TreCuori ospite di Confartigianato Rimini per parlare di welfare a 360°: non solo Welfare Aziendale e novità normative, ma anche Welfare Indiretto e i benefici concreti per lavoratori, imprese e loro territori

 

È andata in onda su TeleRomagna la puntata di Confartigianato News dedicata al welfare aziendale e ai vantaggi che esso riserva alle imprese che lo attivano e ai dipendenti e alle loro famiglie che possono beneficiarne.

Grazie all’invito di Confartigianato Rimini, il dott. Alberto Fraticelli (Direttore e co-founder di TreCuori) ha avuto modo di rispondere alle domande sottoposte in ambito welfare, presentando le peculiarità della piattaforma welfare TreCuori, fruita da più di 80.000 lavoratori e da oltre 2.000 aziende in tutt’Italia.

Durante la puntata, interessante è stato ascoltare anche la testimonianza diretta di un imprenditore romagnolo che ha attivato un piano welfare per tutti i propri collaboratori e ha condiviso la propria esperienza facendo leva sui benefici riscontrati; a seguire è intervenuta anche una lavoratrice, che ha riportato la propria esperienza positiva con il welfare TreCuori e i tanti beni e servizi offerti.

Durante la trasmissione, il dott. Fraticelli ha avuto modo di introdurre anche il Welfare Indiretto: il servizio che, riducendo il peso dell’inflazione, si propone come misura a sostegno del reddito familiare e a difesa dell’economia territoriale. Un servizio pensato per aziende, consulenti, pubbliche amministrazioni, ecc…che desiderano sostenere economicamente i propri stakeholders, favorire il territorio e migliorare il proprio rating ESG.

Guarda la puntata - "I Vantaggi del Welfare Aziendale per le PMI"

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  • e-mail: commerciale.welfare@trecuori.org
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Il welfare aziendale aiuta il piccolo commercio

 

«È curata dall’Università di Parma dove è stata presentata ieri l’analisi dell’innovativo modello MarketPass – Cordis Community realizzato dalla azienda TreCuori Spa Società Benefit con sede a Conegliano Veneto per trasformare il welfare diretto aziendale in welfare indiretto territoriale. Una iniziativa di marketing sociale unica nel suo genere in Italia.

«L’origine del progetto nasce dall’esigenza di dare una risposta concreta alla crisi del commercio locale che ha travolto le Pmi, ovvero il 90% delle partite lva in Italia che si sono trovate inutili fronte all’accelerazione del processo di internazionalizzazione» afferma Giovanni Lucchetta, amministratore Tre Cuori Spa che prosegue: «Lo scopo è strappare il mercato ai grandi player riportando e mantenendo il mercato sul territorio».

A Milano sono stati chiusi circa 13.000 negozi di prossimità in cinque anni. Lo spostamento dei margini strappati alla economia di quartiere in favore dei grandi department store e dell’online ha falciato il sistema territoriale. Siamo disposti ad accettare come ineluttabile questa fine? «Da 9 azionisti iniziali spiega Lucchetta per descrivere la Cordis Community – oggi siamo 95 investitori che si sono avvicinati in maniera spontanea. Nessuno detiene più del 5% del capitale».

La risposta dei territori arriva forte e chiara e in Veneto si è concretizzata attraverso il progetto operativo MarketPass, una piattaforma digitale dove si possono comprare beni e servizi in vendita solo dalle Pmi.

«La struttura si fonda su un patto di reciprocità – spiega Mario MenegattiOrdinario di Economia Politica – in particolare su un meccanismo ibrido fra gli strumenti di cashback e couponing che prevede un riaccredito in un borsellino per i futuri acquisti».

Tutti gli acquisti possono essere pagati in parte con i propri soldi e in parte con le somme disponibili tramite il welfare indiretto (Cordis), un servizio che permette alle aziende di riconoscere a determinati beneficiari delle somme spendibili presso le Pmi che vendono su MarketPass. «Questo modello può determinare effetti positivi in termini di sostegno al sistema territoriale e delle aziende locali» conclude Menegatti cui fa eco Luca Fornaciari, Associato di Economia Aziendale: «Il rischio è concreto ma strumenti come questo possono avere un ruolo di impatto che dal punto fiscale è un modello di reciprocità che non presenta criticità ma perfettamente allineato con la normativa vigente».

– Sara Colonna –

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Incentivi per chi spende la dote aziendale nei negozi di quartiere. Piccole imprese, scuole e associazioni diventano i beneficiari privilegiati

 

Un’idea nata 10 anni fa, in quel NordEst che è terra di sperimentazione di welfare sempre più avanzato: dalle grandi aziende – Luxottica su tutte – e via via fino alle piccole e piccolissime, allo stipendio si uniscono beni e servizi che, dagli iniziali buoni pasto, si sono allargati a coprire libri scolastici, corsi di studio, visite mediche, e poi ancora viaggi e palestre, in un’offerta che ogni lavoratore può creare su misura per sé stesso e la propria famiglia.

Come unire questo modello vincente con l’economia del territorio in cui l’azienda opera? Nasce così nel 2013 in provincia di Treviso TreCuori, oggi evoluta in società benefit, che ha coinvolto le Pmi e i fornitori di prossimità: non solo le aziende, ma i negozi, le botteghe di quartiere, dove andare a fare la spesa diventa più conveniente perché qui si spende la “dote” messa a disposizione dall’azienda per cui si lavora, rimettendo in circolo le risorse proprio dove vengono prodotte.

Un modello che si è adattato nel tempo e alle diverse situazioni: quando, dopo l’epidemia da Covid e con la fine delle restrizioni, il settore del turismo ha provato a ripartire, è diventato chiaro a tutti che i prezzi erano saliti, mettendo in difficoltà ampie fasce di clienti. In questo caso il welfare – come strumento che permette alle aziende di riconoscere ai propri dipendenti bonus totalmente detassati – è diventato la chiave per compensare l’aumento della spesa media di viaggio, riconducibile all’inflazione o alle mutate preferenze dei viaggiatori, senza erodere la loro busta paga. Uno strumento potenzialmente utile sia per le agenzie di viaggio sia per i loro clienti (aziende, lavoratori, territorio); gli operatori locali, poi, si trovano nelle condizioni di incassare senza alcuna commissione e ricevendo i pagamenti in tempi brevi. «Il nostro è un approccio in linea con la filosofia della società, che ha in mente un welfare “di prossimità” a beneficio non solo di una specifica area, ma potenzialmente di tutti i territori», spiega Giovanni Lucchetta, amministratore TreCuori Spa Società Benefit.

Basata a Conegliano, TreCuori è operativa in tutta Italia con vari partner, in particolare associazioni di categoria, consulenti aziendali e istituzioni locali. I suoi servizi sono già stati utilizzati da più di 80mila persone e 20mila imprese, no-profit ed amministrazioni pubbliche. Gli ambiti vanno dal welfare aziendale al welfare pubblico, dal marketing sociale ai sistemi di fidelizzazione, dai circuiti commerciali in ambito locale alla gestione dei crediti commerciali.

E se un altro fronte caldo per le famiglie è la mancanza di asili nido, TreCuori ha partecipato al progetto avviato nelle province di Padova e Rovigo per aiutare le famiglie più fragili ad accedere senza costi al nido donando direttamente online o facendo acquisti negli esercizi commerciali del proprio territorio: «In questo caso a operare è la seconda anima di TreCuori, quella del marketing sociale: l’idea poggia su un circuito di imprese e negozi che si promuovono sostenendo associazioni no profit e scuole, quelle che i loro clienti hanno a cuore. Dallo scorso settembre nelle province di Padova e Rovigo è diventato possibile aiutare le famiglie più fragili ad accedere senza costi al nido donando direttamente online o facendo acquisti negli esercizi commerciali del territorio», spiega Lucchetta. L’obiettivo di attivare 100 nuovi posti nido si inserisce nell’ambito di Benvenido, il progetto avviato grazie a un contributo di 2,8 milioni di euro di Fondazione Cariparo e Impresa Sociale Con i Bambini che ha già permesso di coprire interamente per due anni le rette di 150 bambini in 20 scuole dell’infanzia in 10 comuni del Padovano e sette del Rodigino.

 

E poi c’è una terza dimensione: è quella di Cordis, la community all’interno della quale imprese e privati possono acquistare beni e servizi in una logica di compensazione: «In questo caso il fine è incentivare il territorio e difendere chi ci lavora dallo strapotere dei competitor online: beni e servizi si possono pagare in parte con euro e in parte con i propri beni e servizi, nella logica di scambio, anche in un momento successivo», sottolinea Lucchetta.

Il punto di partenza è che «è difficile che una Pmi, per quanto sostenuta finanziariamente, possa mai essere competitiva verso Grande Distribuzione & grandi player del digital – sottilinea -. E non servono “ricerche” per riscontrare questa asimmetria di forze stia distruggendo il tessuto imprenditoriale delle piccole imprese. Abbiamo cercato possibili soluzioni per contrastare lo squilibrio crescente che si è creato nel mercato a causa dello strapotere di multinazionali e grandi player on line, riportando e mantenendo gli scambi nei territori. Quali sono le possibili soluzioni per contrastare lo squilibrio crescente che si è creato nel mercato a causa dello strapotere di multinazionali e big delle vendite on line, riportando e mantenendo gli scambi nei territori?».

Una strada è stata indicata al convegno che, in Camera di Commercio di Verona, ha fatto il punto sui Modelli innovativi per il Sostegno delle Pmi e del commercio locale organizzato da Criet (Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio): qui è stato presentato il modello economico proposto da MarketPass, piattaforma digitale gestita da TreCuori che permette solo alle Pmi di vendere e acquistare tra loro prodotti e servizi. Un modello capace di riportare e mantenere gli scambi nei territori, reso efficace anche da un Patto di reciprocità tra le aziende che ne fanno uso (io vengo a comprare da te se tu compri da uno di noi) gestito con un sistema senza costi per le imprese e coperto da brevetto.

La piattaforma è già on line con oltre 200mila prodotti e ogni transazione su MarketPass genera anche una ricaduta economica a sostegno del Terzo Settore.

Per Mario Menegatti, direttore del dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma, un modello efficace a patto che «la piattaforma sia preclusa ai grandi operatori del mercato e riservata alle piccole e medie imprese, e che garantisca un’ampia offerta».

 

Barbara Ganz

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Durante il seminario, presentato dall’Università di Parma il rapporto di ricerca e gli approfondimenti economici, contabili e giuridici relativi al modello MarketPass-Cordis Community

 

Venerdì 26 gennaio 2024 sono stati presentati i risultati della ricerca condotta dal Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali dell’Università di Parma relativamente al modello MarketPass- Cordis Community.

Ai saluti istituzionali del Prof. Stefano Magagnoli, Direttore del Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali, è seguito l’intervento di Giovanni Lucchetta, Amministratore di TreCuori SpA Società Benefit.

I docenti dell’Università di Parma – il prof. Ordinario di Economia Politica Mario Menegatti e il prof. Associato di Economia Aziendale Luca Fornaciari – hanno presentato rispettivamente:

  • l’analisi economica del modello MarketPass-Cordis Community condividendo gli effetti positivi che esso può generare nelle PMI italiane;
  • gli aspetti amministrativi relativi al modello, con particolare focus su parte contabile e fiscale.

A seguire, l’avvocato Elena Montemezzi – di Borsari Avvocati X l’impresa – ha approfondito gli aspetti giuridici del modello MarketPass-Cordis Community soffermandosi sui principali riferimenti normativi.

A conclusione dell’evento, ha avuto luogo un momento di confronto in cui relatori e pubblico presente hanno avuto modo di interagire tra loro condividendo domande e risposte, considerazioni, opportunità.

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Come, nella fantasia di Swift, i minuscoli lillupuziani preoccupati che Gulliver con la sua mole potesse devastare il loro territorio, sono riusciti a immobilizzarlo con mille reti, le piccole e medie imprese potrebbero imbrigliare l’egemonia di Amazon e degli altri giganti del commercio elettronico. Possono farcela, secondo uno studio del Criet (il Centro di ricerca interuniversitario in economia del territorio), grazie a strumenti come Marketpass, la piattaforma e-commerce riservata alle Pmi, nata per porsi come alternativa ai grandi player online.

«Può arrivare a rubare, in prospettiva, quote di mercato ad Amazon – sottolinea Angelo Di Gregoriodocente all’università Bicocca di Milano e direttore di Criet -. Sarebbe sbagliato confrontare Amazon con la società di gestione di MarketPass, in realtà il meccanismo è funzionale ad aggregare le Pmi italiane, che sono una quantità incredibile. La chiave starà nella capacità di diffusione». Non si tratterebbe di una riedizione del vecchio schema, già fallito: «MarketPass non è una nuova versione del motto “aggreghiamoci e facciamo massa critica”, che non funziona. Marketpass è semplice e dà vantaggi concreti, anche nel welfare», osserva Di Gregorio.

Alla rete MarektPass le aziende hanno cominciato ad aderire dal 20 novembre scorso, quindi la piattaforma è in ancora fase di lancio. Uno degli ideatori del meccanismo è Giovanni Lucchetta, imprenditore di Conegliano e amministratore di TreCuori, società benefit. «Il principio da cui parte tutto è il patto di reciprocità: se io ti offro un caffè, tu sarai portato a offrirmelo all’incontro successivo – spiega Lucchetta -. Quindi, se io vengo a comprare da te, quando avrai bisogno tu verrai da me. E questa la proposta che facciamo con Marketpass e i commercianti rispondono positivamente, così escludiamo le grandi imprese e favoriamo gli scambi tra piccole e medie».

MarketPass vale sia per gli scambi tra aziende sia tra utenti e aziende. Funziona così: «Se faccio un acquisto da 100 euro, 20 di questi (ma la quota la decide ogni commerciante) sono annotati su un conto Cordis – spiega Lucchetta -: veri e propri soldi (sotto forma di credito), spendibili solo all’interno del circuito, quindi solo verso le altre Pmi».

In pratica, i prodotti su MarketPass vengono pagati dall’acquirente e incassati dal venditore parte in euro e parte in Cordis; incassare in Cordis non vuol dire avere in mano una moneta diversa dall’euro ma annotare l’importo da portare in compensazione nelle operazioni successive. I prezzi, però, devono essere competitivi con quelli praticati da Amazon, altrimenti l’utente se ne va. «Questo è un tema focale – osserva Lucchetta-, se su Marketpass un prodotto costa 100, poniamo 80 in euro e 20 in Cordis, su Amazon deve costarne 102 perché valga la pena acquistarlo. Altrimenti no». E la piattaforma si pone come obiettivo di monitorare il confronto: «Siamo noi che controlliamo i prezzi- sottolinea Lucchetta -, facciamo in modo che il negoziante abbia i prezzi allineati con i grandi player».

Ma ci sarebbe di più: la maxi aggregazione di Pmi, che in Italia rappresentano la stragrande maggioranza delle aziende, avrebbe più potere nei confronti dei produttori. «Anche loro sono interessati a questo meccanismo – assicura Lucchetta -: il grande produttore ha paura quando Amazon è il principale cliente perché di fatto è nelle sue mani, alcuni ci hanno già offerto prezzi migliori. Con una massa critica significativa saremo in grado di andare dai produttori a negoziare i prezzi per tutta la rete».

TreCuori, che gestisce la piattaforma ed è titolare di un brevetto riconosciuto nel 2019, arricchisce questo mercato con il meccanismo del welfare indiretto, che si propone come misura anti-inflazione: la persona beneficiaria del welfare indiretto avrà a disposizione una somma con la quale pagare circa il 20% di ciò che acquista se si rivolgerà a una Pmi.

Tommaso Moretto

 

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Alla B+B International di Montebelluna è stato incrementato il credito welfare per i propri collaboratori

 

B+B International Srl, azienda trevigiana operante nel settore del Packaging, Display e Stampa Digitale, ha annunciato un potenziamento del suo impegno nel welfare aziendale per il 2024. Ogni dipendente percepirà un credito welfare medio di €3.400/anno, attraverso la conferma della piattaforma Tre Cuori. Questo riflette l’attenzione della società al benessere e alla valorizzazione dei dipendenti nel contesto dello sviluppo sostenibile. L’investimento nel programma di welfare aziendale è stato incrementato del 2% rispetto all’anno precedente e del 237% rispetto al 2017. Attualmente, 54 dipendenti beneficiano del programma, registrando un aumento del 55%. Le iniziative includono un ufficio welfare interno, programmi sanitari, previdenza, welfare premiale, offerte di microcredito, convenzioni sportive e culturali, servizi di tempo libero, e vacanze.

Progetti specifici riguardano neo-genitori e supporto alle famiglie. L’organizzazione promuove lo smart working strutturato e l’orario flessibile senza timbratura, denominato ora flexible work. L’obiettivo principale è migliorare il benessere e il work-life balance dei dipendenti, contribuendo al potere d’acquisto delle famiglie e alla responsabilità sociale d’impresa. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Luciano Bortolini, afferma che il welfare è essenziale per creare un ambiente lavorativo sereno. Federica Gallina, Responsabile Welfare e Risorse Umane, sottolinea l’aggiunta di assicurazioni, comprese polizze vita, infortuni e malattia, coprendo eventi professionali ed extra professionali per tutti i dipendenti. B+B International Srl, fondata nel 1993, è anche attenta alla sostenibilità, ottenendo un rating del 52% nell’indice ESG “SI Rating – Sustainability Impact Rating” di ARB.

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Anche presso l’International Dance Association i lavoratori di tutt’Italia e i loro familiari possono spendere il credito Welfare TreCuori messo a disposizione dalla propria azienda. Un’ottima opportunità per chi possiede questi benefit di concedersi del tempo per sé stessi, per il benessere e la salute di corpo e mente.

Per visionare l’ampia gamma dei corsi, master ed eventi in tutte le discipline della danza offerti dalla nostra realtà e scegliere quello di maggior interesse, cliccare sul pulsante sottostante”.

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La testimonianza di International Dance Association in merito al welfare TreCuori

“Federazione Italiana Fitness promuove e diffonde la cultura del fitness in ogni sua espressione ed è lieta di essere partner della piattaforma TreCuori, consentendo a migliaia di lavoratori in tutt’Italia di fruire dei nostri moltissimi servizi utilizzando il proprio credito welfare TreCuori, senza il sostenimento di alcun costo o commissione.

Ringraziamo TreCuori per l’opportunità di essere dei fornitori welfare accreditati e invitiamo tutti gli interessati a consultare l’elenco completo dei nostri servizi cliccando sul pulsante sottostante, che rimanda direttamente al nostro sito”.

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Federazione Italiana Fitness incassa spese welfare TreCuori: i lavoratori possono fruire dei moltissimi servizi utilizzando il welfare

PRESENTATO IN CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA IL PROGETTO MARKETPASS: IL MARKETPLACE ALTERNATIVO AI GRANDI PLAYER ONLINE

 

Mantenere il commercio di vicinato quanto più possibile ancorato ai territori, valorizzando le PMI e consentendo loro di proseguire l’attività sempre più minacciata dalle multinazionali e dai grandi player online sono le fondamenta su cui si basa la piattaforma e-commerce MarketPass, presentata il 20 novembre 2023 presso la Camera di Commercio a Verona durante il convegno “Modelli innovativi per il sostegno delle PMI e del commercio locale” organizzato da CRIET, centro di ricerca interuniversitario in economia del territorio.

L’efficacia e la convenienza del progetto MarketPass si fonda su due fattori: un Patto di Reciprocità tra PMI e l’offerta di Welfare Indiretto per i consumatori. Il progetto è infatti fruibile sia in modalità b2b che b2c.

MARKETPASS PER GLI SCAMBI B2B

Il patto di reciprocità tra le PMI aderenti al progetto è la struttura portante della modalità b2b. Il Patto di Reciprocità tra PMI è quello secondo cui “io vengo a comprare da te se tu compri da uno di noi” ed è garantito dal fatto che tutti i prodotti e servizi scambiati all’interno di MarketPass vengono pagati dall’acquirente ed incassati dal venditore parzialmente in Euro e parzialmente “in Cordis”. “Incassare Cordis” non vuol dire avere in mano una moneta diversa dall’euro, ma annotare l’importo da portare in compensazione nelle operazioni successive. Se chi incassa (Cordis ed euro) rispetta il Patto andando ad acquistare da un’altra azienda aderente, non vi sarà alcuna differenza perché potrà usare quanto annotato nel Conto Cordis esattamente come gli euro che ha in banca o nella carta di credito. Se invece chi ha effettuato una vendita (incassando euro ed annotando sul Conto Cordis la differenza) non comprasse mai da uno degli altri aderenti, ne verrebbe penalizzato perché, comprando da un fornitore non aderente, dovrebbe pagare tutto in Euro e non potrebbe usare l’importo disponibile nel suo Conto Cordis.

Un patto implicito dunque quello di reciprocità che non necessita di formalizzazione perché radicato nel DNA comportamentale delle persone e che, inoltre, ha anche il grande vantaggio di non limitare l’autonomia imprenditoriale che quindi rimane inalterata.

MARKETPASS PER IL B2C E IL WELFARE INDIRETTO

La modalità b2c si basa invece sul “Welfare Indiretto”, che tutte le PMI del territorio possono attivare per i propri dipendenti, rendendo loro disponibili dei buoni spesa (buoni Cordis) che possono essere utilizzati per pagare in parte variabile (dal 5% al 50%) i prodotti e servizi acquistabili sulla piattaforma e-commerce MarketPass.

I VANTAGGI

Il modello, coperto da brevetto, è stato studiato da diverse università italiane e presenta un’efficacia da esse testata. Da una ricerca condotta dal prof. Mario Menegatti, direttore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Parma,  emerge come per gli aderenti al Patto di Reciprocità l’efficacia del modello è garantita da alcune condizioni:

  • dal fatto che la piattaforma è preclusa ai grandi operatori del mercato e riservata alle piccole e medie imprese;  
  • dall’ampiezza dell’offerta di prodotti si rileva un effetto potenziale sui profitti delle imprese che raggiunge un massimo incremento rispetto al valore iniziale del fatturato che va dal 25% (per gamma molto ridotta) a oltre il 200% (per gamma molto ampia);
  • dall’incremento di domanda dovuto dagli scambi reciproci fra gli aderenti: nelle simulazioni più complete, infatti, rispetto all’ampiezza della gamma offerta di prodotti, la crescita degli scambi è assicurata da un aumento del numero di partecipanti alla Community; 
  • dalla possibilità di coinvolgere i consumatori con forme incentivanti di acquisto che consentono di ricevere Buoni Cordis utilizzabili sui futuri acquisti. Rappresentano un vero e proprio sconto con la forte probabilità (le ricerche indicano valori che si attestano praticamente al 100%) che il compratore torni ad acquistare presso il venditore da cui ha ricevuto lo sconto. 

MarketPass risulta dunque un modello economico innovativo, che oltre ad essere stato studiato e testato da diverse Università italiane è stato recentemente presentato ufficialmente dal CRIET (Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio) come strumento effettivamente idoneo a contrastare lo squilibrio crescente che si è creato nel mercato a causa dello strapotere di multinazionali e grandi player on line, riportando e mantenendo gli scambi nei territori

Vai alla News dedicata per approfondire tutte le peculiarità di MarketPass presentate durante il convegno “Modelli innovativi per il sostegno delle PMI e del commercio locale”: troverai non solo contenuti testuali, ma anche la rassegna fotografica e le video-pillole con tutti gli argomenti trattatati durante l’evento.

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Presentata in Camera di Commercio di Verona la piattaforma e-commerce MarketPass: scambi in euro e «cordis», buoni acquisto scontati in aziende (PMI e micro) aderenti al progetto.

 

Mantenere il commercio di vicinato quanto più possibile ancorato al territorio, valorizzando le Pmi del settore e consentendo loro di proseguire l’attività sempre più minacciata dalle multinazionali e dai grandi player on line. Con questo obiettivo nasce MarketPass (www.marketpass.org/) piattaforma digitale gestita da TreCuori Società Benefit, che permette solo alle micro e piccole imprese di scambiare prodotti e servizi.

Il funzionamento del portale è stato presentato in Camera di Commercio, a Verona, durante il convegno “Modelli innovativi per il sostegno delle Pmi e del commercio locale”, organizzato da CRIET, il Centro di ricerca interuniversitario in economia del territorio, al quale hanno partecipato anche Emiliano Biraku (componente di Giunta di Confesercenti Veneto) ed Eugenio Gattolin (segretario generale di Confcommercio Veneto). Il portale è fruibile in modalità b2b, sotto forma di e-commerce rivolto a tutte le imprese partecipanti, che possono acquistare e vendere e come b2c, accessibile anche ai privati. Gli scambi tra imprese si basano su un patto di reciprocità. Invece il privato si aggancia attraverso il welfare indiretto, che tutte le piccole e medie imprese del territorio, non solo del commercio, posso no attivare per i loro dipendenti.

Il b2b funziona perché gli scambi all’interno di MarketPass vengono pagati dall’acquirente ed incassati dal venditore parzialmente in euro e in parte in «Cordis», che non è una moneta alternativa, ma una specie di pro memoria dell’importo da portare in compensazione nelle operazioni successive. Se chi incassa rispetta il patto, andando ad acquistare da un’altra azienda del circuito, potrà utilizzare i crediti Cordis, alla stregua di una moneta. Diversamente sarà penalizzato non potendo scalare l’importo sul Conto Cordis.

Il b2c, a propria volta, funziona quanto più le aziende si dimostrano interessate ad attivare piani di welfare indiretto. «Per incentivare il coinvolgimento dei «consumatori» – spiega Angelo Di Gregorio, direttore del CRIET – occorre agire su più piani: coinvolgere le Pmi tramite le quali attivare piani di welfare rendendo disponibili dei buoni spesa (buoni Cordis) che possono servire a pagare prodotti e servizi presenti su MarketPass per la parte Cordis; rendere conveniente per persone ed imprese usare il portale su cui trovano un prezzo ed un servizio molto simile a quello presente sul mercato on line».
L’accesso dei privati potrà potenziare l’effetto del patto tra aziende che non si limiteranno a scambiare tra loro parte del valore acquistato, ma faranno entrare nel meccanismo della piattaforma tanti compratori che sono i loro dipendenti.

«Il modello MarketPass è competitivo assicura Giovanni Lucchetta, amministratore TreCuori Spa Società Benefit del Trevigiano – non ci sono, infatti, costi peri beneficiari del piano di welfare indiretto o per aderire al patto tra aziende che operano sulla piattaforma e partecipano all’accordo.
Contenuto è anche l’onere variabile in percentuale sul le vendite effettive (circa 7% addebitato interamente nel conto cordis). Infine è nella norma il prezzo di gestione di un piano welfare per le aziende che lo attivano a vantaggio dei dipendenti». TreCuori si occupa di gestire il MarketPass e la piattaforma di welfare indiretto, promuovendo l’iniziativa e prendendosi carico di tutte le attività che l’azienda non è in grado di assicurare (assistenza, backoffice, spedizioni, schede tecniche, monitoraggi dei prezzi, gestione pagamenti ecc.), gestendo e rendicontando i conti Cordis degli utilizzatori.

Il modello, coperto da brevetto, ha un’efficacia già testata da una ricerca coordinata dal prof. Mario Menegatti, direttore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Parma. Trai punti di forza, il fatto che la piattaforma sia riservata alle Pmi; l’ampiezza dell’offerta di prodotti con un effetto potenziale sui profitti delle partecipanti che va dal +25% ad oltre il 200% del fatturato, il prevedibile incremento di domanda dovuto dagli scambi reciproci tra imprese, stimati in crescita e la possibilità di coinvolgere sempre più consumatori con forme incentivanti di acquisto.

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