DAL BUONO CARBURANTE AI BUONI SPESA AL SUPERMERCATO, DAL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO A QUELLO DI TECNOLOGIA…POTENZIALMENTE QUALSIASI PRODOTTO E SERVIZIO: SCOPRILI TUTTI!

 

In questa puntata della raccolta «L’ABC del Welfare» parleremo di un argomento molto caro ai dipendenti che li utilizzano, ai datori di lavoro che li destinano ed anche agli erogatori che li incassano: i famosi Fringe Benefit. Come è stato trattato in una recente News, come per il 2020, i Fringe Benefit anche per l’anno 2021 saranno caratterizzati da un’importante novità: l’importo spendibile esente da tassazione è infatti raddoppiato.


WELFARE E FRINGE BENEFIT: COSA SONO?

I Fringe Benefit, come dice la parola stessa, sono «benefici accessori» alla retribuzione (buoni spesa, buoni carburante, gift card…), ossia elementi aggiuntivi alla busta paga che in linea di massima, vengono riconosciuti ai lavoratori al fine di integrare il loro normale compenso o incentivarli a una maggiore produttività.

I Fringe Benefit tuttavia non sono tassati (e quindi non concorrono a formare il reddito) se si tratta di beni e servizi di importo non superiore ai 258,23 euro previsti per legge per periodo d’imposta (come per il 2020, anche per il 2021 il limite è stato innalzato a € 516,46). Se tale limite viene superato, l’intero valore concorre a formare il reddito annuo in capo al dipendente. La soglia va considerato per tutti i Fringe Benefit percepiti dal lavoratore dipendente, anche se derivanti da altri rapporti di lavoro eventualmente intrattenuti nel corso dello stesso periodo d’imposta.

 

FRINGE BENEFIT 2021: IMPORTO RADDOPPIATO

Come previsto dall’Art.51 comma 3 del TUIR, a livello normativo il limite di esenzione IRPEF ordinariamente previsto per i Fringe Benefit è pari a € 258,23. Come già avvenuto nel 2020 grazie al decreto n.104/2020 (Decreto Agosto) in risposta all’emergenza Covid, anche per il 2021 il legislatore ha confermato tramite l’approvazione del Decreto Sostegni Bis, l’innalzamento della soglia di esenzione dei Fringe Benefit ad un importo pari ad €516,46 generando una soddisfazione generale tra dipendenti, datori di lavoro e erogatori che li incassano. Per approfondimenti in merito l’innalzamento della soglia 2021, si rimanda alla News “Fringe Benefit 2021: buone notizie grazie al raddoppio della soglia di esenzione fiscale” pubblicata sul nostro sito.



QUALI SONO I VARI TIPI DI BUONI SPESA DISPONIBILI NEL WELFARE

Assecondando le preferenze dei lavoratori, TreCuori gestisce l’erogazione dei Fringe Benefit in diversi formati: dai più tradizionali come i buoni spesa cartacei (ce ne sono più di 70) a quelli più moderni come i buoni spesa elettronici inviati direttamente via e-mail ai lavoratori (ce ne sono più di 200). A questi, TreCuori aggiunge un’ulteriore tipologia che nessun’altra piattaforma welfare ha, che può essere spesa anche nei negozi di prossimità del proprio quartiere, paese o città, ovunque in Italia. Si chiama Buono Welfare TreCuori ed offre la massima libertà di scelta per i lavoratori ed una virtuosa ricaduta economica nel territorio. Vediamo nel dettaglio queste tre tipologie.

  • BUONI SPESA CARTACEI

La soluzione cartacea viene ricevuta da ogni lavoratore in busta chiusa direttamente in azienda presso cui lavora. Tale servizio richiede una tempistica di erogazione di 15-20 giorni lavorativi dalla data di chiusura della distinta aziendale (periodo entro il quale i lavoratori hanno la possibilità di prenotare i propri buoni tramite la propria area riservata della piattaforma TreCuori). 

  • BUONI SPESA ELETTRONICI

I buoni elettronici, invece, vengono inviati direttamente al dipendente tramite l’e-mail fornita. In questo caso, i tempi di erogazione sono brevissimi (da qualche ora a 2-3 giorni a seconda dei casi specifici), in quanto viene preso come riferimento la data di prenotazione del singolo lavoratore, non la data di chiusura della distinta aziendale (come nel caso dei buoni spesa cartacei – punto precedente).

  • BUONI WELFARE TRECUORI

Con il Buono Welfare TreCuori, vi è la totale libertà da parte dei lavoratori di scegliere i propri erogatori di beni e servizi preferiti, comprese le piccole realtà territoriali di qualsiasi area geografica. Dal Nord al Sud, dal Centro alle isole, dai grandi centri metropolitani alle aree più periferiche…potenzialmente, i Buoni Welfare TreCuori sono dunque spendibili in qualsiasi negozio esistente.

Molte sono le realtà che già incassano i Buoni Welfare TreCuori, ma ne sono attivabili di nuove in qualsiasi momento. La procedura è molto semplice e disponibile direttamente sul nostro sito. Le varie attività commerciali, saranno ben contente di incassare questi buoni in quanto non devono pagare alcuna commissione d’incasso e riceveranno i pagamenti in tempi molto brevi

Sempre più spesso aziende e lavoratori scelgono di utilizzare per i propri Fringe Benefit esclusivamente i Buoni Welfare TreCuori, avendo così la garanzia che la totalità di queste spese ricada nel loro territorio.

 

Anche con la gestione dei buoni spesa, TreCuori conferma la propria missione, essendo utile alle imprese, ai lavoratori e ai negozi. TreCuori, utili essendo utili!

Leggi anche le altre News passate e future della serie “L’ABC del Welfare” per rimanere sempre aggiornato sulle tematiche del welfare ed approfondirne la sua conoscenza!

Per qualsiasi informazione, contattaci! Sarà per noi un piacere poterti essere utili.

TreCuori, il Welfare del tuo territorio!

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A chiunque abbia avuto a che fare con il welfare, sia esso consulente, lavoratore o manager, è sicuramente capitato di imbattersi in questa domanda: «Interessanti questi Buoni Spesa! Ma se ne possono dare di più, oltre i soliti €258,23 all’anno per lavoratore?». E la risposta è sempre stata «no» fino al fatidico Agosto 2020, quando questo limite consolidato è stato infranto da una misura eccezionale dovuta all’emergenza Covid. Su decisione del Governo, l’importo è stato infatti raddoppiato suscitando grande entusiasmo in datori di lavoro e dipendenti che hanno ampiamente sfruttato questa maggiore agevolazione.

Con il 2021 i limiti sono tornati quelli ordinari, ma l’interesse di chi utilizza il welfare non è scemato, anzi, in questi primi mesi dell’anno c’è stata grande attesa di una nuova misura che riproponesse l’innalzamento dell’esenzione fiscale! Questa attesa si è conclusa con la legge di Conversione del Decreto Sostegni datata 19 maggio 2021. Ecco di seguito tutti gli aggiornamenti in proposito!

 

LA NUOVA SOGLIA FRINGE BENEFIT 2021

Un emendamento del Decreto Sostegni (D.L. n.41/2021) approvato dal Senato il 06 maggio 2021 e convertito in Legge mediante il via libera della Camera, proroga anche per l’anno d’imposta corrente il raddoppio della soglia limite spendibile in Fringe Benefit in capo ad ogni lavoratore. Tale importo non concorrerà alla formazione del reddito del lavoratore e sarà pertanto totalmente esente da tassazione, riducendo di fatto il cuneo fiscale dei collaboratori.

Come previsto dall’Art.51 comma 3 del TUIR, a livello normativo il limite di esenzione IRPEF ordinariamente previsto per i Fringe Benefit è pari a € 258,23. Come già avvenuto nel 2020 grazie al decreto n.104/2020 (Decreto Agosto) in risposta all’emergenza Covid, anche per il 2021 il legislatore conferma l’innalzamento della soglia di esenzione dei Fringe Benefit ad un importo pari ad €516,46.

L’innalzamento di tale limite rappresenta sicuramente una misura tangibile e indiretta di sostegno da parte del Governo.

 

MA COSA SONO I FRINGE BENEFIT?

Con «Fringe Benefit» viene fatto riferimento a benefici premiali accessori alla retribuzione che il datore di lavoro riconosce ai propri dipendenti sotto forma di beni e servizi (come ad esempio i buoni carburante e i buoni spesa). Non rappresentando un importo monetario inserito in busta paga, entro le soglie previste per legge (€258,23 limite ordinario, €516,46 limite raddoppiato per gli anni d’imposta 2020 e 2021) sono esenti da tassazione.

 

VALUTAZIONI ED EFFETTI DELLA NUOVA NORMA

Come dicevamo, l’innalzamento del limite di esenzione è stato molto apprezzato nel corso del 2020 sia dai lavoratori che hanno visto un incremento del loro potere d’acquisto sia dalle aziende che hanno potuto godere dei benefici fiscali conseguenti al welfare su cifre di maggiore entità ed hanno anche favorito un miglioramento del benessere percepito dei collaboratori e del clima aziendale.

I puristi del welfare, in realtà, oltre agli innegabili effetti positivi di questa misura, non mancano di far notare come siano altri i servizi che rappresentano meglio lo spirito alla base del welfare aziendale. Ad esempio, spesso si citano le spese sanitarie, di previdenza, di istruzione, di assistenza alla persona, come quegli ambiti che il legislatore dovrebbe privilegiare nelle agevolazioni previste dalla legge.

È altrettanto vero che ormai ampia parte degli studiosi del settore, abbia riconosciuto come tutti i servizi previsti dalla legge abbiano comunque una forte valenza “welfare”. Tra questi, forse il più emblematico di tutti è il caso delle spese di “viaggi e vacanze”, ormai ampiamente accettate quali spese welfare per la loro capacità di contribuire in maniera significativa al benessere del lavoratore e dei suoi familiari e più in generale alla conciliazione vita-lavoro degli stessi.

 

ATTENZIONE AI LIMITI DA NON SUPERARE

Nel caso in cui un lavoratore riceva Fringe Benefit per un importo superiore ai massimali sopra citati, l’intero valore concorre in toto alla formazione del reddito del dipendente e conseguentemente è soggetto a tassazione.

 

UNO SGUARDO SUL FUTURO: LE ATTESE PER IL 2022

Può sembrare strano pensare già al 2022, ma su qualche tavolo di lavoro se ne sta già parlando. Alcuni rumors ipotizzano infatti che la soglia di esenzione IRPEF per quanto riguarda i Fringe Benefit possa essere ulteriormente innalzata a €561.

Non si può certo parlare di novità ufficiali, ma si può sicuramente affermare come la deroga sul limite d’esenzione dei Fringe Benefit confermi uno scenario normativo nel quale ulteriori novità ed aggiornamenti potranno tuttavia essere possibili.

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Se sei interessato a scoprire di più sui Fringe Benefit e sulle varie tematiche legate al welfare, leggi tutte le News della nostra serie dedicata «L’ABC del Welfare» .

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SCOPRI A CHI SPETTA IL WELFARE AZIENDALE: DAL LAVORATORE AI SUOI FAMILIARI

 

Con il Welfare aziendale, i beneficiari del credito welfare non solo solamente i lavoratori, ma anche molti suoi familiari. Ciò denota un concetto moderno per il quale non si considera solamente il benessere della persona, ma anche quello di chi è a lui vicino.

 

QUALI SONO I FAMILIARI BENEFICIARI OLTRE AL LAVORATORE?

I familiari che possono beneficiare dei benefit welfare sono più di quanti normalmente ci si immagini. Per legge vi rientrano infatti: 

  • il coniuge (anche in caso di unioni civili)
  • i figli (compresi quelli adottivi o affidati)
  • i genitori
  • i fratelli e le sorelle
  • i suoceri
  • i generi e le nuore.

 

I FAMILIARI AMMESSI: ALCUNE SPECIFICITÀ 

  • Va sottolineato come per la quasi totalità dei servizi, le categorie di familiari appena elencate rientrino tra i beneficiari welfare anche se non fiscalmente a carico del lavoratore e non conviventi. Unica eccezione è rappresentata dal trasporto pubblico, servizio introdotto con la Legge di Stabilità del 2018, che può essere usufruito anche dai familiari solamente se essi risultano a carico del lavoratore.
  • Molteplici sono le domande che riguardano specifiche categorie di familiari: interesserà a molti sapere – e ci sembra un grande segno di civiltà sociale espresso da questa legge – che rientrano tra i beneficiari del welfare aziendale anche i coniugi uniti civilmente ed i figli adottivi ed affidati .
  • Abbiamo detto che i familiari beneficiari sono tantissimi, ma qualcuno particolarmente “esigente” a volte vorrebbe ne fossero inclusi anche altri… è questo il caso dei nipoti e dei nonni, che però attualmente non sono previsti per legge, a meno che non si tratti rispettivamente di discendenti o ascendenti diretti.

 

Cosa significa tutto questo? Che il legislatore, ampliando la fruibilità ai vari familiari, ha cercato di creare tutte le condizioni per facilitare sia le aziende che i lavoratori nell’accettare e nell’utilizzare il welfare aziendale, confermando così il grande valore che lo Stato riconosce a questa misura.

 

PICCOLO APPROFONDIMENTO NORMATIVO

Il TUIR, entrato in vigore nel 1986, rappresenta tuttora il principale riferimento di legge in materia di welfare aziendale. I riferimenti relativi ai beneficiari welfare sono normati dall’Art.12 del TUIR e dall’Art. 443 del Codice Civile.

 

Sei curioso di scoprire quali sono tutte le categorie di servizi tra cui un lavoratore può scegliere per spendere il proprio credito welfare? Leggi le prossime puntate della serie «L’ABC del Welfare» e aumenta la tua conoscenza sul Welfare! 

 

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 IL WELFARE AZIENDALE PER SUA NATURA OFFRE IMPORTANTI BENEFICI AD IMPRESE E DIPENDENTI… TRECUORI AMPLIFICA QUESTI VANTAGGI E NE AGGIUNGE ALTRI!

 

Data la definizione di welfare aziendale nella News precedente della serie dedicata «L’ABC del Welfare», vediamo di approfondire quali siano i vantaggi correlati all’attivazione di un piano di welfare aziendale in generale e con TreCuori.

 

I VANTAGGI DEL WELFARE AZIENDALE

Già di per sè i vantaggi generali del welfare aziendale sono molteplici, sia per il datore di lavoro che per i collaboratori, e rappresentano un efficace e tangibile strumento per ottenere:

  • Azzeramento del cuneo fiscale sia per l’azienda che per il lavoratore;
    •  Ottimizzazione del costo del lavoro per l’azienda;
    •  Aumento del potere d’acquisto per i lavoratori;
  • Miglioramento del clima aziendale;
  • Attrazione e fidelizzazione di migliori risorse;
  • Aumento della produttività;
  • Espressione dell’impegno dell’azienda verso i propri collaboratori.

Oltre a questi vantaggi generali previsti dal contesto normativo vigente in materia di welfare, se ne aggiungono degli altri esclusivi della piattaforma TreCuori, resi possibili dalle specificità del modello di welfare che la caratterizza.

 

I VANTAGGI DEL WELFARE TRECUORI

Il welfare aziendale di TreCuori permette infatti ad imprese e lavoratori di fruire degli importanti benefici offerti dalle leggi in materia di welfare aziendale, con l’aggiunta di ulteriori vantaggi esclusivi: peculiarità uniche di TreCuori che fanno evolvere il “welfare aziendale” in “welfare territoriale”. Prende tale denominazione in quanto è potenzialmente spendibile dai dipendenti in qualsiasi territorio (dal Nord al Sud, dal Centro alle isole, dai grandi centri metropolitani alle zone più periferiche), favorendo la prosperità di tutti i soggetti coinvolti. 

In sintesi, le peculiarità di TreCuori si configurano in:

  • Maggiore libertà per lavoratori di scegliere i propri i fornitori di servizi di fiducia;
  • Spendibilità del credito welfare ovunque, anche al di fuori dei grandi centri metropolitani;
  • Coinvolgimento dei fornitori di prossimità;
  • Accessibilità anche alle PMI;
  • Ricaduta economica sul territorio.

Volendo riassumere tutti i vantaggi descritti in uno schema, si può utilizzare una matrice che evidenzi i punti di vista dei vari soggetti coinvolti e faccia emergere le specificità della piattaforma TreCuori:

 


GENERICI

CON TRECUORI
(vantaggi che si aggiungono a quelli generici)
VANTAGGI AZIENDA- Risparmio contributivo;
- Miglioramento del clima aziendale;
- Attrazione e fidelizzazione di migliori risorse;
- Aumento produttività;
- Risparmio contributivo;
- Miglioramento del clima aziendale.
- Attrazione e fidelizzazioni di migliori risorse;
- Aumento produttività;
- Accessibilità anche alle PMI;
- Collegamento welfare-sostenibilità.
VANTAGGI LAVORATORI- Risparmio fiscale;
- Disponibilità di benefit e premi oltre la busta paga;
- Aumento del potere d’acquisto.

- Libertà dei lavoratori di scegliere i propri fornitori di servizi di fiducia di qualsiasi territorio.
VANTAGGI CONSULENTI

- Possono scegliere se gestire l’attivazione del welfare delle proprie aziende clienti in maniera diretta attraverso una propria area riservata nella piattaforma TreCuori oppure se avvalersi del supporto dei welfare specialist TreCuori.

VANTAGGI TERRITORIO

- Coinvolgimento dei fornitori di prossimità;
- Ricaduta economica sul territorio.

Ora che hai compreso la teoria generale dei vantaggi del welfare, per saperne di più e conoscere meglio anche gli aspetti quantitativi e l’entità dei vantaggi fiscali, leggi le prossime News della nostra serie dedicata «L’ABC del Welfare».  

E ricorda…TreCuori, il welfare non solo del tuo territorio, ma di tutti i territori!

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𝗠𝗮𝗿𝗸𝗲𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 – Una soluzione vincente sia per le no-profit che per i negozi e per l’economia del territorio!

 

Grazie al Marketing Sociale di TreCuori, l’Istituto Comprensivo “Vittorino da Feltre” di Abano Terme della Provincia di Padova, in pochi mesi ha già incassato più di €600. Lo racconta in un articolo “Il Gazzettino di Padova”, che spiega come si tratti di contributi monetari generati dai genitori e da tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa, che in questi mesi hanno fatto acquisti presso i negozi convenzionati della zona. Al raggiungimento della soglia di spesa stabilita liberamente dal commerciante infatti, viene consegnato agli acquirenti un voucher cartaceo con codice univoco. Registrando tale voucher tramite apposita App gratuita o direttamente sul sito TreCuori, l’importo corrispondente può essere destinato alla propria no-profit, associazione o scuola preferita.

Conoscere ed essere aggiornati su tutti gli esercenti aderenti al Marketing Sociale di TreCuori, sia nel Comune di Padova che nei vari Comuni d’Italia, è molto facile: possono essere cercati tramite l’App TreCuori o direttamente sul nostro sito.

Il Marketing Sociale di TreCuori, un meccanismo molto semplice ed efficace che apporta benefici concreti sia alle no-profit che all’economia dei territori!

Complimenti all’Istituto “Vittorino da Feltre” per l’incasso di questi primi contributi e a tutte le persone ed attività economiche della zona che hanno creduto in questa iniziativa e stanno contribuendo a diffonderla sempre più.  

“La felicità è più grande se viene condivisa”.

Sei interessato a scoprire di più sul marketing sociale per la tua scuola, il tuo Comune e/o l’associazione no-profit che ti sta a cuore? L’adesione al Marketing Sociale di TreCuori è gratuita!

 

Per maggiori approfondimenti:

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Eccoci alla prima puntata della nostra serie «L’ABC del Welfare», che come vi abbiamo presentato nella News precedente, nasce per permettere ad imprese, lavoratori e consulenti che ancora non hanno dimestichezza con questo argomento, di poterlo conoscere in maniera facile attraverso un linguaggio essenziale ma efficace. In questa News vedremo la definizione generica di welfare per poi presentarvi la visione di TreCuori su questo strumento così utile ed innovativo.

DEFINIZIONE  WELFARE AZIENDALE GENERICA

Si parla tanto di welfare, ma non sempre è chiaro per tutti cosa si intenda con questo termine. 

Prima di tutto è necessario fare una precisazione. Il welfare aziendale è un ambito specifico all’interno di un contesto più ampio che è quello del welfare in generale. Il vocabolario Treccani definisce il termine welfare  come “Espressione equivalente all’italiano benessere.

Senza entrare in questa sede negli aspetti più tecnici ed accademici, possiamo quindi dire che quando si parla di welfare aziendale si fa riferimento al benessere dei lavoratori. Più precisamente, si intende l’insieme di beni e servizi che l’impresa, cogliendo le esenzioni da tasse e contributi concesse dalla legge in favore di aziende e dipendenti, decide di mettere a disposizione dei collaboratori e dei loro familiari con l’obiettivo di aumentare il benessere e favorirne la conciliazione vita-lavoro.

Quindi, volendo schematizzare, possiamo riassumere in questo modo:

  • cosa: beni e servizi definiti dalla legge
  • offerti da: dal datore di lavoro
  • offerti a: lavoratori e familiari
  • fattore agevolante: esenzione fiscale e contributiva per azienda e lavoratori
  • perché: in primis per favorire il benessere dei lavoratori e familiari, ma anche per perseguire tanti altri obiettivi e vantaggi correlati che saranno approfonditi nella prossima puntata de «L’ABC del Welfare»

Il tema del welfare aziendale è in continua evoluzione dal punto di vista dei riferimenti normativi: introdotto in Italia nel 1986 tramite il TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ad oggi sono l’Art.51 e l’Art.100 a costituire i pilastri del welfare aziendale italiano, annualmente integrati dalle Leggi di Bilancio.

Un piano di welfare aziendale, contestualmente, si configura:

  •  per i dipendenti in un premio non monetario, bensì sotto forma di benefit non tassati, aumentandone di fatto il potere d’acquisto; 
  • per l’azienda in un risparmio fiscale, ed altresì in opportunità per aumentare il benessere lavorativo di collaboratori ed azienda stessa (es. miglioramento del clima aziendale, della soddisfazione dei dipendenti e della produttività aziendale).

 IL WELFARE AZIENDALE SECONDO TRECUORI

Per noi di TreCuori «Il Welfare Aziendale è lo strumento più potente oggi disponibile per migliorare la produttività di un’impresa. Il miglioramento del clima aziendale, la soddisfazione dei lavoratori ed i risparmi contributivi e fiscali sono la diretta conseguenza di un piano di welfare aziendale ben realizzato».

TreCuori considera un piano welfare di successo quando:

  •  l’azienda ha migliorato la propria produttività;
  •  i lavoratori sono soddisfatti dei benefici ottenuti;
  • gli erogatori del territorio sono stati scelti dai lavoratori.

Con la piattaforma di Welfare Aziendale TreCuori, un’impresa può proporre ai propri dipendenti un sistema di incentivi personalizzato, permettendo loro di scegliere i servizi e gli erogatori a cui rivolgersi. A differenza di molte altre piattaforme welfare, TreCuori consente al lavoratore la massima libertà di scelta nella fruizione del proprio credito welfare, permettendo di rivolgersi anche agli erogatori territoriali preferiti. In questo modo TreCuori permette la riattivazione dell’economia locale, aumentando il benessere di ogni soggetto che ci vive. Da qui lo slogan: TreCuori, il welfare del tuo territorio.

IL WELFARE CON TRECUORI: IL PUNTO DI VISTA DEI SOGGETTI COINVOLTI

Possiamo quindi riassumere che il welfare aziendale attivato con TreCuori è:

  • Per le persone (lavoratori) un’opportunità per beneficiare per sé e per i propri familiari di maggior potere d’acquisto per poter fruire dei servizi di cui hanno davvero interesse, potendo anche rivolgersi ai loro fornitori di fiducia del territorio;
  • Per le imprese di qualsiasi dimensione, settore ed area geografica, un modo per motivare, fidelizzare e attirare i collaboratori azzerando gli oneri contributivi e fiscali sulle premialità erogate ai dipendenti e ai loro familiari;
  • Per i vari fornitori di servizi del territorio, un’opportunità per incassare spese welfare da parte dei dipendenti che l’hanno ricevuto dai loro datori di lavoro, che senza TreCuori sarebbero state indirizzate solo verso grandi player non presenti sul territorio.

Lo sapevi che i beni ed i servizi offerti in regime di welfare aziendale godono di una significativa agevolazione contributiva e fiscale, determinando un risparmio per l’azienda (circa del 30%) ed una maggiore capacità di acquisto per i lavoratori (circa +40%)? Approfondiremo questi aspetti nella pillola “Welfare aziendale: quali sono e a quanto ammontano i vantaggi contributivi e fiscali?”, di prossima pubblicazione.

Leggi tutte le News della serie «L’ABC del Welfare» per rimanere aggiornato ed aumentare la tua conoscenza sul Welfare!

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Nuovi contenuti di approfondimento utili a persone, imprese e consulenti

 

Si dice spesso che il welfare aziendale sia un argomento ancora poco conosciuto e che l’efficacia del welfare dipenda anche dalla sua conoscenza…e allora facciamo qualcosa! 

Quotidianamente riceviamo richieste di informazioni relativamente al welfare aziendale. Questo soprattutto da parte di aziende, consulenti e lavoratori che ancora non hanno iniziato ad utilizzare il welfare in prima persona, ma che magari ne hanno sentito parlare o ne hanno letto sui giornali e stanno semplicemente cercando di raccogliere informazioni per conoscerlo e poter valutare se possa essere un’opportunità interessante per la propria realtà, che sia quella di datore di lavoro, dipendente, fornitore di servizi, consulente aziendale o amministratore pubblico.

Noi di TreCuori siamo abituati a presentare attraverso vari canali dedicati (presentazioni in azienda, tutorial nelle aree riservate, ecc…) le opportunità del welfare aziendale a chi sta per attivare un piano welfare, ma riteniamo utile allargare la conoscenza del welfare a tutti i potenziali interessati.

Per questo, abbiamo pensato ad una serie dedicata di News di carattere divulgativo, non troppo tecniche, che possano presentare sia i principi generali del welfare aziendale che alcune peculiarità della nostra piattaforma TreCuori.

Con un linguaggio semplice, spazieremo dai presupposti normativi agli esempi pratici, con rimandi ad approfondimenti dentro e fuori il sito TreCuori, per fare in modo che ognuno possa conoscere e cogliere le opportunità che il welfare aziendale offre.

Che tu sia un lavoratore, un’impresa, un consulente oppure un amministratore pubblico, segui le prossime puntate di questa serie e aumenta la tua conoscenza del welfare!

TreCuori, utili essendo utili!

 

 

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Una nuova realtà fondata da professionisti dalla lunga esperienza nel mercato e nel sociale

 

Dall’obiettivo di promozione, sviluppo e realizzazione di interventi di innovazione sul territorio che mettano al centro la persona, la famiglia e il loro sistema di relazioni, in Sardegna è nata la prima Start-up sociale che coinvolge i soggetti interessati con l’obiettivo di generare cambiamenti profondi nell’economia e nelle comunità.

Con sede ad Olbia ed operante in tutta l’Isola, la start-up FRADI abbraccia una visione del welfare che mette in relazione il benessere del lavoratore, l’interesse dell’impresa e la creazione di una rete a sostegno del territorio. I servizi di Fradi rientrano nel cosiddetto welfare di secondo livello, attività che si pone in linea con il trend che sta emergendo con sempre più forza nel tessuto economico locale, dove i lavoratori che spendono in welfare nel proprio territorio lo aiutano a crescere anche in una situazione difficile come quella attuale.

Nel dettaglio, si tratta della possibilità per il datore di lavoro di erogare i premi di produzione sotto forma di benefit. L’azienda, attraverso la piattaforma TreCuori, può mettere così a disposizione sia dei lavoratori che dei loro familiari dei pacchetti di servizi adatti alle loro esigenze e preferenze, lasciando la massima libertà di scelta dei fornitori a cui rivolgersi. Ciascun lavoratore può scegliere anche gli erogatori di prossimità di fiducia, innescando così un meccanismo economico di sviluppo locale.

I servizi disponibili tra cui scegliere sono i più vari: dai buoni spesa alle cure mediche e odontoiatriche, dallo sport ai viaggi, dalla baby-sitter all’assistenza per gli anziani, dalla scuola al trasporto pubblico fino agli interessi sui mutui. Questo perchè, come afferma il Presidente di Fradi Francesco Sanna “il welfare aziendale si basa sì sui bisogni, ma anche sui desideri dei lavoratori”.

Oltre che contribuire allo sviluppo territoriale e dei servizi, questo tipo di welfare è anche economicamente vantaggioso sia per l’azienda, che “convertendo il premio produzione in welfare aziendale risparmia mediamente quel 30-40% che avrebbe perso in oneri fiscali e contributivi, sia per il lavoratore che guadagna quella stessa percentuale in potere d’acquisto su servizi.

Il sistema del welfare si sta diffondendo anche in ambito pubblico in quanto le ripercussioni positive generate dai lavoratori tramite il loro credito welfare, contagiando i territori circostanti, creano un tangibile sviluppo locale.

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Con TreCuori il welfare che premia i dipendenti valorizzando il territorio

 

Nonostante il welfare aziendale sia uno strumento ancora poco diffuso nelle Regioni del Sud Italia, non mancano le aziende virtuose che si pongono come obiettivo primario il miglioramento del benessere dei propri dipendenti e lo perseguono attraverso l’attivazione di piani welfare.

E’ questo il caso di EN.SU. s.r.l., Spin-off dell’Università di Bari operante nell’ambito della geologia e geomorfologia costiera, che nonostante il contesto economico difficile causato dall’emergenza pandemica ha voluto continuare a premiare i propri collaboratori con un nuovo credito welfare.

Anche quest’anno infatti, EN.SU. s.r.l. ha rinnovato il piano di welfare aziendale conciliando risparmio fiscale e contributivo congiuntamente alla valorizzazione del territorio stesso. Proprio per questo, grazie alla competenza in materia del Consulente aziendale Antonio Nuzzo dello Studio Nuzzo di Bari, è stata scelta la piattaforma TreCuori: il provider che offre a dipendenti e collaboratori la possibilità di spendere il proprio credito welfare presso erogatori da loro preferiti, generando così una ricaduta positiva per le attività e gli esercenti del territorio.

EN.SU. S.r.l, attraverso il proprio provider TreCuori, mette a disposizione dei propri dipendenti e collaboratori un “pacchetto di somme, beni e servizi” adatti alle loro esigenze  che spaziano, a titolo esemplificativo, dai buoni spesa alle cure odontoiatriche, dalla scuola al trasporto pubblico, dall’assistenza agli anziani al pagamento degli interessi sui mutui.

“Abbiamo potuto sperimentare, con piacevole sorpresa, che il valore del credito welfare risulta più conveniente di un premio erogato in danaro e lo abbiamo percepito concretamente poiché lo stesso valore può essere utilizzato non solo per sè, ma anche per i propri familiari. Credo di aver fatto una scoperta davvero unica nel suo genere e ringrazio la Società per avermi dato questa opportunità” racconta un collaboratore.

Il welfare aziendale si è rivelato un importante strumento che non accontenta solo i datori di lavoro e i propri dipendenti, ma anche gli erogatori dei servizi (come ad esempio dentisti, benzinai, palestre, supermercati) che avevano sentito solo parlare del welfare aziendale. Così hanno potuto scoprire che i dipendenti delle aziende possono ricevere benefit welfare spendibili presso i loro esercizi e, pertanto, ringraziano EN.SU. S.r.l per questa importante opportunità, in una logica “win-win”, dove a vincere sono davvero tutti: le aziende, i lavoratori e il territorio.

“La scelta di attivare un piano di welfare aziendale ci ha convinto sempre di più – ha dichiarato il Dott. Milella, Presidente del Cda di EN.SU. s.r.l. – perché abbiamo visto migliorare notevolmente il clima aziendale e di conseguenza la produttività. Abbiamo notato un vero e proprio attaccamento dei collaboratori alla nostra realtà aziendale e questo ha generato una ricaduta positiva all’interno dell’ambiente lavorativo. Premiare i nostri dipendenti con un credito welfare, maggiorato rispetto agli anni precedenti, è stata una volontà condivisa all’interno della società e ci fa piacere pensare che questo credito possa essere speso nel territorio locale e contribuire alla ripresa economica”.

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Immagina il titolare di un’impresa che vuole dare un premio ai propri collaboratori.

Lo può voler fare per tanti motivi: per ringraziarli per quello che hanno già fatto in passato….per condividere un risultato appena raggiunto nel presente….oppure per motivarli a raggiungerne di nuovi in futuro.

Adesso immagina che sia quasi Pasqua e così il nostro imprenditore pensa che invece di dare il premio in busta paga – sapendo che così ai suoi collaboratori ne arriverebbero netti circa la metà – avendo sentito parlare dei vantaggi fiscali del welfare aziendale decide di dare ai suoi collaboratori dei benefit welfare. Ad esempio, approfittando della metafora di questi giorni, un uovo di Pasqua. Non importa se grande o piccolo….non importa se i dipendenti siano pochi o tanti. Cosa può succedere?

Se sceglie di regalare un uovo di cioccolato fondente, scontenterà quelli che preferiscono il cioccolato al latte (come me!). E se decidesse di far scegliere tra due gusti, oltre ad una piccola complicazione in più, ci sarebbe l’insoddisfazione di chi ama il cioccolato bianco, oppure quelle versioni particolari, ad esempio con la granella di nocciola.

E se pensasse di risolvere il problema offrendo dei buoni regalo da spendere on-line presso un grande rivenditore – aiuto! – la ricchezza che quell’azienda e quei lavoratori hanno prodotto con il loro lavoro uscirebbe dal loro territorio, impoverendolo e così creando un danno un po’ per tutti.

Ed è per questi motivi che la visione del welfare aziendale di TreCuori è diversa da quella di molte altre piattaforme perché cerca di evitare questi problemi.

La filosofia di welfare di TreCuori è molto chiara (ed è accessibile a tutte le imprese, anche le PMI): coniugare libertà di scelta per i lavoratori e coinvolgimento dei fornitori di loro fiducia –  quindi presumibilmente di prossimità – e in questo modo attivare dinamiche di economie circolare che favoriscano il benessere del territorio e delle persone e delle imprese che lo vivono.

Insomma, tornando alla nostra metafora, il welfare aziendale può essere come l’Uovo di Pasqua…il suo gradimento dipende da come viene messo a disposizione. Con TreCuori anche le PMI possono fare in modo che i lavoratori possano scegliere l’uovo di Pasqua del tipo che preferiscono, permettendo loro di comprarlo anche nei negozi di prossimità di loro fiducia, e in questo modo fare evolvere il welfare aziendale in welfare territoriale.

E se poi un lavoratore invece dell’uovo volesse la colomba? Oppure preferisse pagare una cura odontoiatrica, un abbonamento in palestra, una vacanza al mare, le tasse scolastiche dei figli, l’assistenza della baby-sitter, i versamenti previdenziali, gli interessi sui finanziamenti oppure il trasporto pubblico?

Nessun problema con TreCuori….perché TreCuori è il welfare del tuo territorio!

Auguri di Buona Pasqua da TreCuori!

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