TreCuori sta lanciando una piattaforma di e-commerce rivolta alle PMI per sviluppare il loro mercato e di incentivare una logica di reciprocità e collaborazione. Abbiamo cercato di capire meglio le logiche di funzionamento e i possibili vantaggi per imprese, consumatori e territori.

 

Le piattaforme digitali, ormai, sono onnipresenti. Il loro uso quotidiano consente di ottenere beni o servizi in modo facile e, spesso, a prezzi convenienti. Per la maggior parte degli utenti, questo basta. E così, la comprensione del funzionamento di queste piattaforme passa in secondo piano rispetto ai vantaggi che garantiscono. Eppure esse definiscono sempre più la nostra economia.

Nick Srniceklecturer in Digital Economy al King’s College di Londra, ha scritto sul tema il libro “Platform Capitalism” (Polity 2017, tradotto e pubblicato in Italia da Luiss University Press: “Capitalismo digitale: Google, Facebook, Amazon e la nuova economia del web”). Per Srnicek, il capitalismo di piattaforma è “una forma di capitalismo avanzato che si fonda sull’estrazione, l’aggregazione e l’analisi di dati, dai quali emerge un nuovo tipo di impresa commerciale: la piattaforma”.

Le piattaforme, quindi, sono infrastrutture digitali che permettono a due o più gruppi sociali di interagire tra loro. E, come ha spiegato Tiziano Bonini citando il volume di Srnicek su cheFare“si posizionano come intermediari frapposti tra utenti differenti: clienti, investitori pubblicitari, fornitori di servizi, produttori di contenuti, distributori”.

Le piattaforme di consegna di cibo a domicilio, per esempio, mettono in contatto chi vuole mangiare qualcosa senza uscire di casa e chi lavora come fattorino. Offrono al primo gruppo di utenti, i clienti, le migliori offerte possibili, ma molto spesso lo fanno a discapito delle condizioni del secondo gruppo, quello dei lavoratori.

L’esempio dei rider è certamente uno dei più noti e controversi, ma esistono tipi diversi di piattaforme che operano in molteplici settori. E non sempre seguendo logiche che mettono in contrasto i gruppi di utenti che questi luoghi digitali fanno incontrare. È il caso di Marketpass.

UNA PIATTAFORMA PER L’ECONOMIA DEI TERRITORI

Marketpass è una piattaforma di e-commerce per l’economia di prossimità, a cui sta lavorando la società benefit TreCuori, che ha sede in provincia di Treviso ed è attiva soprattutto nel campo del welfare aziendale. L’iniziativa, come abbiamo già avuto modo di raccontare, si basa sul concetto di reciprocità e nasce all’intersezione tra diversi mondi: quelli del welfare, delle piccole e medie imprese (PMI) e del commercio locale. Che, in modo diverso, sono stati tutti toccati dalla crescita delle piattaforme.

Il commercio locale, certamente, soffre la concorrenza delle piattaforme di acquisti on-line. Le PMI possono trovare nelle stesse piattaforme di vendita digitale delle occasioni per allargare il loro mercato, ma le condizioni non sono sempre favorevoli e i rischi esistono. Infine, anche nel campo del welfare ci sono state molte evoluzioni.

Il progetto di ricerca WePlat (che abbiamo ospitato su Secondo Welfare) ha permesso di mappare e analizzare le piattaforme nei servizi di cura alla persona in Italia e, come ha scritto la responsabile della ricerca Ivana Pais, ha messo in evidenza “la presenza di due processi: la digitalizzazione delle organizzazioni tradizionali, che offrono i propri servizi attraverso piattaforme di e-commerce e la nascita di nuove aziende che adottano modelli simili alle piattaforme digitali di lavoro in altri settori”.

Complessivamente, WePlat ha individuato 137 piattaforme che si occupano di welfare, di cui 60 offrono servizi di salute fisica e mentale, 10 servizi di educazione e cura dell’infanzia, 10 servizi di assistenza sociosanitaria e le restanti 57 una combinazione dei servizi precedenti.

Anche queste esperienze rientrano in una classificazione delle piattaforme fatta da Francesco Longo e Franca Maino nel loro volume “Platform Welfare. Nuove logiche per innovare i servizi locali“. Le tipologie sono due:

  • piattaforme multicanali di ricomposizione sociale: piattaforme collaborative-connettive che hanno l’obiettivo di unire le persone per creare una comunità (che può trovare il suo comun denominatore in una serie di variabili tra cui il target di appartenenza o il territorio in cui vivono);
  • piattaforme marketplace: piattaforme e/o canali per mettere in contatto gli individui con altri individui portatori di bisogni simili e con l’offerta di servizi professionali del territorio. Possono essere definire in maniera più estesa anche piattaforme marketplace di pooling della domanda e professionalizzazione dell’offerta.

UNA PIATTAFORMA PER LA RECIPROCITÀ TRA LE IMPRESE

L’idea ambiziosa di Marketpass non è solo entrare in un settore come quello del commercio on-line dove le piattaforme digitali – a cominciare da Amazon, ovviamente – la fanno da padrone. Ma anche provare a coniugare un valore antico come la reciprocità con uno strumento contemporaneo come la piattaforma.

Per riuscirci, MarketPass punta a essere contemporaneamente entrambe le tipologie di piattaforma indicate da Longo e Maino: sia un marketplace sia una piattaforma di ricomposizione sociale, rivolta in maniera specifica alle PMI. La reciprocità, quindi, interessa le imprese che vendono su Marketpass, ma anche le persone che fanno acquisti nella piattaforma. Da un lato, le PMI condividono un principio di fondo (incentrato sulla collaborazione) e hanno una convergenza di interessi. Dall’altro, le persone che utilizzano MarketPass “sposano” un approccio nuovo al mercato che non è incentrato solo sul loro vantaggio economico, ma anche su una attenzione alle ricadute delle scelte di consumo.

E qui subentra il rapporto tra la piattaforma e le comunità dei territori sui quali Marketpass vuole radicarsi. Il tema riguarda tutte le piattaforme. Basti pensare, per fare un altro esempio controverso, alle conseguenze di Airbnb sul mercato della casa denunciate in molte città del mondo.

Le organizzazioni di piattaforma non sono comunità ma ospitano o connettono comunità, cioè si configurano come coalizioni (o reti) multifunzionali che potrebbero interconnettere alcune comunità”, ha scritto Maurizio Busacca nell’articolo “Platform Organisations in Social Innovation: A Lot of Old Wine in a Bottle”. Nel suo paper del 2019, il ricercatore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia citava alcuni casi interessanti di innovazione sociale tramite piattaforma e, tra questi, c’era anche TreCuori.

In TreCuori esistono diverse reti, coalizioni e comunità che, sotto l’ombrello di una comune finalità di promozione della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, perseguono diversi interessi specifici: clima organizzativo e produttività; potere di acquisto dei clienti del welfare; nuove forme di aggregazione della domanda e nuove opportunità di vendita o di finanziamento per le organizzazioni del Terzo Settore; rafforzamento del welfare ludico”, scriveva a proposito delle attività dell’impresa nell’ambito del welfare welfare aziendale e territoriale.

MARKETPASS, UN RUOLO ANCHE NEL WELFARE

Oggi Busacca conferma che quegli stessi elementi li rivede anche nel progetto di MarketPass“Credo di ritrovare tutte quelle caratteristiche e quelle logiche”, spiega a Secondo Welfare. Una piattaforma basata sulla reciprocità come questa, secondo il ricercatore, può “mettere insieme le comunità attraverso la produzione di beni e servizi da parte delle PMI .

Tornando alla definizione iniziale, quindi, se le piattaforme sono infrastrutture digitali che permettono a due o più gruppi sociali di interagire tra loro, nel caso di Marketpass questi gruppi sociali sono in buona parte composti dalle stesse persone. Il dipendente di una PMI, per esempio, può sia beneficiare delle vendite che la sua azienda realizza grazie alla piattaforma, sia acquistare lui stesso dei prodotti di altre PMI presenti sulla piattaforma. È la logica della reciprocità.

Marketpass, infatti, nel lungo periodo, punta ad essere presente in tutta Italia, ma vuole crescere territorio per territorio, andandosi a radicare e cercando di spingere più possibile i consumi locali. Per farlo, in questi ultimi mesi, sta intensificando le iniziative con le associazioni di categoria come Confcommercio Confartigianato per fare conoscere il progetto e la piattaforma. Sono stati organizzati incontri a Verona, Mantova, Rimini e Ferrara e in provincia di Parma è stata avviata anche una collaborazione con la sezione locale del Forum Terzo Settore. È una prima volta, che però potrebbe rivelarsi molto promettente per diverse ragioni.

Da un lato, TreCuori ha esperienza con gli enti del Terzo Settore, con cui ha sempre lavorato per il welfare aziendale e territoriale, e sa quanto possano essere utili per diffondere delle iniziative sui territori in maniera capillare. Dall’altro lato, i servizi forniti dal Terzo Settore potrebbero essi stessi essere venduti tramite Marketpass.

Da alcune settimane, infatti, TreCuori ha offerto alle PMI anche la possibilità di essere presenti sulla piattaforma con dei buoni acquisto. Tra quelli già presenti ci sono quelli di un dentista o di una ferramenta, ma questa funzione potrebbe ampliare notevolmente la gamma di potenziali imprese da coinvolgere e potrebbe rivelarsi particolarmente utile proprio per quegli enti non profit che offrono per esempio servizi nell’ambito dei minori o degli anziani. Un tema, quest’ultimo, che sarà oggetto di  un ulteriore approfondimento in uno dei nostri prossimi articoli.

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MarketPass, trasportare le Pmi nell’e-commerce

 

Si chiama MarketPass – Cordis Community ed è uno strumento innovativo per la difesa delle Pmi, e dei negozi di prossimità in ottica di sviluppo dell’economia del territorio pensato da TreCuori Spa Società Benefit con sede a Conegliano Veneto che ha affidato all’università di Parma l’analisi del modello. Dopo il primo appuntamento di fine gennaio si è tenuto giovedì scorso nel nostro Ateneo un incontro di approfondimento cui ha preso parte un ricco parterre di ospiti a partire dalle autorità istituzionali con Stefano Magagnoli, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Università di Parma a fare gli onori di casa e con Ettore Brianti, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Parma che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale attenta alle iniziative di successo per la città. Presenti anche i rappresenti del mondo delle associazioni di categoria con Claudio Franchini, Direttore Ascom Confcommercio Parma, Eugenio Caggiati per Cooperativa Parma, poi i rappresentanti del mondo bancario con Alessandro Masetti, Referente Enti Terzo Settore Emil Banca e il mondo accademico con Luca Fornaciari, Associato di Economia Università di Parma e Giuseppe Giulio Luciani, Dimetech Lab e docente dell’università di Parma, che hanno dialogato con Giovanni Lucchetta, Amministratore di TreCuori Spa e con Alberto Fraticelli, Direttore Generale TreCuori Spa che insieme a Katia Cais ha chiuso le danze illustrando come funziona l’operatività della piattaforma MarketPass davanti ad un folto pubblico di studenti, commercianti e imprenditori.

Il problema è reale. Per effetto dell’inflazione galoppante i prezzi sono saliti alle stelle e questo ha messo in difficoltà ampie fasce di famiglie che, come certifica il recente Rapporto Italia 2023 curato dell’Istat, hanno un tasso di risparmio nullo quando non negativo per affrontare le spese e sulle quali grava un debito pubblico 2.894 miliardi di euro che rende praticamente impossibile mettere correttivi alle diseguaglianze.

Lo Stato, scriveva il premio Nobel Joseph Stiglitz, deve creare le opportunità e rimuovere gli ostacoli al cambiamento. Laddove la macchina statale non arriva, allora gli imprenditori si organizzano. L’idea è giovane perché ha poco più di dieci anni e nasce nel Nord Est in provincia di Treviso ma è un modello esportabile: aziende, negozi e botteghe di quartiere si mettono in rete per far diventare la spesa più conveniente attraverso una piattaforma digitale, MarketPass – Cordis Community, che replica il funzionamento di Amazon ma promette di combatterne lo strapotere impedendo che i profitti realizzati siano portati fuori dal territorio e anzi garantisce che le risorse economiche ritornino laddove sono state generate. «MarketPass è una piattaforma di commercio on-line riservata solo alle piccole e medie imprese (Pmi) che sono state fonte di libertà e ricchezza per il nostro territorio e che ora sono a rischio di estinzione – afferma Giovanni Lucchetta, ad di TreCuori che spiega -i piccoli esercenti e le piccole medie imprese sono schiacciate dai giganti del commercio elettronico che ha regole peculiari e nella totale libertà delle scelte noi ci occupiamo di aiutarli ad entrare in questo mondo per competete ad armi pari fornendo assistenza informatica, logistica perché abbiamo investito in magazzini di stoccaggio e trasporti, legale per affrontare il tema del diritto di recesso».

TreCuori ha tre anime: il welfare territoriale, il marketing sociale e il welfare indiretto. L’azienda, per esempio, mette a disposizione una dote che viene rispesa verso la stessa o altre Pmi del territorio in modo che la ricchezza prodotta fecondi gli scambi interni, rigenerandosi continuamente. Quando c’è un successo economico gli Americani lo commentano così: «You dont’ close a contract but you open a relationship» che letteralmente vuol dire «Non hai chiuso un contratto ma aperto una relazione». «Tutto si basa su un Patto di Reciprocità – afferma Lucchetta – serve un cambio di passo nella mentalità». I contratti si basano sulla fiducia, dal latino “fides” ovvero la corda che lega e tiene insieme la comunità«. «Se la finanza è un gioco a somma zero – prosegue l’ad TreCuori – l’economia circolare è una situazione cosiddetta “win-win”, e la torta può diventare più grande per tutti». TreCuori punta a coinvolgere associazioni di categoria per diventare una comunità basata sul principio di prossimità e reciprocità.

«Le evidenze empiriche mostrano che il modello funziona – spiega Luca Fornaciari, Associato di economia all’Ateneo di Parma – ed è sostenibile con un obiettivo di lungo termine: se le aziende vogliono prosperare nel lungo termine devono arricchire la comunità». Gli fa eco Giuseppe Giulio Luciani che all’osservatorio Dimetech Lab testimonia: «Il progetto Parma realizzato dalle associazioni di impresa ed il terzo settore sta creando grazie a MarketPass una rete di scambio molto proficua».

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Confartigianato e TreCuori lanciano iniziative per il welfare aziendale: sportello dedicato, plafond di 600mila euro e incentivi per migliorare competitività e benessere dei dipendenti

 

Le buone notizie sono tre: l’apertura di uno sportello dedicato al welfare aziendale nelle Pmi, un plafond di 600mila euro a fondo perduto per misure di welfare indiretto e l’innesco di un circolo virtuoso a beneficio delle imprese. Sono gli aspetti principali della collaborazione tra Confartigianato e l’azienda TreCuori, leader nel settore del welfare.

“Confartigianato – così il presidente Graziano Gallerani e il segretario Paolo Cirelli – vuole facilitare le imprese e i loro lavoratori nel godere dei benefici offerti dalla legge del welfare aziendale, tra i quali non solo l’ottimizzazione del costo del lavoro ma anche e soprattutto la fidelizzazione dei propri collaboratori, l’attrazione di nuovi talenti, l’aumento della produttività, la crescita del potere d’acquisto dei dipendenti e il miglioramento del clima aziendale”.

Tra l’altro, Gallerani torna su un problema che attanaglia le piccole e medie imprese artigiane e non solo. “Stiamo assistendo, in modo molto trasversale ad ogni attività, ad un lungo periodo di difficile reperimento della manodopera – chiude –. Il welfare aziendale può essere lo strumento per agevolare ed implementare la competitività del lavoro“.

Ai servizi che Confartigianato offrirà attraverso lo sportello dedicato (in via Veneziani 1/5), ce n’è un altro innovativo presentato dal direttore di TreCuori, Alberto Fraticelli, da Andrea Scurria (referente su Ferrara dell’azienda) e Roberta Artusi (coordinatrice settore welfare Confartigianato). “L’associazione assieme alla nostra azienda – spiegano – ha messo a punto un bando con una dotazione di 600mila euro per finanziare piani di welfare indiretto per le aziende, associate o che intendono associarsi, che ne fanno domanda. Le persone indicate da ogni azienda, dipendenti ma non solo, potranno ottenere un importo di 300 euro erogato in forma di buoni spesa utilizzabili per pagare, con una percentuale che va dal 5% al 50%, beni, prodotti o servizi anche di largo consumo venduti solo da Pmi attraverso la piattaforma MarketPass“.

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Aperto un ufficio dedicato al welfare per imprese di qualsiasi dimensione

 

Confartigianato, con il supporto della società benefit TreCuori, ha deciso di ampliare la propria gamma di servizi aprendo un ufficio dedicato al welfare aziendale e di promuovere un bando per un finanziamento a fondo perduto per un valore fino a 600mila euro.

È stato infatti siglato l’accordo tra l’associazione e TreCuori, piattaforma che vanta servizi innovativi, in funzione delle esigenze di imprese e lavoratori. L’obiettivo è facilitare le imprese del territorio e i loro lavoratori nel godere dei benefici offerti dalla legge del welfare aziendale, tra i quali non solo l’ottimizzazione del costo del lavoro, ma anche la fidelizzazione dei propri collaboratori, l’attrazione di nuovi talenti, l’aumento della produttività, la crescita del potere d’acquisto dei dipendenti e il miglioramento del clima aziendale.

A questo si aggiunge un bando con una dotazione di 600mila euro che Confartigianato Ferrara, con il sostegno diretto di TreCuori, ha deciso di mettere in campo per finanziare Piani di welfare indiretto per le aziende, associate o che intendono associarsi, che ne fanno domanda. Le persone indicate da ogni azienda, dipendenti ma non solo, potranno ottenere un importo di 300 euro erogato in forma di buoni spesa utilizzabili per pagare, con una percentuale che va dal 5% al 50%, beni, prodotti o servizi anche di largo consumo venduti solo da pmi attraverso la piattaforma digitale Marketpass, gestita da TreCuori.

I venditori riceveranno l’intero importo, parte da chi compra e parte da TreCuori. L’iniziativa, oltre a sostenere le famiglie, è finalizzata a trattenere le risorse sul territorio mirando a coinvolgere direttamente gli attori economici. Infatti, a tutte le piccole e medie imprese è concesso il diritto di utilizzare Marketpass per vendere i propri prodotti e servizi.

Il nuovo ufficio welfare è operativo nella sede di via Veneziani, 1/5 a Ferrara, dove un team qualificato è a disposizione delle aziende di qualsiasi dimensione, anche le più piccole, associate e non, che così potranno valutare le migliori strategie e accedere a know-how e a strumenti di welfare su misura rispetto alle esigenze loro, dei loro lavoratori e dei loro territori.

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Il primo incontro, focalizzato sul coinvolgimento delle attività commerciali operanti nei quartieri di S. Agostino, Mandriola e Ferri, si è svolto giovedì 21 marzo presso la sala riunioni di “Casa Calore” di Albignasego

 

Prende il via il nuovo progetto di Marketing sociale volto a promuovere il commercio locale e contemporaneamente sostenere iniziative sociali, culturali, sportive ed educative nel territorio. Con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le attività commerciali del Comune, sono stati organizzati due incontri pubblici dedicati, ai quali sono invitati tutti gli esercenti di Albignasego che desiderano diventare parte della rete di imprese “Responsabili della Città”.

Il commento

«Il marketing sociale è un sistema innovativo di raccolta fondi – spiega Gregori Bottin assessore al commercio – che permette alle imprese di sostenere un progetto sociale promuovendo contemporaneamente il proprio business. È un circolo virtuoso dal quale tutti gli attori possono trarre benefici: le realtà sociali invitano i cittadini ad acquistare nei negozi della rete, i cittadini acquistano nei negozi convenzionati per favorire il progetto che a loro sta a cuore e i negozianti acquisiscono nuovi clienti e donano la percentuale del ricavato stanziato per il progetto». «Durante entrambi gli incontri – continua l’Assessore – verrà presentata nel dettaglio la proposta del marketing sociale che abbiamo studiato proprio per supportare ulteriormente gli esercenti nel promuovere le loro attività nel territorio. L’obiettivo principale da cui siamo partiti è la creazione di relazioni sinergiche tra negozi, cittadini, associazioni e organizzazioni non-profit perchè siamo certi che siano le connessioni la giusta direzione per l’ottenimento di risultati significativi».

Gli incontri

Il primo incontro, focalizzato sul coinvolgimento delle attività commerciali operanti nei quartieri di S. Agostino, Mandriola e Ferri, si è svolto giovedì 21 marzo presso la sala riunioni di “Casa Calore”. Il secondo incontro avrà luogo lunedì 25 marzo, alle 20,45 presso la sala Verdi di Villa Obizzi e sarà principalmente dedicato alle attività commerciali che operano nei quartieri di S. Tommaso, S. Lorenzo, Carpanedo, S. Giacomo e Lion. Il sistema proposto prevede la creazione di pratiche di raccolta fondi continuative a sostegno delle iniziative promosse dalle associazioni non-profit locali, in collaborazione con le attività commerciali del territorio.
Contestualmente, le attività commerciali avranno l’opportunità di promuovere le proprie vendite senza costi fissi.

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Ecco 600.000 euro per piani di welfare indiretto dedicati alle aziende associate a Confartigianato Imprese Rimini. È una delle risposte per attenuare il contesto economico che stanno vivendo i dipendenti delle piccole e medie imprese e le loro famiglie che, per effetto dell’inflazione, hanno una crescente difficoltà a sostenere le spese quotidiane.

A questo si aggiunge anche il fenomeno della crisi delle stesse PMI che genera un costante impoverimento delle famiglie e del territorio. Per questo, trovare soluzioni in grado di incrementare la capacità di spesa delle famiglie e la prosperità dei territori è una fonte primaria di benessere per cittadini ed imprese.

Buoni spesa da 300 euro

È in questa logica che Confartigianato Rimini con il sostegno diretto di TreCuori, ha inteso mettere in campo una nuova misura finanziando, fino al limite di 600.000 euro, piani di welfare indiretto. Le persone indicate da ogni azienda, dipendenti ma non solo, otterranno un importo di 300 euro erogato in forma di buoni spesa utilizzabili per pagare, con una percentuale che va dal 5% al 50%, beni, prodotti o servizi anche di largo consumo venduti solo da PMI attraverso la piattaforma digitale MarketPass (www.marketpass.org) gestita da TreCuori. Non si tratta di uno sconto concesso dai venditori i quali, infatti, riceveranno l’intero importo, parte da chi compra e parte da TreCuori.

L’iniziativa, oltre a sostenere le famiglie, è finalizzata a trattenere le risorse sul territorio mirando a coinvolgere direttamente gli attori economici. Infatti, a tutte le PMI è concesso il diritto di utilizzare MarketPass per vendere i propri prodotti e servizi.

MarketPass è un modello economico innovativo e recentemente presentato dal CRIET-Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio, permette solo alle PMI di vendere ed acquistare tra loro beni, prodotti e servizi e non è accessibile alle grandi imprese. “Confartigianato Imprese Rimini – spiega il Segretario Gianluca Capriotti – aggiunge questo strumento che tramite il welfare indiretto sostiene persone e imprese. La misura ci sembra particolarmente utile poiché avrà una ricaduta diretta sulle piccole e medie imprese e anche tutte quelle del nostro territorio potranno intercettare questa nuova domanda contattando direttamente i nostri uffici (e-mail: associativo@confartigianato.rn.it – tel: 0541 760911)”.

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Ben 600.000 euro per piani di welfare indiretto dedicati alle aziende associate a Confartigianato Imprese Rimini. È una delle risposte per attenuare il contesto economico che stanno vivendo i dipendenti delle piccole e medie imprese e le loro famiglie che, per effetto dell’inflazione, hanno una crescente difficoltà a sostenere le spese quotidiane. A questo si aggiunge anche il fenomeno della crisi delle stesse PMI che genera un costante impoverimento delle famiglie e del territorio. Per questo, trovare soluzioni in grado di incrementare la capacità di spesa delle famiglie e la prosperità dei territori è una fonte primaria di benessere per cittadini ed imprese.

È in questa logica che Confartigianato Rimini con il sostegno diretto di TreCuori, ha inteso mettere in campo una nuova misura finanziando, fino al limite di 600.000 euro, piani di welfare indiretto. Le persone indicate da ogni azienda, dipendenti ma non solo, otterranno un importo di 300 euro erogato in forma di buoni spesa utilizzabili per pagare, con una percentuale che va dal 5% al 50%, beni, prodotti o servizi anche di largo consumo venduti solo da PMI attraverso la piattaforma digitale MarketPass (www.marketpass.org )gestita da TreCuori. Non si tratta di uno sconto concesso dai venditori i quali, infatti, riceveranno l’intero importo, parte da chi compra e parte da TreCuori.

L’iniziativa, oltre a sostenere le famiglie, è finalizzata a trattenere le risorse sul territorio mirando a coinvolgere direttamente gli attori economici. Infatti, a tutte le Pmi è concesso il diritto di utilizzare MarketPass per vendere i propri prodotti e servizi.

MarketPass è un modello economico innovativo recentemente presentato dal CRIET-Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio, che permette solo alle PMI di vendere ed acquistare tra loro beni, prodotti e servizi e non è accessibile alle grandi imprese.

“Confartigianato Imprese Rimini – spiega il Segretario Gianluca Capriotti – aggiunge questo strumento che tramite il welfare indiretto sostiene persone e imprese. La misura ci sembra particolarmente utile poiché avrà una ricaduta diretta sulle piccole e medie imprese e anche tutte quelle del nostro territorio potranno intercettare questa nuova domanda contattando direttamente i nostri uffici”.

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Le persone indicate da ogni azienda, dipendenti ma non solo, otterranno un importo di 300 euro erogato in forma di buoni spesa

 

È una delle risposte per attenuare il contesto economico che stanno vivendo i dipendenti delle piccole e medie imprese e le loro famiglie che, per effetto dell’inflazione, hanno una crescente difficoltà a sostenere le spese quotidiane.

A questo si aggiunge anche il fenomeno della crisi delle stesse PMI che genera un costante impoverimento delle famiglie e del territorio. Per questo, trovare soluzioni in grado di incrementare la capacità di spesa delle famiglie e la prosperità dei territori è una fonte primaria di benessere per cittadini ed imprese.

È in questa logica che Confartigianato Rimini con il sostegno diretto di TreCuori, ha inteso mettere in campo una nuova misura finanziando, fino al limite di 600.000 €uro, piani di welfare indiretto. Le persone indicate da ogni azienda, dipendenti ma non solo, otterranno un importo di 300 euro erogato in forma di buoni spesa utilizzabili per pagare, con una percentuale che va dal 5% al 50%, beni, prodotti o servizi anche di largo consumo venduti solo da PMI attraverso la piattaforma digitale MarketPass (www.marketpass.org) gestita da TreCuori. Non si tratta di uno sconto concesso dai venditori i quali, infatti, riceveranno l’intero importo, parte da chi compra e parte da TreCuori.

L’iniziativa, oltre a sostenere le famiglie, è finalizzata a trattenere le risorse sul territorio mirando a coinvolgere direttamente gli attori economici. Infatti, a tutte le PMI è concesso il diritto di utilizzare MarketPass per vendere i propri prodotti e servizi.

MarketPass è un modello economico innovativo e recentemente presentato dal CRIET-Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio, permette solo alle PMI di vendere ed acquistare tra loro beni, prodotti e servizi e non è accessibile alle grandi imprese.

“Confartigianato Imprese Rimini – spiega il Segretario Gianluca Capriotti – aggiunge questo strumento che tramite il welfare indiretto sostiene persone e imprese. La misura ci sembra particolarmente utile poiché avrà una ricaduta diretta sulle piccole e medie imprese e anche tutte quelle del nostro territorio potranno intercettare questa nuova domanda contattando direttamente i nostri uffici”.

Per informazioni: Confartigianato Imprese Rimini (e-mail: associativo@confartigianato.rn.it – tel. 0541.760911).

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Pasqua 2024: coltiviamo il benessere, insieme!

 

 

Per noi di TreCuori la Pasqua rappresenta un momento di riflessione e di rinnovamento, un’occasione per ribadire il nostro impegno verso la soddisfazione dei clienti e il benessere dei territori grazie all’ampia gamma di servizi innovativi offerti.

 

La soddisfazione dei clienti: la nostra priorità

Da sempre, la soddisfazione dei nostri clienti (siano essi lavoratori, aziende, consulenti, Associazioni di categoria, Pubblica Amministrazione, associazioni, scuole e no-profit, ecc…) è la nostra priorità ed ogni giorno ci impegniamo per offrire un servizio eccellente, personalizzando le nostre soluzioni alle esigenze specifiche di ogni cliente. 

Cogliamo l’occasione degli auguri pasquali per ringraziare tutti i nostri utenti per la fiducia che nel corso del tempo hanno riposto in noi affidandoci il proprio benessere aziendale e personale, che ogni giorno tutto il nostro Team di esperti si impegna a far fiorire tramite l‘ampia gamma di servizi offerti: non solo Welfare Aziendale, Welfare Territoriale, Welfare Pubblico, Marketing Sociale…ma anche i più innovativi Welfare Indiretto, MarketPass, Sicurezza Avanzata, Firma Digitale, ecc…tutti pensati su misura di PMI e loro territori.

Servizi (a questo link l’elenco completo) per i quali i nostri specialisti garantiscono a tutti i clienti supporto concreto in ogni sua fase: dalla consulenza iniziale all’implementazione e alla gestione dei servizi per quanto riguarda imprese e consulenti, fino al Customer Service multilingue per tutti gli utilizzatori della piattaforma TreCuori.

 

Il benessere dei territori: un impegno concreto

Da sempre crediamo che il benessere dei territori sia un valore fondamentale per la crescita sostenibile della nostra realtà, così come per le nostre aziende clienti e per tutti i soggetti coinvolti. Per questo motivo, attraverso i nostri servizi, ci impegniamo a promuovere iniziative che favoriscano lo sviluppo sociale ed economico delle comunità in cui operiamo.

Offriamo per questo soluzioni welfare che vanno oltre i sistemi tradizionali, ampliandone i benefici a cui possono accedere non solo lavoratori e aziende, ma anche tutti i soggetti che sono parte della comunità.

 

Un continuo miglioramento

Negli anni abbiamo investito risorse e competenze per migliorare continuamente la qualità dei nostri servizi e per ampliare la nostra offerta: un impegno concreto per la soddisfazione di tutti i nostri clienti e per il benessere dei territori e dei soggetti che li vivono che ci ha permesso di raggiungere importanti traguardi e riconoscimenti.

Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e continueremo a lavorare con dedizione per raggiungere nuovi traguardi, insieme!

Con l’augurio a tutti Voi di cogliere ogni opportunità di crescita e di felicità, da tutto il nostro Staff un sincero augurio di Buona Pasqua!

Buona Pasqua da TreCuori: coltiviamo il benessere, insieme!

Seguici sulle nostre pagine social e rimani sempre aggiornato!

 

#BuonaPasqua #TreCuori #ServiziInnovativi #ColtiviamoIlBenessereInsieme

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Il 2024 sarà di transizione mentre prosegue la strategia di diversificazione tra i marchi

 

Tecnica Group investe su sostenibilità e digitale, rilancia Moon Boot, chiude il 2023 con ricavi a 540 milioni e margini in tenuta a 91,2 milioni, si prepara a un anno di transizione per raccogliere i frutti di quanto seminato nel 2023.

“In questi anni abbiamo lavorato sugli acquisti, sulla produzione, sul digitale per estrarre tutte le sinergie di costo e di ricavi che potessero permettere a un gruppo di brand eccellenti di fare in modo di valere di più della somma dei singoli marchi – spiega Gianni Zoppas, scelto dalla famiglia Zanatta per guidare Tecnica Group dal maggio 2021 – tenendo conto dello spirito di questa azienda un po’ speciale, dove la famiglia che l’ha fondata nel 1963 ha l’approccio tipico di molte dinastie del Nord Est, che sono qui per restare”.

Nel 2017 Tecnica ha ceduto una quota di minoranza alla Italmobiliare dei Pesenti, e da allora ha più che raddoppiato i margini. “Negli ultimi due anni abbiamo investito 701 milioni – ricorda Zoppas – per valorizzare le persone, rafforzare le nostre piattaforme, per il digitale e l’e-commerce, che oggi rappresenta il 10% diretto e indiretto del nostro fatturato, rilanciando il posizionamento di alcune eccellenze come Moon Boot”. In particolare Moon Boot ha registrato 50,1 milioni di ricavi (+44,3%) nel 2023 e ora si prepara a migrare dalle montagne in città con una nuova linea per tutte le stagioni, seguendo il solco di quanto fatto da altri come Ugg o Birkenstock. Lo scorso anno ne sono stati venduti 600 mila paia, e per cavalcare il successo riscosso con celebrities come Rihanna, o del modello apparso su Stranger Things, adesso Tecnica Group sta per lanciare una nuova linea di calzature – uguali sia per il piede destro che per il piede sinistro – da usare in città, per tutte le stagioni.

La sostenibilità è un valore fondante di quest’azienda che è specializzata nell’outdoor – ricorda Zoppas – e lo è sia in termini di emissioni e riciclo dei materiali, tra cui il progetto di Recicle your Boots, sia per l’attenzione alle persone. Non solo siamo riusciti ad attrarre tanti giovani, ma anche a trattenerli grazie a mirate politiche di welfare“. Il gruppo ha implementato un processo per lo smaltimento degli scarponi da sci, di tutti i marchi, recuperando 11mila scarponi e 400 mila tonnellate di Co2, riciclando le resine, il metallo e perfino il neoprene con cui è fatto l’interno degli scarponi, che diventa il materiale per foderare i pali che delimitano le piste da sci.

I nuovi standard che abbiamo elaborato sono diventati il benchmark internazionale, e ora molti altri gruppi si stanno associando ai nostri processi – ricorda Zoppas – e siccome in tema di sostenibilità è importante muoversi tutti insieme, abbiamo aperto le nostre piattaforme a tutti. Finora questo è stato un investimento, ma sono fiducioso che presto avrà un impatto positivo sui costi del gruppo”.

Intanto, in anni di cambiamento climatico la diversificazione nell’outdoor ha permesso al gruppo di compensare la stagionalità dello sci, e ora il 54% dei ricavi arriva dalle calzature (e in particolare dal marchio tedesco Lowa), il 41% da scarponi di Tecnica e nordica e dagli sci Blizzard, e il restante 5% dai pattini in linea Rollerblade.

I risultati e la governance di quest’azienda l’hanno resa attrattiva per gli investitori – dice l’ad – ma non abbiamo in programma una quotazione a breve, anche perché vediamo ancora importanti prospettive di crescita da cogliere nel medio periodo. Se quest’anno sarà ancora un anno di transizione dopo il boom registrato a valle della pandemia, per il 2025 quando saranno esauriti gli stock dei negozi, vediamo interessanti prospettive di ulteriore crescita”.

Alle viste, oltre all’effetto traino delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, ci sono gli investimenti fatti nei singoli marchi, anche se in futuro non sono escluse acquisizioni mirate nei segmenti che potrebbero completare l’offerta del gruppo, come gli attacchi per gli sci. “Siamo soddisfatti del nostro portafoglio di brand che ha una posizione di leadership in tutte le singole categorie – conclude Zoppas – siamo cresciuti in mercati chiave come l’Italia (+64% con una quota di mercato del 27%ndr), e in geografie come Usa e Canada dove realizziamo un terzo dei nostri ricavi, ma vediamo ottime prospettive di crescita anche in Asia dove invece siamo ancora poco presenti“.

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