“L’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro accoglie con soddisfazione la decisione del governo di introdurre buoni carburante per contrastare gli effetti economici provocati dal caro-energia e dalla guerra in Ucraina, come da noi sollecitato. L’Ancl ha, quindi, provveduto immediatamente a mettere a disposizione degli associati, delle imprese e dei loro dipendenti, una piattaforma specifica chiamata “TreCuori”, dotata di strumenti di welfare aziendale già attivi e immediatamente disponibili, così da poter usufruire in modo semplice e veloce di queste agevolazioni decisa dal governo”. Lo dichiara il presidente dell’Ancl, Dario Montanaro.

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Roma, 25 marzo 2022 – L’esponenziale incremento dei prezzi dei prodotti energetici è un tema all’ordine del giorno che colpisce tutti: da un lato le imprese, che vedono diminuire la propria marginalità a causa di costi sempre più onerosi e rischiano anche stop produttivi, dall’altro i dipendenti i cui bilanci familiari sono sempre più in bilico. Tutto ciò va ad aggravare una situazione, già critica, imputabile agli effetti della pandemia.

 

Pochi giorni fa, il d.l. 21 marzo 2022, n. 21 contenente “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” è intervenuto predisponendo alcune misure di sostegno, tra cui in particolare: la possibilità per le imprese di offrire ai propri dipendenti in maniera totalmente detassata buoni carburante del valore massimo di 200 euro per ciascun lavoratore e la possibilità per le imprese di ricorrere alla rateizzazione dell’importo di bollette di gas e luce.

Per usufruire dei suddetti incentivi, in modo semplice e veloce, le aziende possono trovare nei Consulenti del Lavoro associati ad ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) dei validi alleati che da oggi dispongono di uno strumento in più: la piattaforma di welfare TreCuori.

Grazie alla Convenzione sottoscritta tra ANCL e TreCuori, i consulenti associati possono offrire alle imprese e ai loro dipendenti una serie di servizi immediatamente disponibili: più di una semplice piattaforma di welfare, ma un centro specializzato di competenze  e strumenti a disposizione di consulenti e aziende per l’attivazione di un welfare aziendale che offre libertà ai lavoratori, accessibilità anche alle PMI, coinvolgimento dei fornitori locali e in questo modo una ricaduta economica nel territorio.

Strumenti di welfare aziendale già attivi e immediatamente disponibili, con un vero e proprio sistema allargato di servizi pensati per fruire dei benefici del welfare (come il bonus carburante appunto) nella maniera più completa possibile: da un Customer Service per i lavoratori basato in Italia con orari ampi, ad un centro di supporto normativo a disposizione.

Con questo Accordo è possibile per i consulenti ANCL avere accesso diretto alla piattaforma e, volendo, avere la possibilità di gestire così l’attivazione dei profili di welfare aziendale richiesti.

Grazie al team di esperti di TreCuori, i consulenti ANCL potranno interfacciarsi con figure continuamente aggiornate in materia di best practices di settore e perfettamente in grado di fornire soluzioni “su misura” delle specifiche richieste. Il tutto, velocizzando anche la stessa attività del consulente, attraverso la predisposizione di servizi che, pur già attivi, possono essere modulati su esigenze ad hoc.

Si riportano così le parole del Presidente ANCL, Dario Montanaro: «Da oggi grazie a questo accordo i consulenti ANCL hanno l’opportunità di essere protagonisti nella gestione dei piani welfare attraverso strumenti e know-how ad alto valore aggiunto che la partnership con TreCuori ci mette a disposizione».

Nelle prossime settimane verranno organizzati dei webinar di approfondimento, per conoscere appieno i servizi e le funzionalità della piattaforma.

Per maggiori informazioni, si può prendere visione della Convenzione già pubblicata sul sito di ANCL, contattare il seguente numero: 0438-095414 o scrivere all’indirizzo e-mail welfare.ancl@trecuori.org.

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“Considerato il periodo di estrema difficoltà anche per le famiglie nell’affrontare bollette e rincari, la M.A.B. deciso di venire incontro ai propri dipendenti erogando 400 euro in welfare a ciascun collaboratore”

 

In questa situazione di estrema difficoltà e incertezza, sia per le aziende sia per i dipendenti, gli imprenditori di Api Lecco Sondrio stanno mostrando estrema vicinanza ai loro lavoratori. Dopo la Ita Spa anche la Mab, Metallurgica Alta Brianza Spa di Lecco, facente parte anch’essa di Steelgroup, ha deciso di erogare un “bonus” di 400 euro per tutti i 70 dipendenti per affrontare i rincari alle stelle delle bollette energia e gas, gli aumenti del carburante e anche dei generi alimentari.

La MAB è un’azienda storica di Lecco, fondata nel 1949, produce barre trafilate a freddo, nell’ultimo anno ha superato gli obiettivi che si era posta: nel 2021, infatti, ha raggiunto 70 mila tonnellate di produzione per un fatturato totale di 77 milioni di euro.

“L’azienda sta andando molto bene – commenta Guido Baggioli direttore generale della MAB – siamo molto contenti dei risultati, quindi considerato il periodo di estrema difficoltà anche per le famiglie nell’affrontare bollette e rincari abbiamo deciso di venire incontro ai nostri dipendenti erogando 400 euro il prossimo mese in welfare”.

“Inoltre, visti gli ottimi risultati dell’azienda, erogheremo con la retribuzione di aprile il massimo importo del premio produttività e redditività previsto dal contratto interno. Imprese come la nostra hanno ancora una dimensione familiare e c’è un rapporto molto stretto con i nostri collaboratori, quindi abbiamo deciso di fare qualcosa di concreto per stare al loro fianco”.

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TreCuori, società benefit che opera sul mercato del welfare aziendale, ha ideato dei buoni spesa che i dipendenti delle imprese che fanno welfare possono utilizzare per acquistare beni e servizi. La peculiarità? Sono spendibili nei negozi e nelle piccole attività commerciali del proprio territorio, e non solo nelle grandi catene o sui siti di e-commerce.

 

 

buoni spesa, conosciuti comunemente anche come fringe benefit (per saperne di più) sono uno strumento molto importante nel campo del welfare aziendale. Rappresentano infatti una modalità di erogare alcune prestazioni e servizi che le imprese mettono a disposizione dei propri dipendenti.

Questi buoni sono spesso utilizzati per fare acquisti nelle grandi catene di supermercati, su piattaforme online (come Amazon o Ebay) o per fare rifornimento nei più diffusi distributori di benzina. Raramente riescono invece a creare un circuito virtuoso con il territorio, coinvolgendo le attività e i piccoli esercenti locali.

Allo scopo di valorizzare il loro potenziale a livello locale TreCuori, società benefit che opera sul mercato del welfare aziendale ha deciso di creare dei buoni spendibili presso attività commerciali e servizi di prossimità che possono incassarli in maniera molto semplice e ricevendo il pagamento in tempi brevi.

I Buoni TreCuori per il territorio

In questa direzione, attraverso i suoi buoni, TreCuori ha scelto di formulare un’offerta che non punta solo sui grandi player internazionali ma valorizza le piccole realtà del territorio. Come ci ha spiegato Alberto Fraticelli, co-Fondatore e Direttore di TreCuori, “data la natura dello strumento, tra i fornitori di beni e servizi non ci sono solo distributori di carburante e supermercati, ma ce ne sono di tutti i tipi, come piccole attività commerciali, organizzazioni non profit, artigiani, professionisti, ecc”.

Anche se, come ha affermato Fraticelli, la maggior parte dei buoni utilizzati dai dipendenti finiscono in supermercati e per il pieno dell’auto – confermando una tendenza già riscontrata in altre occasioni – il sistema incentiva l’acquisto anche verso piccole realtà commerciali (mercerie, fiorai, panetterie, macellerie, edicole), artigianali (parrucchiere, estetista, idraulici) e professionali (commercialisti, avvocati). Come spiegato in questo video, i buoni sono infatti spendibili in tutte queste attività, senza che esse siano preventivamente registrate nella piattaforma TreCuori.

“Ma anche per quanto riguarda i distributori di benzina e i supermercati” spiega Fraticelli “con i Buoni TreCuori abbiamo voluto valorizzare i piccoli proprietari e non le grandi catene. Nel nostro circuito di buoni ci sono soprattutto realtà locali che hanno un rapporto privilegiato con il territorio. E quando c’è un brand nazionale è perché quel singolo punto vendita è di proprietà di un piccolo imprenditore locale, come succede nella distribuzione organizzata o nel franchising”.

In questo modo, dicono a TreCuori, l’investimento fatto dalle imprese nell’ambito del welfare aziendale resta all’interno del territorio e produce una ricaduta positiva per l’economia sociale. “Sempre più imprese”, spiega Fraticelli, “vedono in questo tipo di buoni un modo per mettere in pratica un’iniziativa concreta e misurabile di sostenibilità economica e sociale”.

…continua la lettura dell’articolo direttamente sul sito di Secondo Welfare!

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CONTRIBUTO UNA TANTUM PER FAR FRONTE AI RINCARI DI QUESTO PERIODO

 

Gli aumenti vertiginosi delle bollette energia e del gas stanno pesando sulle aziende e sulle famiglie in modo drastico e purtroppo, visti anche i fatti di cronaca odierni, non scenderanno nel breve periodo. Per cercare di aiutare i propri dipendenti Andrea Beri, amministratore delegato della Ita Spa di Calolziocorte e consigliere di Api Lecco Sondrio, ha deciso di erogare un “Bonus energia” per i propri lavoratori: 250 euro una tantum per far fronte ai rincari di questo periodo.

Ita Spa: 250 euro di “Bonus energia” per i suoi dipendenti

La holding di cui Ita Spa fa parte autoproduce energia elettrica tramite un impianto di cogenerazione, in un anno l’impresa di Calolziocorte consuma 60 gigawattora di energia e ne autoproduce 25. L’energia autoprodotta che avanza viene venduta e il ricavato, al netto dei costi, viene destinato ai 128 dipendenti per il “Bonus energia”. Quest’ultima iniziativa va ad aggiungersi al welfare aziendale che la Ita Spa eroga normalmente ai suoi lavoratori tramite la piattaforma TreCuori.

Andrea Beri

Stiamo vivendo un periodo di forti tensioni economiche e di grande impatto sociale – spiega Andrea Beri – il sistema di autoproduzione di energia nella nostra azienda ha portato dei benefici e quindi ho deciso di venire incontro ai miei dipendenti con il “Bonus energia”, così potranno usufruire anche loro di questi vantaggi portati dal nostro impianto. So bene che 250 euro non sono la soluzione, ma sono qualcosa nel deserto. Purtroppo temo che i prezzi di energia e gas non scenderanno nemmeno ad aprile e vedo che le iniziative attuali del Governo non sono risolutive, con questa iniziativa ho cercato di venire incontro ai miei dipendenti in un momento difficile per tutti”.
Il “Bonus energia” non è una novità per la famiglia Beri che qualche settimana fa ha già presentato nell’altra azienda di proprietà in Veneto, la CB trafilati acciai: “Sì, l’iniziativa è stata accolta con molto favore, avviene con lo stesso medesimo meccanismo che attueremo alla Ita”, conclude Andrea Beri.

L’azienda

L’azienda viene fondata nel 1956 a Calolziocorte, fa parte di Steelgroup Italy Holding, come le altre aziende CB trafilati acciai e F.A.R. SpA, industrie specializzate nella lavorazione di fili in acciaio e trefoli che occupano in totale 270 persone.

Lo spirito imprenditoriale della famiglia Beri è l’essenza stessa dell’azienda che si distingue per l’orientamento alla “qualità totale” che rappresenta la base della sua strategia aziendale.
Oggi I.T.A. SpA è una realtà tra le più dinamiche del settore, con costanti investimenti in ricerca e sviluppo volti alla massima soddisfazione del cliente per la fornitura di fili d’acciaio trafilati lucidi e zincati per armatura di cavi energia e telecomunicazioni, funi di sollevamento, funi per trasporto persone, funi pesca, applicazioni off-shore Oil & Gas, mining, armatura di rinforzo tubi, trasmissioni e produzione di molle e particolari piegati per il settore automobilistico e per la meccanica in generale.

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Gli aumenti vertiginosi delle bollette energia e del gas stanno pesando sulle aziende e sulle famiglie in modo drastico e purtroppo, visti anche i fatti di cronaca odierni, non scenderanno nel breve periodo. Per cercare di aiutare i propri dipendenti Andrea Beri, amministratore delegato della Ita Spa di Calolziocorte e consigliere di Api Lecco Sondrio, ha deciso di erogare un “Bonus energia” per i propri lavoratori: 250 euro una tantum per far fronte ai rincari di questo periodo.

La holding di cui Ita Spa fa parte autoproduce energia elettrica tramite un impianto di cogenerazione, in un anno l’impresa di Calolziocorte consuma 60 gigawatt/ora di energia e ne autoproduce 25. L’energia autoprodotta che avanza viene venduta e il ricavato, al netto dei costi, viene destinato ai 128 dipendenti per il “Bonus energia”. Quest’ultima iniziativa va ad aggiungersi al welfare aziendale che la Ita Spa eroga normalmente ai suoi lavoratori tramite la piattaforma TreCuori.

Stiamo vivendo un periodo di forti tensioni economiche e di grande impatto– spiega Andrea Beri– il sistema di autoproduzione di energia nella nostra azienda ha portato dei benefici e quindi ho deciso di venire incontro ai miei dipendenti con il “Bonus energia”, così potranno usufruire anche loro di questi vantaggi portati dal nostro impianto. So bene che 250 euro non sono la soluzione, ma sono qualcosa nel deserto. Purtroppo temo che i prezzi di energia e gas non scenderanno nemmeno ad aprile e vedo che le iniziative attuali del Governo non sono risolutive, con questa iniziativa ho cercato di venire incontro ai miei dipendenti in un momento difficile da affrontare per tutti”.

Il “Bonus energia” non è una novità per la famiglia Beri che qualche settimana fa ha già presentato nell’altra azienda di proprietà in Veneto, la CB trafilati acciai: “Sì, l’iniziativa è stata accolta con molto favore, avviene con lo stesso medesimo meccanismo che attueremo alla Ita”, conclude Andrea Beri.

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Ita SpA – Scheda azienda
L’azienda viene fondata nel 1956 a Calolziocorte, fa parte di Steelgroup Italy Holding, come le altre aziende CB trafilati acciaio e F.A.R. SpA, industrie specializzate nella lavorazione di fili in acciaio e trefoli che occupano in totale 270 persone.
Lo spirito imprenditoriale della famiglia Beri è l’essenza stessa dell’azienda che si distingue per l’orientamento alla “qualità totale” che rappresenta la base della sua strategia aziendale.
Oggi I.T.A. SpA è una realtà tra le più dinamiche del settore, con costanti investimenti in ricerca e sviluppo volti alla massima soddisfazione del cliente per la fornitura di fili d’acciaio trafilati lucidi e zincati per armatura di cavi energia e telecomunicazioni, funi di sollevamento, funi per trasporto persone, funi pesca, applicazioni off-shore Oil & Gas, mining, armatura di rinforzo tubi, trasmissioni e produzione di molle e particolari piegati per il settore automobilistico e per la meccanica in generale.

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Solo tra dicembre e gennaio sono stati erogati dalle imprese venete oltre 100mila euro di buoni TreCuori che avranno ricadute nell’economia locale

 

TreCuori ha già distribuito ai lavoratori italiani Buoni Spesa TreCuori per quasi 1 milione di euro, di questi circa 338mila euro sono stati incassati da circa 500 attività locali della Regione Veneto, per un importo medio di circa 2.000 euro. Alcune hanno registrato degli incassi anche molto consistenti (una ventina hanno incassato più di 10.000 euro cadauna). Solo tra dicembre e gennaio sono stati erogati oltre 100mila euro di buoni spesa TreCuori: una iniezione di risorse che ha già iniziato ad avere ricadute dirette nell’economia locale e continuerà ad averne nelle prossime settimane.

La scelta dei buoni TreCuori, da parte delle aziende, nasce dalla fiducia nella grande esperienza maturata dalla società di Conegliano, riconosciuta come player nazionale in tema di welfare aziendale e marketing sociale. TreCuori è infatti una società benefit che ha per missione nello statuto quella di difendere, sostenere e sviluppare l’economia dei territori.

I buoni spesa TreCuori distribuiti a fine anno, permettono di raggiungere due obiettivi contemporaneamente: da un lato quello di riconoscere l’impegno di dipendenti e collaboratori che non è mai mancato anche nel prolungarsi della situazione pandemica; dall’altro far sì che questo investimento fatto dalle aziende possa rimanere all’interno del territorio producendo una ricaduta positiva per l’economia locale, cosa che non accadrebbe con i buoni regalo dei grandi player internazionali. Ed è proprio questo che sta accadendo in queste settimane.

Per questo, non avendo potuto organizzare la consueta festa natalizia per rispettare le misure prudenziali sanitarie, molte imprese venete si sono aggiunte alle oltre 280 che avevano già deciso di riconoscere ai propri dipendenti un bonus (del valore medio di circa 300 euro) che ha, come ulteriore effetto positivo, quello di sostenere le imprese locali.

Sono migliaia le attività che già conoscono ed incassano i Buoni TreCuori in tutta Italia, di cui oltre 700 in tutto il Veneto, un numero che potrà aumentare in funzione delle scelte dei lavoratori o delle attività stesse, anche grazie alle associazioni di categoria quali Ascom ConfcommercioConfartigianato e Confesercenti che si sono attivate e impegnate per contribuire alla crescita di questa rete e permettere ai loro associati di incassare questi buoni, senza che debbano sostenere alcun costo e con pagamenti settimanali molto veloci.

Le tipologie di attività locali che incassano i buoni TreCuori sono estremamente variegate: oltre alle tipologie più tradizionali – quali supermercati, distributori di carburante, ecc. – ve ne sono tante sia nell’ambito commerciale (mercerie, fiorai, panettieri, ecc.) che artigianale (parrucchiere, estetiste, idraulici, ecc.) e professionali. Tutte queste non avevano mai avuto accesso ad uno strumento di questo tipo e non erano mai state coinvolte nel circolo virtuoso del Welfare Aziendale Territoriale.

 

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Con TreCuori lanciato un sistema di accordo interno aziendale che offre buoni spesa per attività di vicinato

 

Sostenibilità sociale, economia circolare e attenzione al proprio territorio: sono tre sensibilità che fanno parte ormai delle priorità di molte aziende venete. E spesso uno degli strumenti più utilizzati è quello del welfare aziendale, messo in campo non solo per il benessere dei dipendenti ma anche per attivare circuiti virtuosi che abbiano ricadute concrete sulla comunità che attornia l’impresa.

E così sono molte anche le aziende vicentine, assicura una nota, che «non potendo organizzare la consueta festa natalizia per rispettare le misure prudenziali sanitarie si sono aggiunte alle oltre 280 che avevano già deciso di riconoscere ai propri dipendenti un bonus (del valore medio di circa 300 euro) che ha, come ulteriore effetto positivo, quello di sostenere le imprese locali: si tratta dei Buoni TreCuori – lanciati da una Società Benefit di Conegliano – che possono essere spesi nelle attività di prossimità quali negozi, artigiani, professionisti, enti, associazioni».

700 IMPRESE COINVOLTE

«Sono infatti migliaia le attività che già conoscono ed incassano questo tipo di buono in tutta Italia – aggiunge la nota – e di queste oltre 700 in tutto il Veneto. Ma il numero potrà aumentare in funzione delle scelte dei lavoratori o delle attività stesse, anche grazie alle associazioni di categoria quali Ascom Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti che si sono attivate e impegnate per contribuire alla crescita di questo rete e permettere ai loro associati di incassare questi buoni, senza che debbano sostenere alcun costo e con pagamenti settimanali molto veloci.

MOLTE POSSIBILITÀ

Le tipologie di attività locali che incassano i buoni TreCuori vanno da tradizionali supermercati, distributori di carburante, o attività commerciali e artigianali (mercerie, fiorai, panettieri, parrucchiere, estetiste, idraulici, ecc.) ma anche professionali. «Tutte queste non avevano mai avuto accesso ad uno strumento di questo tipo e non erano mai state coinvolte nel circolo virtuoso del Welfare Aziendale Territoriale. TreCuori ha già distribuito ai lavoratori italiani Buoni Spesa TreCuori per quasi 1 milione di euro, di questi circa 338mila euro sono stati incassati da circa 500 attività locali della Regione Veneto, per un importo medio di circa 2.000 euro» anche se c’è chi è arrivato a 10 mila.

«Solo tra dicembre e gennaio sono stati erogati oltre 100mila euro di buoni spesa TreCuori: una iniezione di risorse che ha già iniziato ad avere ricadute dirette nell’economia locale e continuerà ad averne nelle prossime settimane. Il Natale è passato, ma i suoi effetti benefici continuano».

 

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Sostenibilità sociale, economia circolare e attenzione al proprio territorio sono ormai tra gli obiettivi prioritari di buona parte delle aziende venete. Uno degli strumenti più utilizzati è quello del welfare aziendale volto non solo al benessere dei propri dipendenti ma anche all’attivazione di un circuito virtuoso che abbia ricadute concrete sulla comunità e il territorio in cui operano.

Per questo, non potendo organizzare la consueta festa natalizia per rispettare le misure prudenziali sanitarie, molte imprese venete si sono aggiunte alle oltre 280 che avevano già deciso di riconoscere ai propri dipendenti un bonus (del valore medio di circa 300 euro) che ha, come ulteriore effetto positivo, quello di sostenere le imprese locali: si tratta dei Buoni TreCuori che possono essere spesi nelle attività di prossimità quali negozi, artigiani, professionisti, enti, associazioni ecc.

Sono infatti migliaia le attività che già conoscono ed incassano questo tipo di buono in tutta Italia, di cui oltre 700 in tutto il Veneto, un numero che potrà aumentare in funzione delle scelte dei lavoratori o delle attività stesse, anche grazie alle associazioni di categoria quali Ascom Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti che si sono attivate e impegnate per contribuire alla crescita di questo rete e permettere ai loro associati di incassare questi buoni, senza che debbano sostenere alcun costo e con pagamenti settimanali molto veloci.

Le tipologie di attività locali che incassano i buoni TreCuori sono estremamente variegate: oltre alle tipologie più tradizionali – quali supermercati, distributori di carburante, ecc. – ve ne sono tante sia nell’ambito commerciale (mercerie, fiorai, panettieri, ecc.) che artigianale (parrucchiere, estetiste, idraulici, ecc.) e professionali.

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Non potendo organizzare le consuete feste di Natale, le aziende hanno deciso di riconoscere ai propri dipendenti buoni spendibili nei negozi di prossimità. Solo tra dicembre e gennaio sono stati erogati oltre 100mila euro che avranno ricadute nell’economia locale.

 

BUONI A NATALE: QUANDO AZIENDE E LAVORATORI HANNO A CUORE I TERRITORI

Conegliano – Sostenibilità sociale, economia circolare e attenzione al proprio territorio sono ormai tra gli obiettivi prioritari di buona parte delle aziende venete. Uno degli strumenti più utilizzati è quello del welfare aziendale volto non solo al benessere dei propri dipendenti ma anche all’attivazione di un circuito virtuoso che abbia ricadute concrete sulla comunità e il territorio in cui operano.

Per questo, non potendo organizzare la consueta festa natalizia per rispettare le misure prudenziali sanitarie, molte imprese venete si sono aggiunte alle oltre 280 che avevano già deciso di riconoscere ai propri dipendenti un bonus (del valore medio di circa 300 euro) che ha, come ulteriore effetto positivo, quello di sostenere le imprese locali: si tratta dei Buoni TreCuori che possono essere spesi nelle attività di prossimità quali negozi, artigiani, professionisti, enti, associazioni ecc.

Sono infatti migliaia le attività che già conoscono ed incassano questo tipo di buono in tutta Italia, di cui oltre 700 in tutto il Veneto, un numero che potrà aumentare in funzione delle scelte dei lavoratori o delle attività stesse, anche grazie alle associazioni di categoria quali Ascom Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti che si sono attivate e impegnate per contribuire alla crescita di questo rete e permettere ai loro associati di incassare questi buoni, senza che debbano sostenere alcun costo e con pagamenti settimanali molto veloci.

Le tipologie di attività locali che incassano i buoni TreCuori sono estremamente variegate: oltre alle tipologie più tradizionali – quali supermercati, distributori di carburante, ecc. – ve ne sono tante sia nell’ambito commerciale (mercerie, fiorai, panettieri, ecc.) che artigianale (parrucchiere, estetiste, idraulici, ecc.) e professionali. Tutte queste non avevano mai avuto accesso ad uno strumento di questo tipo e non erano mai state coinvolte nel circolo virtuoso del Welfare Aziendale Territoriale.

TreCuori ha già distribuito ai lavoratori italiani Buoni Spesa TreCuori per quasi 1 milione di euro, di questi circa 338mila euro sono stati incassati da circa 500 attività locali della Regione Veneto, per un importo medio di circa 2.000 euro. Alcune hanno registrato degli incassi anche molto consistenti (una ventina hanno incassato più di 10.000 euro cadauna).
Solo tra dicembre e gennaio sono stati erogati oltre 100mila euro di buoni spesa TreCuori: una iniezione di risorse che ha già iniziato ad avere ricadute dirette nell’economia locale e continuerà ad averne nelle prossime settimane.

La scelta dei buoni TreCuori, da parte delle aziende, nasce dalla fiducia nella grande esperienza maturata dalla società di Conegliano, riconosciuta come player nazionale in tema di welfare aziendale e marketing sociale. TreCuori è infatti una Società Benefit che ha per missione nello statuto quella di difendere, sostenere e sviluppare l’economia dei territori.

I buoni spesa TreCuori distribuiti a fine anno, permettono di raggiungere due obiettivi contemporaneamente: da un lato quello di riconoscere l’impegno di dipendenti e collaboratori che non è mai mancato anche nel prolungarsi della situazione pandemica; dall’altro far sì che questo investimento fatto dalle aziende possa rimanere all’interno del territorio producendo una ricaduta positiva per l’economia locale, cosa che non accadrebbe con i buoni regalo dei grandi player internazionali. Ed è proprio questo che sta accadendo in queste settimane: il Natale è ormai passato, ma i suoi effetti benefici continuano a produrre risultati utili al territorio.

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TreCuori è una Società Benefit pronta a coinvolgere e riunire tutti i soggetti interessati a riattivare l’economia dei territori per favorire la prosperità di persone, imprese e terzo settore. Nata e basata a Conegliano, è operativa in tutta Italia con vari partner, in particolare associazioni di categoria, consulenti aziendali ed istituzioni locali. I suoi servizi sono già stati utilizzati da più di 80.000 persone e 20.000 imprese, non profit ed amministrazioni pubbliche e spaziano dal welfare aziendale al welfare pubblico, dal marketing sociale ai sistemi di fidelizzazione, dai circuiti di moneta complementare locale alla gestione dei crediti commerciali. (www.trecuori.org).

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