo si combina anche con la possibilità per l’azienda di offrire incentivi fiscali e contributivi. Benefici che fino a poco tempo fa erano accessibili quasi esclusivamente per i lavoratori delle aziende di grandissime dimensioni e che invece oggi sono disponibili anche per i lavoratori delle Pmi».

Secondo il Rapporto Welfare Index PMI 2020 (curato come ogni anno da Generali Italia insieme a Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni e il coinvolgimento di oltre 4.500 imprese): lo scorso anno per la prima volta oltre il 50% delle imprese ha adottato iniziative di welfare, senza che la caduta economica invertisse una tendenza in corso da anni. Infatti, il 78,9% ha confermato le iniziative in corso e il 27,7% ne ha introdotte di nuove o ha potenziato quelle esistenti.

TreCuori è una Società Benefit pronta a coinvolgere e riunire tutti i soggetti interessati a riattivare l’economia dei territori per favorire la prosperità di persone, imprese e terzo settore.

TreCuori, il welfare del tuo territorio!

 

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L’azienda di Riese Pio X anche durante il lockdown ha continuato a lavorare e a maturare risultati positivi adattandosi al nuovo contesto insieme ai propri collaboratori, che sono stati premiati con un nuovo piano welfare caratterizzato da benefit spendibili nel territorio

 

Riese Pio X, 12 febbraio 2021 – In un contesto difficile come quello che sta caratterizzando l’economia in questa emergenza pandemica, Abra Iride SPA, azienda attiva nella produzione di utensili per la lucidatura di marmi, graniti e quarzi, ha deciso di valorizzare e sostenere la risorsa aziendale più importante, i propri collaboratori, che anche nelle difficoltà imposte dal lockdown hanno dimostrato la propria professionalità e vicinanza all’azienda. Per questo motivo Abra Iride ha messo a disposizione di tutti i propri 50 dipendenti un nuovo credito welfare del valore di 1.200 euro a testa, che si aggiungono alle esperienze positive dei piani welfare già avviati negli anni scorsi – sia con buoni spesa che con flexible benefit – che erano stati implementati con l’obiettivo di migliorare il benessere dei dipendenti e quindi l’ambiente lavorativo, favorendone così la conciliazione vita-lavoro.

Inoltre, poiché l’azienda crede fortemente che il bene delle persone dipenda anche dalla prosperità del territorio in cui vivono, anche in questa occasione ha scelto con attenzione gli strumenti che potessero coniugare questi obiettivi. Per questa ragione è stata nuovamente preferita la piattaforma di welfare TreCuori, selezionata da Abra Iride insieme al consulente aziendale Claudio Basso, proprio per dare la massima libertà di scelta ai collaboratori nel rivolgersi agli erogatori preferiti e generare così una ricaduta positiva per le attività e gli esercenti del territorio che potranno incassare queste spese senza pagare alcuna commissione, sia che si tratti di buoni spesa locali cartacei che di pagamenti telematici. Una soluzione che contribuisce a riattivare l’economia locale per favorire il benessere di persone, imprese e terzo settore.

Tutte le scelte che Abra Iride ha fatto sono lo specchio di un’azienda attenta e rispettosa delle persone e delle relazioni – ha dichiarato il fondatore e amministratore Egidio Scappin. Già negli anni scorsi avevamo attivato i nostri primi piani welfare ed i riscontri da parte dei collaboratori erano stati molto positivi. Ora l’esperienza del Covid ha ulteriormente stretto il legame tra l’azienda e i propri dipendenti: ci confrontiamo in un mercato globale e il lockdown imposto in primavera avrebbe potuto metterci in difficoltà, ma alla ripresa delle attività i nostri collaboratori hanno dato encomiabili dimostrazioni di attaccamento all’azienda e di dedizione al lavoro. Per questo abbiamo voluto dare loro un forte segnale di gratitudine e così ad inizio del 2021 abbiamo deciso di riconoscere ulteriori 1.200 euro in servizi welfare per ogni nostro dipendente. Ci fa piacere pensare che utilizzando TreCuori i nostri colleghi potranno rivolgersi ai loro fornitori di prossimità e così innescare una ricaduta economica positiva nel nostro territorio.”

Rispetto ad altre opportunità offerte dal mercato, l’azienda attraverso TreCuori può mettere a disposizione sia dei lavoratori che dei loro familiari dei pacchetti di servizi adatti alle loro esigenze e preferenze, senza che siano sottoposti a vincoli predeterminati o a specifici fornitori. I servizi disponibili sono i più vari: dai buoni spesa alle cure mediche e odontoiatriche, dallo sport ai viaggi, dalla baby-sitter all’assistenza per gli anziani, dalla scuola al trasporto pubblico fino agli interessi sui mutui.

È vero – racconta la dipendente Giuliana Baron del reparto produzione – l’offerta dei servizi è molto ampia e il fatto di potersi rivolgere ai propri fornitori di fiducia del territorio è un bel vantaggio; ho potuto acquistare i libri per mia figlia che frequenta la prima superiore e ho già prenotato l’hotel per le vacanze estive.”

Il valore è maggiore di un premio in denaro non solo da un punto di vista economico, ma anche per il percepito, perché si tratta di qualcosa di concreto che si fruisce per davvero, per sé o per la propria famiglia” – dice Maria Roman Timis; io ad esempio ho già scelto le attività di doposcuola presso Planet Sport e ho potuto pagare anche il trasporto pubblico per le mie figlie.

Grazie a queste modalità, il welfare diventa uno strumento prezioso che non si limita a premiare la produttività dei dipendenti e dare loro la possibilità di conciliare vita privata e vita lavorativa, ma porta benefici a tutto il territorio.  “In qualità di fisioterapista avevo letto del welfare aziendale – racconta Paola Ferraro dello studio Fisiosphera di Rosà – ma nella pratica non mi era ancora capitato di avere dei pazienti con benefit welfare spendibili da noi. Non conoscevo TreCuori e mi sento di ringraziare Abra Iride che ha dato questa bella possibilità ai propri dipendenti, e di conseguenza, anche a noi fornitori di servizi di zona. Credo che sia un bene per tutti se le spese rimangono nel territorio vicino a dove viviamo. Anche questo è benessere delle persone!”

Benefici che fino a poco tempo fa erano accessibili quasi esclusivamente per i lavoratori delle aziende di grandi dimensioni e che invece oggi grazie alla collaborazione di aziende quali Abra Iride e TreCuori diventano disponibili anche per i lavoratori delle PMI.

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Misure urgenti di solidarietà alimentare per generare nuovo valore nel territorio

 

«In una fase di crisi così lunga e profonda, è ancor più importante per le amministrazioni comunali del territorio avere a disposizione uno strumento che permetta loro di offrire ai propri cittadini soluzioni innovative e di semplice utilizzo rispetto ai bisogni emersi con la pandemia» afferma il presidente dell’Associazione Sociale Il Girasole.

Una dimostrazione di come l’alleanza tra i Comuni e il Terzo settore sia la chiave di un welfare davvero generativo e inclusivo, si riscontra nella filosofia dei Buoni Spesa Solidali emessi per 7 Comuni della provincia di Lecco aderenti all’iniziativa.

Sono ben 360mila euro le risorse stanziate dai 7 Comuni lecchesi – Lecco, Galbiate, Bosisio Parini, Cesana Brianza, Dolzago, Bulciago e Costa Masnaga – per fronteggiare l’emergenza alimentare ed economica derivante dalla crisi sanitaria, grazie anche alle possibilità offerte dal decreto n. 124 “Misure urgenti di solidarietà alimentare” del 23 novembre 2020, che ha messo a disposizione delle amministrazioni locali ulteriori fondi per rispondere ai bisogni dei cittadini.

Mediante il supporto operativo dell’impresa sociale Il Girasole, i Comuni aderenti hanno deciso di istituire i Buoni Spesa Solidali che saranno erogati sotto forma di voucher cartaceo con taglio da 20 euro. La spendibilità dei buoni sarà veicolata presso le attività commerciali del territorio, riservando una parte esclusivamente ai piccoli negozi di vicinato dando sostegno mirato e tangibile a quelle attività che a seguito del diffondersi del Covid-19 sono state maggiormente colpite dalla crisi. I Comuni aderenti assegneranno i buoni spesa seguendo due criteri-chiave: una valutazione dell’indice ISEE della famiglia assegnataria e l’emersione di nuove situazioni economiche di soggetti in difficoltà, prevalentemente dovute all’impossibilità di svolgere l’attività lavorativa a causa della pandemia Covid.

I Buoni Solidali saranno gestiti attraverso la piattaforma digitale TreCuori grazie alla collaborazione di Valoriamo, il progetto di welfare territoriale e comunitario attivo sul territorio lecchese da dicembre 2018, che già prevede l’utilizzo di questo strumento per l’implementazione dei piani di welfare aziendale. L’adesione alla piattaforma TreCuori e la riscossione dei Buoni Spesa non prevedono alcun costo o commissione aggiuntiva per chi decide di aderire, e la procedura di registrazione ed incasso è molto semplice e immediata.

Valoriamo, oltre all’impegno nella gestione di queste importanti economie e nel sostegno delle attività economiche territoriali, è proattivo nel generare nuovo valore e nuove risorse economiche a favore del Fondo per l’Inclusione lavorativa, attivo presso la Fondazione comunitaria del Lecchese. Grazie a semplici donazioni dei supermercati aderenti e al meccanismo del marketing sociale di TreCuori, il quale permette alle attività del territorio di promuoversi e al contempo alle no-profit di ricevere contributi, si intendono raccogliere risorse aggiuntive per attivare borse lavoro, tirocini di inclusione sociale o per implementare progetti già attivi sui Comuni aderenti riguardo la tematica dell’inserimento lavorativo.

Guarda la video-testimonianza!

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Il Welfare Pubblico di TreCuori

 

La piattaforma di TreCuori fin dall’inizio della propria attività è stata scelta da chi intendeva realizzare progetti di “welfare pubblico”, dove questo termine aveva una connotazione “ampia” e identificava ad esempio i progetti di marketing sociale nei quali i beneficiari dei contributi TreCuori erano cause sociali di interesse comunitario.

Nel tempo poi la piattaforma TreCuori è stata adottata anche per progetti con una valenza più tipicamente di “welfare pubblico”, dove cioé i beneficiari diretti sono i cittadini che ricevono contributi a loro destinati dalle amministrazioni pubbliche.
Questo vale non solo nel caso dei cittadini per i quali lo stato di bisogno dipende esclusivamente dalla situazione reddituale – probabilmente la tipologia di welfare pubblico più nota – ma anche nei casi in cui è correlato a molteplici fattori, dove i parametri reddituali non per forza corrispondono di per sè a situazioni di fragilità.

Questo è il caso ad esempio dei bandi pubblici che hanno lo scopo di favorire la conciliazione vita-lavoro delle famiglie con figli ed entrambe i genitori lavoratori supportandole economicamente nei periodi di chiusura scolastica quando devono fare ricorso a servizi di assistenza dei minori.

Più recentemente, misure di questo tipo si sono ulteriormente sviluppate in seguito all’emergenza sanitaria e alle misure di sostegno al reddito che il governo ha stanziato in favore dei cittadini che hanno visto sensibilmente ridotta la propria possibilità di lavorare e quindi di ottenere entrate economiche. Tra queste forme quella del “bonus alimentare” è una delle più rilevanti, sia in termini di valori assoluti, sia di diverse modalità di erogazione.
Le amministrazioni comunali si sono trovate infatti nella difficoltà di poter distribuire queste risorse in tempi quanto più possibile veloci, ma anche di farlo nel modo più utile possibile sia per i beneficiari che per gli altri soggetti coinvolti, quali gli erogatori dei beni e dei servizi e gli amministratori pubblici stessi.

I territori che scelgono TreCuori anche per queste funzionalità hanno la possibilità di offrire ai cittadini beneficiari di queste misure uno strumento efficace e rispettoso della loro dignità ed alle imprese del territorio la garanzia che quelle risorse pubbliche siano spese presso di loro, in una logica di economia circolare che attiva un circolo virtuoso per il bene comune.

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Un’intera pagina del Corriere della Sera sul Welfare di TreCuori

I piani di welfare aziendale di TreCuori sono usati da più di 50mila lavoratori in tutta Italia. “Da Siracusa a Bolzano Da Roma a Milano. Da Cortina d’Ampezzo a Porretta Terme”, elenca il direttore Alberto Fraticelli. Oggi, questa società benefit nata nel 2013 in Veneto, serve oltre 2mila aziende, grandi, medie, piccole e micro. A tutte propone di usare il welfare aziendale per accrescere il benessere dei dipendenti, per migliorare la produttività, ma anche per portare il più possibile sul territorio i benefici di questo strumento. E non è una scelta scontata.

Tecnicamente, TreCuori è un provider di welfare aziendale: accompagna le imprese nell’offrire ai loro dipendenti beni o servizi per il benessere personale e famigliare. In pratica, un provider viene pagato da un’azienda affinché costruisca un piano welfare, trovi delle aziende terze che eroghino i servizi inclusi nel piano e consenta ai lavoratori di usufruirne, spesso attraverso una piattaforma digitale. Le opzioni sono innumerevoli: dai buoni spesa ai servizi per minori e anziani, dalla previdenza complementare alle attività ricreative. 

“Il welfare aziendale è un ambito complesso: i provider sono intermediari e facilitatori”, spiega Emmanuele Massagli, presidente dell’Associazione Italiana Welfare Aziendale (AIWA), che è nata nel 2017 e riunisce oggi sedici dei maggiori provider nazionali. Il mercato nel quale operano, negli ultimi anni, è cresciuto in maniera rapidissima e a tratti disordinata. Secondo il rapporto del Laboratorio Percorsi di Secondo Welfare, “i dipendenti coperti da interventi di welfare aziendale gestiti dai provider sono quadruplicati, passando da poco meno di mezzo milione nel 2015 a quasi due milioni nel 2018”. Sommati, i budget di welfare a loro disposizione valgono 750 milioni di euro, per una media ponderata di 558 euro a testa all’anno che, però, viene mediamente utilizzata solo per il 74 per cento. 

Sono dati che, da un lato, dicono quanto il welfare aziendale riguardi ancora una minoranza dei lavoratori, ma che, dall’altro, ne evidenziano anche le grandi possibilità di crescita. Ed è in tal senso che l’esperienza di TreCuori è particolarmente interessante. Non tanto per i numeri, che sono ancora molto piccoli, quanto per la modalità di intervento.

Ricadute sul territorio

“Ci rivolgiamo ad imprese di tutte le dimensioni, soprattutto piccole, medio e micro, per le quali non è così facile fare welfare azien dale con ricadute positive sul territorio”, riprende Fraticelli. “Lavoriamo molto con le PMI, consulenti aziendali e associazioni di categoria: gli erogatori dei servizi inclusi nei nostri piani siano quelli scelti liberamente dai lavoratori, quindi spesso quelli locali”. A differenza di molti altri provider, TreCuori non chiede commissioni agli erogatori, che sono (gratuitamente), abilitati all’incasso su richiesta loro o dei lavoratori. Inoltre TreCuori, sostiene il terzo settore, nel caso in cui un erogatore sceglie di destinare una parte del guadagno ottenuto grazie ai piani welfare a onlus, società sportive, gruppi di volontariato della zona, anch’essi presenti sulla piattaforma.

Stimolare l’economia locale

Pur avendo un modello peculiare, TreCuori non è non è l’unico provider attento al territorio. Secondo il ricercatore di Percorsi di secondo welfare Valentino Santoni, vi sono anche altri esempi positivi, accomunati da tre azioni specifiche. “Analizzare molto bene i bisogni dei lavoratori: cosa serve loro e cosa il contesto già offre. Scegliere fornitori di qualità, privilegiando quelli del posto, per stimolare l’economia locale. Accompagnare i lavoratori perché conoscano bene quel che l’impresa offre”. Infine, allargando lo sguardo, per Santoni “è auspicabile che anche i provider entrino a far parte di reti territoriali composte da attori diversi: istituzioni, enti pubblici, enti erogatori, realtà profit e non profit”.

È il caso della provincia di Lecco, dove TreCuori partecipa a Valoriamo, un ampio progetto che parte dal welfare aziendale per creare opportunità di occupazione e formazione per chi è senza  lavoro. Oppure è il caso di Tradate, in provincia di Varese, dove la cooperativa CGM ha unificato su una piattaforma digitale tutta l’offerta di welfare pubblico, territoriale e aziendale. O, ancora, è il caso di un capoluogo di provincia che, grazie alla collaborazione tra un provider e una fondazione bancaria, offrirà presto i servizi di welfare aziendale pensati per i dipendenti di un’impresa anche ai cittadini seguiti dai servizi sociali del Comune.

Secondo Massagli di AIWA, “in queste situazioni vincono tutti: le imprese, i lavoratori, le parti sociali e lo stato”. Lo stato perché ha un maggior gettito fiscale e una più ampia offerta di servizi; le parti sociali perchè arricchiscono il welfare territoriale; i lavoratori perché beneficiano direttamente del welfare aziendale; le imprese perché, da un lato, migliorano la produttività e, dall’altro, ottengono quegli sgravi fiscali che sono stati introdotti dalla normativa tra 2016 e 2018 e sono stati confermati anche dall’ultima Legge di Bilancio. Sempre in materia di welfare aziendale,  il Governo ha stanziato 74 milioni di euro per nuovi progetti. “Considerato che vi possono accedere tutte le imprese italiane, sono poche risorse”, commenta Santoni. “Servirebbero interventi in grado di coinvolgere più aziende”.

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CONFCOMMERCIO PORTOGRUARO: IL WELFARE AZIENDALE E MARKETING SOCIALE PER LE IMPRESE

Grazie a Think Tank Nord Est e a Confcommercio per l’invito a raccontare alle imprese presenti le opportunità del welfare attivato da TreCuori: libertà per i lavoratori, accessibilità anche per le PMI, coinvolgimento dei fornitori di prossimità per un welfare che non è solo aziendale, ma diventa territoriale. Un circolo virtuoso per il bene comune che nasce dalla volontà delle aziende di azzerare costi contributivi e fiscali e diventa uno strumento per migliorare il clima e la produttività dell’azienda e il benessere del territorio e di tutti i soggetti che lo vivono. 💙🧡💚 Nel servizio di V.O.I. il reportage dell’evento e vi invitiamo al prossimo martedì per un nuovo convegno di Confcommercio su TreCuori ed il marketing sociale.

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CONVEGNO: + LIBERTÀ + VALORE = WELFARE

 

Il convegno di Confartigianato Cremona sulle ultimissime novità del Welfare Aziendale.

Confartigianato Cremona presenta il nuovo, importante, “Servizio Welfare”.
Martedì 15 ottobre, alle ore 18.00, presso la Sede di via Rosario a Cremona (Sala Riunioni – 3° piano), si è tenuto il convegno per illustrare le novità ed i vantaggi del Welfare Aziendale.
Ne abbiamo parlato con: Antonella Pinzauti, direttore generale dell’impresa sociale del sistema Confartigianato e Alberto Fraticelli, co-founder & direttore generale di Sisport S.s.d.p.a. -TRECUORI SPA SOCIETA’ BENEFIT.

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I CASI STUDIO DI WELFARE AZIENDALE SORPRENDENTI! Interventi e formazione sul Welfare: benefici e opportunità.

 

 

Durante il convegno gli esperti del settore hanno dato una panoramica delle opportunità del welfare come strumento fondamentale per ottenere il massimo dei benefici fiscali e il grande incremento di produttività.

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