Sempre più numerose le aziende che hanno attivato piani welfare grazie all’accordo con TreCuori

 

 

Due milioni di euro nel corso dell’ultimo anno a beneficio di oltre 2300 lavoratori. Questi le cifre dei risultati della collaborazione tra Assindustria Venetocentro e TreCuori, società di benefit. Con le molteplici difficoltà, il rincaro dell’energia e la guerra in Ucraina, il potere d’acquisto della popolazione sta diminuendo. Per questo Assindustria sostiene e promuove l’implementazione del welfare aziendale, soprattutto nelle piccole e medie imprese.

Buoni spesa scelti dal 40% delle aziende

Il welfare aziendale è un insieme di attività, beni e servizi, messi a disposizione dei propri dipendenti da parte dell’azienda. Hanno lo scopo di migliorare la qualità della vita lavorativa e l’integrazione tra essa e la sfera privata. Generalmente consistono in convenzioni con partner o altre imprese del territorio che permettono di usufruire di bene e servizi defiscalizzati. La traduzione concreta sono buoni spesa, buoni pasto e agevolazioni per l’accesso all’istruzione, alle pratiche mediche, allo sport o misure di previdenza integrativa.

Dal report di Assindustria i buoni spesa rappresentano il 40% del totale delle soluzioni di welfare adottate dalle aziende prese in esame. Il 37% è invece costituito dall’accesso a servizi alla persona. Essi variano dalle agevolazioni sui tassi dei mutui ai viaggi e alle vacanza, con questi ultimi particolarmente utilizzati dai lavoratori più giovani. Il 23% è rappresentato dai buoni pasto, il cui crescente utilizzo dipende dalla loro facilità di spesa. Possono essere spesi facilmente in supermercati, gastronomie, bar, ristoranti e altri esercizi alimentari.

L’importanza sul territorio

Il welfare, se eseguito correttamente, ha un forte impatto sulla vita aziendale dei lavoratori, andando a creare un ambiente lavorativo più sano. Inoltre contribuisce anche allo sviluppo del territorio circostante viste le molteplici convenzioni con imprese geograficamente vicine.

«La scelta di una piattaforma welfare del territorio consente anche di favorire i consumi ‘di prossimità’, dando un contributo al rilancio dei consumi nella comunità locale, e con una gamma molto ampia di possibilità che consente di offrire la flessibilità necessaria a rispondere ai bisogni di ogni persona. Anche in Assindustria Venetocentro utilizziamo la piattaforma TreCuori per i nostri collaboratori», commenta Alberto Zanatta, presidente vicario di Assindustria Venetocentro per le relazioni sindacali.

Un piano welfare può essere attivato in diversi modi: attraverso accordi di categoria, attraverso un regolamento unilaterale interno all’azienda oppure attraverso la conversione in welfare del premio di risultato (PDR).

Condividi

Numerose le imprese del territorio che hanno attivato piani welfare grazie all’accordo con TreCuori, per un valore totale di oltre 2 milioni di euro a favore di migliaia di lavoratori.
I casi ABS Food (Vigonza) e Gruppo Ormet Jekko (Colle Umberto)

 

Padova-Treviso, 25 luglio 2022 – I due anni di pandemia e poi la guerra e il balzo dell’inflazione stanno avendo un impatto significativo sulle risorse e il potere d’acquisto a disposizione della popolazione. Per sostenere servizi e consumi delle persone e delle famiglie, accanto alle misure messe in campo dallo Stato e dalle Pubbliche Amministrazioni, sta crescendo il ruolo del welfare aziendale, strumento sempre più diffuso anche a Nord Est.

«Il nostro sistema economico sta affrontando una fase complessa, segnata dalla gestione di continue emergenze, dalla pandemia ai rialzi dei prezzi di energia, materie prime e noli a livelli mai visti fino alla guerra che sta ridisegnando le filiere e i mercati internazionali – afferma Alberto Zanatta, Presidente Vicario di Assindustria Venetocentro per le Relazioni Sindacali . Nonostante questa situazione indubbiamente difficile, le imprese hanno aumentato l’importo welfare messo a disposizione per i loro collaboratori. ‘Capitale umano’ ha per gli imprenditori il significato di una responsabilità per fare sì che il lavoro diventi riferimento essenziale per la crescita umana e professionale delle persone, leva di benessere, sicurezza, opportunità. In tal senso il welfare diventa anche chiave di coesione sociale, di presenza attiva del mondo dell’impresa nella comunità di riferimento per superare lacerazioni e guardare ad un futuro sempre più sostenibile e inclusivo».

Assindustria Venetocentro ha attivato negli anni una forte azione di sensibilizzazione e di sostegno operativo alle aziende, soprattutto alle Pmi, per attivare gli strumenti di welfare aziendale nel territorio. Accanto al continuo supporto per predisporre correttamente i piani welfare, nell’aprile del 2021 ha siglato un accordo con la società benefit TreCuori, nata a Conegliano e operativa in tutta Italia. Attraverso questa partnership, le aziende associate ad Assindustria possono attivare un piano welfare “su misura”.

A distanza di un anno, il bilancio è pienamente positivo, con più di 9.000 spese effettuate da parte degli oltre 2.300 lavoratori beneficiari dei piani attivati. Il valore stimato è di 2 milioni di euro.

L’analisi dei dati consente di rilevare come vi sia un sostanziale equilibrio tra buoni spesa (disponibili in oltre 200 diverse tipologie, tra cui i buoni TreCuori spendibili presso le attività locali senza costi di incasso) che valgono il 40% del totale e altre soluzioni di welfare che rappresentano il 37% del totale e si concretizzano in viaggivacanzeistruzionesaluteassistenza alla persona, abbonamenti sportiviprevidenza integrativa o gli interessi dei mutui.
Ai buoni spesa si aggiungono i buoni pasto denominati convenzionalmente “buoni alimentari”, rappresentanti il restante 23%, in crescita grazie alla loro facilità di utilizzo (sono infatti spendibili in molti supermercati, oltre che in gastronomie, bar, ristoranti ed altri esercizi alimentari).

«La scelta di una piattaforma welfare del territorio – commenta Alberto Zanatta – consente anche di favorire i consumi ‘di prossimità’, dando un contributo al rilancio dei consumi nella comunità locale, e con una gamma molto ampia di possibilità che consente di offrire la flessibilità necessaria a rispondere ai bisogni di ogni persona. Anche in Assindustria Venetocentro utilizziamo questa piattaforma per i nostri collaboratori».

Un piano welfare si può attivare in diversi modi: attraverso accordi di categoria, attraverso un regolamento unilaterale interno all’azienda oppure attraverso la conversione in welfare del premio di risultato (PDR). Una soluzione, quest’ultima, che nelle imprese che utilizzano la piattaforma TreCuori vede percentuali di conversione in welfare molto significative, di gran lunga superiori alla media nazionale.

Ecco due testimonianze:
ABS Food di Vigonza (PD), 30 dipendenti, che opera dal 1995 nella distribuzione di materie prime alimentari attraverso filiere certificate, è un esempio di welfare fondato su un regolamento interno all’azienda: «Le scelte che ABS Food ha preso negli anni – spiega Christian Skulte, CEO – sono lo specchio di un’azienda attenta e rispettosa delle persone e delle relazioni. Per questo motivo è stato messo a disposizione di tutti un credito welfare finalizzato a rispondere ad esigenze di carattere non economico, rivolte al miglioramento del clima aziendale e a garantire un ambiente lavorativo che risponda alle esigenze di conciliazione della vita personale e professionale. Abbiamo deciso di attivare il nostro piano welfare scegliendo, in base all’accordo di Assindustria Venetocentro, la piattaforma TreCuori, che offre un’ampia scelta per i lavoratori, ricaduta positiva sul territorio e facilità di utilizzo per l’impresa. Possiamo contribuire a riattivare l’economia locale e insieme premiare il nostro personale, che potrà godere di un sistema di incentivi personalizzato, che permette loro di scegliere i servizi e gli erogatori a cui rivolgersi. La soddisfazione dei nostri dipendenti è la conferma tangibile che l’azienda sta crescendo verso la giusta direzione».

Dal Trevigiano un esempio di conversione in welfare del Premio di risultato, con il Gruppo Ormet Jekko attivo con più di 250 collaboratori a Colle Umberto e Godega di Sant’Urbano (Tv). «Il passaggio alla piattaforma TreCuori, con l’assistenza del Servizio Capitale Umano di Assindustria Venetocentro – dichiara Ilenia Tonon, responsabile Risorse umane di Ormet –, ci ha consentito di doppio risultato di ottimizzare le prestazioni per i collaboratori delle diverse aziende del nostro Gruppo e, vista la presenza di molti operatori locali tra chi presta i servizi offerti e la semplicità immediata di utilizzo, di incrementare il numero di adesioni al welfare aziendale, superando anche resistenze e diffidenze. È stato utile anche il programma di presentazione dei servizi a tutta la struttura così da favorire un utilizzo personalizzato della piattaforma. Registriamo un buon utilizzo sia dei tradizionali buoni per carburante e spese alimentari, come pure per le spese scolastiche e, per i più giovani, anche per viaggi e turismo. La piattaforma TreCuori consente un’ampia possibilità di scelta con molti operatori ‘di prossimità’, anche per le donazioni al terzo settore, e questo è indubbiamente un vantaggio anche in chiave di sostegno alla comunità locale».

Condividi

Ai lavoratori 200 di bonus carburante e 50 di erogazione liberale

 

Prosegue e non si ferma la vicinanza degli imprenditori di Api Lecco Sondrio ai propri dipendenti. Invernizzi Presse di Pescate si unisce alle decine di aziende affiliate all’associazione di categoria che in questi mesi di forti rincari e di inflazione hanno deciso di aiutare i propri collaboratori tramite gli strumenti “una tantum” resi disponibili dalla normativa in atto.

Nel mese di maggio ai dipendenti della storica azienda lecchese è stato erogato un beneficio aggiuntivo in welfare pari a 250 euro: 200 di bonus carburante e 50 di erogazione liberale.

Invernizzi Presse di Pescate: contro i rincari 250 euro di bonus per i dipendenti

“Abbiamo deciso di favorire i nostri dipendenti – spiegano i titolari dell’azienda Luca e Michele Invernizzi– in considerazione dell’attuale periodo nel quale le prospettive e gli investimenti messi in atto dalla nostra società convivono con ostacoli imprevisti sia economici sia sociali imposti dalla situazione globale. La nostra azienda con questo bonus di 250 euro intende reagire e sostenere i propri addetti con un riconoscimento tangibile che possa alleviare la pressione economica familiare e personale”.

L’azienda

Una azienda storica Invernizzi Presse, polo di eccellenza dell’industria lecchese. Era il 1958 quando grazie allo spirito di intraprendenza e alla spiccata capacità acquisita nel settore meccanico, Mario Invernizzi (scomparso nell’agosto 2001) e la moglieLaura Maggi, venuta a mancare nel giugno di due anni fa fondarono la Invernizzi Presse, azienda leader nel settore del settore manifatturiero con sedi a Pescate, Oggiono,  oltre a una filiale  in Germania, nei pressi di Stoccarda e un ufficio a Firenze.

Una realtà solida che oggi, come detto,  è guidata dai figli dei due imprenditori. Come si legge sul sito dell’azienda la Invernizzi ” si è sempre delineata per la specificità e la qualità delle presse prodotte, e per le soluzioni tecniche ed estetiche già  negli anni ’50 moderne e precursori di tendenze di là da venire; macchine costruite disegnandole sulle esigenze di ogni singolo cliente. La produzione attuale spazia da presse da 30 a 3000 ton. con articolazioni ad eccentrico, a link-lever, a ginocchiera, per tranciatura fine; presse ad alta velocità con bilanciamento dinamico delle masse; presse transfer”.

Condividi

In occasione del nono anniversario di vita del gruppo, TreCuori offre ai propri dipendenti due bonus per affrontare l’incremento del costo della vita e del carburante. Il valore dei riconoscimenti totali si attesta sui 3500 euro a persona

 

Nel nono anniversario della propria fondazione, il gruppo TreCuori ha comunicato ai propri dipendenti l’attivazione di nuove misure di welfare in loro favore. La piccola Public Company dei territori ha infatti deciso di sostenere ulteriormente collaboratori e famiglie in un momento di forti rincari utilizzando due strumenti di welfare aziendale.

Grazie alle agevolazioni fiscali in materia di Welfare Aziendale il valore complessivo dei benefit welfare è così salito a 3.500 euro netti a testa. TreCuori è infatti profondamente convinta che siano le persone, più di altri fattori, a determinare il successo di un’azienda e, per questo, sono sempre state molte le iniziative attivate in favore dei dipendenti e delle loro famiglie. Tale convinzione affonda le sue radici nella visione degli azionisti secondo i quali prendersi cura del benessere dei propri collaboratori sia il modo migliore di garantire motivazione e continuità di risultati.

La società, anche grazie a questa filosofia, è cresciuta progressivamente arrivando a raddoppiare negli ultimi 3 anni il numero dei propri collaboratori giunti oggi a circa 50 unità, che già godono di servizi welfare attivi per un valore totale di circa 130.000 euro. Tra questi, ad esempio, il riconoscimento di 600 euro in più all’anno per ogni figlio. Questo perché TreCuori attribuisce alla famiglia un’importanza fondamentale e lo dimostra incoraggiando la genitorialità in una popolazione di dipendenti particolarmente giovane.

A questi riconoscimenti goduti da anni da tutti i dipendenti del Gruppo “TreCuori” (formato dalla capogruppo Utilis Group Spa, da TreCuori Spa Società Benefit e TreAli Srl) se ne aggiungono ora altri due, che vanno ad incrementare il valore del supporto offerto dall’azienda: il Bonus “Caro-vita” e il Bonus “Carburante”. Il primo, il Bonus “Caro-vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, il Bonus “Carburante” sarà determinato il 1° di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 €/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro. Questo bonus potrà quindi variare da persona a persona da un minimo di circa 200 € fino ad un massimo di circa 800 € all’anno (le quote eccedenti le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Legge 21 Marzo 2022, saranno erogate in busta paga).

«Il Gruppo TreCuori può essere definito una piccola Public Company dei territori, in quanto è una realtà aperta nella quale sono benvenuti tutti coloro che credono sia giusto fare qualcosa per contribuire a sostenere l’economia locale. Ed è stato questo modo di pensare che ha portato (e sta portando) sempre nuovi soggetti, privati ed imprese, ad unirsi a TreCuori in qualità di azionisti. Proprio da qui nasce anche l’attenzione costante al benessere dei collaboratori e delle loro famiglie – spiega Giovanni Lucchetta, amministratore del Gruppo TreCuori. Quando pensavamo di essere sul punto di uscire dalla pandemia ed avviati verso una nuova normalità, è purtroppo arrivato il conflitto in Ucraina. Tutto ciò sta avendo conseguenze importanti, tanto a livello economico quanto sociale: in molti casi c’è una oggettiva difficoltà nel sostenere le spese ordinarie e il rincaro energetico. Il risultato è un’ulteriore erosione del potere d’acquisto delle famiglie. Per questo abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

TreCuori non si ferma solo alla valorizzazione dei propri dipendenti, ma la sua visione di welfare si estende al territorio. Infatti, il fil rouge che collega tutti i servizi offerti dalla Società – dal Welfare Aziendale al Welfare Pubblico, dalla promozione commerciale alla gestione dei crediti – è il sostegno alle attività locali. Ad esempio, relativamente al welfare aziendale i bonus erogati possono essere spesi anche nelle realtà commerciali di prossimità, creando un circolo virtuoso con ricadute positive per la comunità tutta.

I lavoratori hanno dimostrato di apprezzare sia il significato ideale che l’effettiva libertà di questo modo di fare welfare, scegliendo per sé e per i propri familiari beni e servizi delle tante tipologie previste dalla legge – salute, istruzione, assistenza alla persona, viaggi e vacanze, sport, cultura, trasporto pubblico, previdenza, interessi sui finanziamenti – oltre ai classici buoni carburante e spesa e, per chi non gode della mensa aziendale, anche i Buoni Alimentari, spendibili presso migliaia di supermercati e prerogativa peculiare di TreCuori.

La Società dalla sua fondazione non si è mai fermata, espandendosi e diventando una realtà consolidata in tutta Italia, scelta da più di 2.000 imprese che attraverso TreCuori hanno erogato benefit ai loro 80.000 dipendenti per un valore di oltre 75 milioni di euro, che li hanno spesi in oltre 18.000 erogatori di beni e servizi welfare dei loro territori.

Condividi

In occasione del nono anniversario di vita del gruppo, TreCuori offre ai propri dipendenti due bonus per affrontare l’incremento del costo della vita e del carburante. Il valore dei riconoscimenti totali si attesta sui 3500 euro a persona

 

 

Nel nono anniversario della propria fondazione, il gruppo TreCuori ha comunicato ai propri dipendenti l’attivazione di nuove misure di welfare in loro favore. La piccola Public Company dei territori ha infatti deciso di sostenere ulteriormente collaboratori e famiglie in un momento di forti rincari utilizzando due strumenti di welfare aziendale.

Grazie alle agevolazioni fiscali in materia di Welfare Aziendale il valore complessivo dei benefit welfare è così salito a 3.500 euro netti a testa. TreCuori è infatti profondamente convinta che siano le persone, più di altri fattori, a determinare il successo di un’azienda e, per questo, sono sempre state molte le iniziative attivate in favore dei dipendenti e delle loro famiglie. Tale convinzione affonda le sue radici nella visione degli azionisti secondo i quali prendersi cura del benessere dei propri collaboratori sia il modo migliore di garantire motivazione e continuità di risultati.

La società, anche grazie a questa filosofia, è cresciuta progressivamente arrivando a raddoppiare negli ultimi 3 anni il numero dei propri collaboratori giunti oggi a circa 50 unità, che già godono di servizi welfare attivi per un valore totale di circa 130.000 euro. Tra questi, ad esempio, il riconoscimento di 600 euro in più all’anno per ogni figlio. Questo perché TreCuori attribuisce alla famiglia un’importanza fondamentale e lo dimostra incoraggiando la genitorialità in una popolazione di dipendenti particolarmente giovane.

A questi riconoscimenti goduti da anni da tutti i dipendenti del Gruppo “TreCuori” (formato dalla capogruppo Utilis Group Spa, da TreCuori Spa Società Benefit e TreAli Srl) se ne aggiungono ora altri due, che vanno ad incrementare il valore del supporto offerto dall’azienda: il Bonus “Caro-vita” e il Bonus “Carburante”. Il primo, il Bonus “Caro-vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, il Bonus “Carburante” sarà determinato il 1° di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 €/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro. Questo bonus potrà quindi variare da persona a persona da un minimo di circa 200 € fino ad un massimo di circa 800 € all’anno (le quote eccedenti le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Legge 21 Marzo 2022, saranno erogate in busta paga).

«Il Gruppo TreCuori può essere definito una piccola Public Company dei territori, in quanto è una realtà aperta nella quale sono benvenuti tutti coloro che credono sia giusto fare qualcosa per contribuire a sostenere l’economia locale. Ed è stato questo modo di pensare che ha portato (e sta portando) sempre nuovi soggetti, privati ed imprese, ad unirsi a TreCuori in qualità di azionisti. Proprio da qui nasce anche l’attenzione costante al benessere dei collaboratori e delle loro famiglie – spiega Giovanni Lucchetta, amministratore del Gruppo TreCuori. Quando pensavamo di essere sul punto di uscire dalla pandemia ed avviati verso una nuova normalità, è purtroppo arrivato il conflitto in Ucraina. Tutto ciò sta avendo conseguenze importanti, tanto a livello economico quanto sociale: in molti casi c’è una oggettiva difficoltà nel sostenere le spese ordinarie e il rincaro energetico. Il risultato è un’ulteriore erosione del potere d’acquisto delle famiglie. Per questo abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

TreCuori non si ferma solo alla valorizzazione dei propri dipendenti, ma la sua visione di welfare si estende al territorio. Infatti, il fil rouge che collega tutti i servizi offerti dalla Società – dal Welfare Aziendale al Welfare Pubblico, dalla promozione commerciale alla gestione dei crediti – è il sostegno alle attività locali. Ad esempio, relativamente al welfare aziendale i bonus erogati possono essere spesi anche nelle realtà commerciali di prossimità, creando un circolo virtuoso con ricadute positive per la comunità tutta.

I lavoratori hanno dimostrato di apprezzare sia il significato ideale che l’effettiva libertà di questo modo di fare welfare, scegliendo per sé e per i propri familiari beni e servizi delle tante tipologie previste dalla legge – salute, istruzione, assistenza alla persona, viaggi e vacanze, sport, cultura, trasporto pubblico, previdenza, interessi sui finanziamenti – oltre ai classici buoni carburante e spesa e, per chi non gode della mensa aziendale, anche i Buoni Alimentari, spendibili presso migliaia di supermercati e prerogativa peculiare di TreCuori.

La Società dalla sua fondazione non si è mai fermata, espandendosi e diventando una realtà consolidata in tutta Italia, scelta da più di 2.000 imprese che attraverso TreCuori hanno erogato benefit ai loro 80.000 dipendenti per un valore di oltre 75 milioni di euro, che li hanno spesi in oltre 18.000 erogatori di beni e servizi welfare dei loro territori.

Condividi

Si è svolta presso la Camera di Commercio Nord Sardegna di Olbia la presentazione del progetto ideato dall’impresa sociale FRADI s.r.l. per un sistema di Welfare “territoriale e condiviso”

 

Olbia – Presentato alla Camera di Commercio il progetto “Community Welfare @Olbia“. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto Welfare di prossimità, promosso da Fondazione Èbbene, Fondazione di Comunità San Gennaro, collegio del mondo unito dell’Adriatico e finanziato dal Ministero del Lavoro.

Hanno partecipato i partner del progetto, tra cui la Camera di Commercio di Olbia, con la vice presidente nonché presidente regionale di Confartigianato Maria Amelia Lai e il segretario Pietro Esposito, il Comune di Olbia con l’assessore ai Servizi sociali Simonetta Lai, oltre ad associazioni di categoria, imprese e liberi professionisti. l’incontro si è aperto con i saluti di Edoardo Barbarossa, presidente della Fondazione Èbbene, che ha presentato le azioni della fondazione sul welfare di prossimità. Ha coordinato i lavori il presidente di Fradi, Francesco Sanna, che ha presentato l’impresa sociale Fradi, che si occupa di welfare, sviluppo locale e innovazione sociale.

“Con il progetto Community Welfare @Olbia si vuole creare nella città un sistema di welfare territoriale e condiviso” afferma Sanna. “Il progetto mette in campo il welfare aziendale come leva per la crescita delle aziende e del territorio“, continua Michele Salis, responsabile del progetto, che ha illustrato le tappe del percorso che accompagnerà aziende, lavoratrici, lavoratori ed erogatori di welfare nei prossimi sei mesi a Olbia. il direttore Dimitri Pibiri, ha illustrato caratteristiche e vantaggi del welfare aziendale. Presente Flavio Di Stasio, responsabile TreCuori, società benefit che attraverso la propria piattaforma permetterà alle aziende partecipanti di includere gli erogatori di servizi di welfare territoriali nei propri piani.

Condividi

Il Gruppo TreCuori ha pensato a due forme di welfare. “noi teniamo al benessere di famiglie e collaboratori”

 

 

Conegliano  – TreCuori attiva nuove misure di welfare per i dipendenti. Nel nono anniversario dalla fondazione, piccola Public Company dei territori ha deciso di sostenere ulteriormente collaboratori e famiglie in un momento di forti rincari. Il tutto attraverso due strumenti di welfare aziendale che, grazie alle agevolazioni in materia, fanno salire il valore complessivo dei benefit a 3.500 euro netti a testa.

 

LA DECISIONE

Il primo, denominato Bonus “Caro-vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, Bonus “Carburante” sarà determinato il 1° di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 €/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro. Quest’ultimo varia quindi a seconda del tragitto percorso, da un minimo di circa 200 € fino ad un massimo di circa 800 € all’anno. Riconoscimenti che si vanno ad aggiungere agli altri goduti da anni da  tutti i dipendenti del Gruppo, formato dalla capogruppo Utilis Group Spa, da TreCuori Spa Società Benefit e da TreAli Srl.

 

L’ATTENZIONE

«Il Gruppo TreCuori può essere definito una piccola Public Company dei territori, in quanto è una realtà aperta nella quale sono benvenuti tutti coloro che credono sia giusto fare qualcosa per contribuire a sostenere l’economia locale – spiega l’amministratore Giovanni Lucchetta – questo modo di pensare che ha portato e sta portando sempre nuovi soggetti, privati ed imprese, ad unirsi a noi in qualità di azionisti. Proprio da qui nasce anche l’attenzione costante al benessere di collaboratori e famiglie. Quando pensavamo di poter uscire dalla pandemia ed avviarci verso una nuova normalità, è arrivato il conflitto in Ucraina, con conseguenze sia a livello economico che sociale, con ulteriore erosione del potere d’acquisto. Perciò abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

TreCuori, che nell’ultimo triennio ha portato al raddoppio dei collaboratori, giunti ora a circa 50 unità, non si ferma però alla loro valorizzazione, estendendo la sua visione di welfare anche al territorio. Tutti i servizi offerti dalla società dal welfare aziendale a quello pubblico, dalla promozione commerciale alla gestione dei crediti, vanno infatti nella direzione di sostenere le attività locali. Ad esempio, nel caso del welfare aziendale i bonus erogati possono essere spesi anche nelle altre realtà commerciali di prossimità, creando un circolo virtuoso con ricadute positive per la comunità.

Condividi

La società che si occupa di welfare e consulenza aziendale è guidata dal patron Giovanni Lucchetta e conta su una cinquantina di collaboratori. L’imprenditore: «Dopo la pandemia è arrivata la guerra, giusto aiutare le famiglie»

 

I cinquanta collaboratori di TreCuori potranno avere dei bonus carburante e contro il caro vita, stimati per ciascuno in complessivi 3.500 euro annuali. La società che si occupa di consulenza e welfare aziendale celebra il suo nono anno d’attività. È una azienda di benefit di Conegliano che coinvolge tutti i soggetti interessati a riattivare l’economia dei territori per favorire la prosperità di persone, imprese e terzo settore in tutta Italia.

«Il bonus “caro vita”, avrà un valore di 1.200 euro pro capite all’anno mentre il secondo, il bonus “carburante” sarà determinato il primo di ogni mese calcolando il maggior costo del carburante rispetto ad una base di 1,2 euro/litro sulla distanza chilometrica tra la residenza e la sede di lavoro – spiegano da TreCuori -. Questo bonus potrà quindi variare da persona a persona da un minimo di circa 200 euro fino ad un massimo di circa 800 euro all’anno».

La società, nata e con base a Conegliano, è un progetto di Giovanni Lucchetta, che ne è amministratore e in città conosciuto anche perché in passato fu patron della Spes Volley. La società è operativa in tutta Italia con vari partner, in particolare associazioni di categoria, consulenti aziendali ed istituzioni locali. I suoi servizi sono già stati utilizzati da più di 80 mila persone e 20 mila imprese. I bonus possono essere utilizzati in attività commerciali locali. L’azienda negli ultimi tre anni ha raddoppiato i propri dipendenti e ne conta adesso una cinquantina. «Quando pensavamo di essere sul punto di uscire dalla pandemia ed avviati verso una nuova normalità, è purtroppo arrivato il conflitto in Ucraina», ricorda Lucchetta. «Tutto ciò sta avendo conseguenze importanti, tanto a livello economico quanto sociale – spiega – spesso c’è una oggettiva difficoltà nel sostenere le spese ordinarie e il rincaro energetico. Il risultato è un’ulteriore erosione del potere d’acquisto delle famiglie. Per questo abbiamo deciso di dare loro ancora maggiore supporto attraverso ciò che ci riesce meglio: attivare piani di welfare».

Condividi

Ideato da FRADI Impresa Sociale Srl e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,  ecco il progetto che fa leva sul welfare aziendale grazie alla partnership con TreCuori

 

Presso la sede di Olbia della Camera di Commercio di Sassari, è stato presentato il progetto Community Welfare @Olbia.

Si tratta dell’iniziativa che è stato ideata da FRADI Impresa sociale Srl ed è vincitrice di un finanziamento a valere su: “Welfare di comunità”, promosso da Fondazione ÈbbeneCollegio del Mondo Unito dell’Adriatico e Fondazione di Comunità San Gennaro, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e riservato alle migliori idee imprenditoriali e di prossimità italiane. FRADI è una realtà nata nel 2020 ma animata da professionisti con tanti anni di esperienza nel terzo settore e nello sviluppo locale che sta per entrare a far parte del partenariato del FLAG Nord Sardegna: manca solo la ratifica da parte dell’Assemblea dei Soci.

A presentare il progetto Communiy Welfare @Olbia al primo incontro pubblico, con partner e istituzioni della città, è stato il presidente di FRADI, Francesco Sanna assieme al referente Michele Salis e a tutti gli altri protagonisti dell’impresa sociale.

Il progetto per i prossimi sei mesi avrà come centro operativo la città olbiese con l’obiettivo di creare un sistema di welfare aziendale attraverso la leva del welfare aziendale. I destinatari del percorso sono le imprese con i loro dipendenti e conseguentemente le loro famiglie e tutto il tessuto produttivo della città. Il maggiore benessere generato dovrebbe stimolare la produttività dei lavoratori e creare un circolo virtuoso in cui vincono tutti, dalle imprese che aumentano la loro responsabilità sociale, insita in quella imprenditoriale ma spesso poco emergente, ai lavoratori che potranno usufruire sul territorio di questi benefici, fino agli erogatori dei servizi che si trovano nel territorio.

Come sarà possibile?

L’impresa sociale FRADI ha sistemi di welfare aperto, condivisi e territoriali, nel senso che i lavoratori potranno scegliere gli erogatori di welfare sul territorio e inserirli nei loro piani personalizzati. Piani di welfare e progetto di sviluppo locale.

Con quale strumento?

Lo strumento è la piattaforma sviluppata dal partner di progetto TreCuori, che offre un canale di vendita dei servizi facile e intuitivo.

Per dare qualche numero, l’dea è quella di arrivare a creare 15 piani di welfare aziendale che toccano 375 lavoratrici e lavoratori con le loro rispettive famiglie e un totale di 150 erogatori di servizi sul territorio.

Le attività:

  1. Seminari e webinar per approfondire il tema con formazione per le imprese. Generali o anche specifici;
  2. Sportello welfare. Fornire consulenza personalizzata per impresa, lavoratore ed erogatore;
  3. Creazione dei piani di welfare aziendale;
  4. Creazione e implementazione degli erogatori di welfare territoriale della città di Olbia;
  5. Valutazione progetto;
  6. Restituzione pubblica dei risultati con l’evento finale;

Risultati attesi:

  • Benessere lavoratori e famiglie;
  • Rafforzamento legame tra imprese e lavoratori;
  • Responsabilità sociale imprese;
  • Impatto economico sulla città di Olbia (241.874€ di spesa welfare sul territorio).

Alcuni degli impatti sociali di medio periodo:

  • Aumento conoscenza dei nuovi bisogni dei lavoratori;
  • Inclusione lavorativa di persone con disabilità (art.14 L.68/99).

Cos’è il Welfare aziendale?

A spiegarlo il direttore di FRADI, Dimitri Pibiri: “Il welfare è una situazione win-win“. Vincono tutti perché il welfare è uno strumento che consente alle imprese di erogare compensi che vanno oltre il salario e che possono beneficiare del vantaggio fiscale, non essendo tassati, e potendo essere investiti interamente in servizi utili a seconda dei bisogni e dei desideri dei lavoratori. È meglio di altre premialità e incentivi, fa aumentare benessere e migliora il clima aziendale e conseguentemente la produttività delle imprese. Per farlo serve uno strumento: la piattaforma TreCuori, provider welfare nato nel Veneto e già attivo in questo settore già prima del 2016, come spiega il suo referente Flavio Di Stasio. Si tratta di un modello unico in Italia che può accontentare l’azienda con uno strumento fruibile che sostenga poi tutto il territorio. Ciò che prima erano tasse ora sarà una ricchezza generativa. “Oggi il lavoratore ha bisogno di sostegno al reddito, il rincaro prezzi a cui assistiamo ne ha diminuito il potere d’acquisto: i lavoratori non hanno avuto una integrazione, l’unico strumento oggi può essere questo sistema del welfare“. Siccome ancora questi strumenti sono semi sconosciuti, la cosa fondamentale sarà investire nell’informazione per aiutare il tessuto sociale e questa rappresenta la parte iniziale del processo che FRADI vuole portare avanti.

Dopo la presentazione del progetto spazio alle discussioni, alle domande e alle altre presentazioni dei partner presenti.

Welfare e pesca

Presenti il presidente e vicepresidente del FLAG, Benedetto Sechi e Gavino Soggia, e i rappresentanti del mondo del terzo settore, delle cooperative, gli imprenditori e i referenti dell’Agenzia Aspal della città olbiese.

In particolare, il presidente Sechi ha affrontato il problema dal punto di vista dei pescatori. “Il welfare è uno strumento che può avere un impiego in un settore dove non esiste il welfare, neanche quello di primo tipo. I pescatori quando sono imbarcati se si ammalano o infortunano non vanno in malattia, vengono sbarcati e poi eventualmente reimbarcati senza nessuna certezza. Può sembrare strano che esistano settori così, ma nella pesca c’è un salario convenzionale basso, la busta paga si costituisce con una parte di minimo e una parte legata alla produzione. In questi anni ho provato a far cambiare le cose parlando chi ne aveva il potere ma non ci sono riuscito. Quello che è interessante come FLAG con la nuova programmazione è fare progetti di sviluppo locale dove riuscire a inserire questi elementi. Potremmo, quindi, provare a inserire nelle nostre azioni dei modelli di questo tipo, cerchiamo di capire in che modo aiutare il settore, ma avremo modo di ragionarci insieme“.

Condividi

Coinvolte 270 attività del Vicentino da una società benefit trevigiana

 

Oltre 150 mila euro spesi nel Vicentino, per una media di 300 euro per lavoratore. È il risultato raggiunto in poco più di tre anni dai buoni spesa TreCuori, società benefit di Conegliano che in Italia collabora con associazioni di categoria, consulenti e istituzioni nel campo del welfare.

A promuoverli, in provincia, è Confcommercio Vicenza, che li ha proposti ai propri associati come mezzo per far ricadere i soldi del welfare aziendale non sui grandi gruppi commerciali, ma sulle attività del territorio. I buoni possono essere utilizzati nei supermercati, ma per la prima volta anche – tra gli altri – da parrucchieri, pasticcerie, elettricisti, distributori di benzina ed estetiste. Nel vicentino sono oltre 270 le attività che hanno deciso di entrare in questo circuito e nella provincia berica è stato scambiato il 36% dei buoni utilizzati in Veneto, con un incremento del volume gestito per singolo anno passato dal 10% al 20% e al 70%.

Siamo convinti della qualità e della potenzialità del servizio – dichiara Marika Pellizzaro, vicedirettore di Confcommercio Vicenza – per questo abbiamo deciso di abbracciare la visione di TreCuori. Siamo attenti alle esigenze del nostro territori e dei nostri associati e ci siamo impegnati affinché essi possano incassare questi buoni, senza costi e con pagamenti settimanali veloci. La posizione dominante e la forte concorrenza dei grandi players online, unita alle difficoltà economiche aggravate dalla pandemia, stanno minacciando la sopravvivenza dei piccoli commercianti. Il meccanismo dei Buoni Spesa TreCuori va nella direzione giusta e rende felici tutti: le attività locali, i dipendenti delle aziende, il territorio”.

Nel vicentino questo metodo di pagamento ha riscosso successo, tanto che, come spiega il direttore di TreCuori, Alberto Fraticelli, “Il Veneto è stato una delle prime regioni in cui è stata implementata la filosofia di welfare territoriale TreCuori e Vicenza è ad oggi una delle province che conta il maggior numero di esercenti che accettano i nostri Buoni Spesa come metodo di pagamento a livello nazionale, nonché la prima in Veneto. Siamo molto lieti che questo nostro servizio sia stato recepito in maniera così entusiasta”.

Ma chi sono i commercianti che accettano questi buoni? Tra loro ci sono, appunto, negozi di abbigliamento, servizi, alimentari, come “I Macellai” di Vicenza. “Noi abbiamo aderito all’inizio tramite Le Macellerie del Gusto – spiega Emiliano Pozza – e abbiamo alcuni clienti che li utilizzano, anche se non sono molti. Certamente è un modo di far ricadere i soldi del welfare sul territorio, anche se forse è più utilizzato in altre attività”.

Tra i negozi d’abbigliamento è decisamente soddisfatto Mario Ganassin di Sorelle Ramonda. “I buoni stanno andando bene, perché creano un circuito in cui le persone vanno nei negozi che hanno aderito e vengono a comprare qui. È senza commissioni e la procedura d’incasso è semplice. Sarebbe bello che la legge incentivasse questi interventi, togliendo o alzando il tetto di spesa, visto che i buoni vengono spesi nelle impese del territorio”.

Condividi