Articolo sul welfare integrativo tra Confcommercio e TreCuori
Il premio produzione? Costa caro a tutti, dall’azienda al alvoratore. Ad esempio, per mille euro di bonus in busta paga, l’imprenditore ne spende 1420, mentre al dipendente ne arrivano appena 680. Colpa del famigerato “cuneo fiscale”. C’è però un’alternativa, per far sì che il premio erogato dall’azienda arrivi “intatto” nelle tasche dei dipendenti. E’ il “welfare integrativo aziendale”, previsto dalla legge di stabilità 2016 e finora impiegato principalmente nelle grandi aziende.
L’imprenditore mette 100 al lavoratore arriva 100, facendo leva sulla defiscalizzazione. Uno strumento nuovo, ma destinato a crescere, grazie all’accordo siglato tra Confcommercio Veneto e la piattaforma di welfare e marketing sociale “TreCuori”. Un’iniziativa unica in Italia e che in prospettiva potrebbe avere ricadute favorevoli anche sul tessuto produttivo locale. Esempio: l’azienda, può essere anche un bar con un dipendente, decide di partecipare al progetto ed eroga un bonus attraverso la piattaforma di “TreCuori”. Si attiva un “bonus welfare” in euro che il dipendente può spendere all’interno di un’ampia gamma di negozi (librerie, supermercati, agenzie di viaggi, distributori di carburanti etc) o di servizi (asili, scuole, corsi sportivi, assistenza domiciliare etc). Il tutto sfruttando la rete della piattaforma online creata da “TreCuori”, attivabile anche da smartphone. In questo modo, il “welfare integrativo” diventa accessibile anche per le piccole e medie imprese del territtorio. La “rete” di negozi e l’altra faccia della medaglia: chi riceve un “bonus welfare” lo può spendere solo nei negozi convenzionati, oppure chiedono un rimborso. Per gli esercenti, potrebbe esse l’occasione per attrarre nuovi clienti, con la garanzia di essere pagati da “TreCuori” entro giorni. Interessanti anche i futuri sviluppi per quanto riguarda il settore trasporto pubblico, a partire dalla possibilità di pagare il proprio abbonamento mensile usando il bonus. “Lo riteniamo un veicolo formidabile per la tutela e la crescita delle piccole e medie imprese del territtorio e la diffusione e il consolidamento dell’associazionismo”, dichiara Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Veneto. “Pensiamo alle spese scolastiche – aggiunge Alberto Fraticelli, direttore di “TreCuori” – nulla vieta ad un’azienda di sostenere con il welfare integrativo il master in America del figlio di un dipendente“. L’adesione al progetto è su base volontaria.