Buoni carburante esentasse anche per il 2023: una nuova misura eccezionale introdotta dal Governo per fronteggiare i rincari. Vediamo insieme tutti i dettagli!
Dopo la misura di aiuto già prevista nel 2022 dal Dl 21/2022 del governo Draghi, in data 10 gennaio 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge (in attesa di conversione in Legge) che, oltre a disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, introduce il rinnovo del Bonus Carburante per l’intero anno 2023.
BONUS CARBURANTE 2023: COS’È?
Dopo il 2022, come spiegato nel nostro articolo dedicato ai “vantaggi del bonus carburante”, anche per l’anno 2023 i lavoratori dipendenti potranno ricevere dai propri datori di lavoro fino a 200€ di buoni benzina pro capite. Tale importo esentasse per impresa e lavoratori non concorrerà alla formazione del reddito da lavoro dipendente e rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto all’importo esentasse già previsto dall’art.51 del TUIR riguardo i Fringe Benefit.
BONUS CARBURANTE 200€: PERIODO DI VALIDITÀ
Il Decreto Legge “Trasparenza Carburante”, varato in data 10/01/2023 e ad oggi in attesa di conversione in Legge, ripropone l’erogazione del “Bonus Carburante” per l’anno in corso, ovvero fino al 31/12/2023. In questo periodo i datori di lavoro avranno dunque la facoltà di erogare ai propri collaboratori buoni benzina esentasse fino ad un massimo di 200€ per lavoratore; buoni che i lavoratori potranno spendere anche dopo la fine dell’anno.
A CHI È RIVOLTO IL BONUS CARBURANTE?
Il Bonus benzina spetta a tutti i lavoratori dipendenti. Non esistono requisiti o limiti di reddito a cui è necessario aderire, proprio perché è compito e scelta del datore di lavoro individuare una platea di beneficiari, che può essere compresa tra un solo dipendente alla totalità della forza lavoro, optando per il criterio che ritiene più opportuno. Non è vincolante nemmeno il ruolo che ciascun lavoratore ricopre, quindi il Bonus benzina è potenzialmente rivolto a tutti, coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato, a termine, part-time, di smart working, apprendisti, stagisti o lavoratori a progetto.
200€ IN BUONI CARBURANTE: FRINGE BENEFIT O IMPORTO AGGIUNTIVO?
I 200€ previsti dal Bonus Carburante sono da intendersi in aggiunta alla soglia massima esentasse prevista dalla legge in merito ai Fringe Benefit aziendali pari a 258,13€. Ad oggi dunque, i lavoratori possono beneficiare di benefit esentasse pari a 458,13€, purché i 200€ aggiuntivi siano rappresentati dai buoni carburante.
Nel caso in cui la soglia esentasse venga superata, l’intero importo sarà soggetto a tassazione ordinaria, non quindi solamente la quota eccedente la soglia.
Non è da escludere che, come accaduto per il 2021 e il 2022, la soglia esentasse erogabile in Fringe Benefit venga innalzata dal Governo. Nello specifico per l’anno 2021 si era assistito ad un raddoppio della soglia (516,46€), mentre per il 2022 dopo un iniziale innalzamento a 600€ e poi ad 800€, negli ultimi mesi dell’anno il Governo aveva portato il limite esentasse a ben 3.000€ per lavoratore.
BUONI TRECUORI: PER UNA MAGGIOR SPENDIBILITÀ DEL BONUS NEL PROPRIO TERRITORIO
Come spesso accade, la spendibilità dei buoni tradizionali – siano essi buoni carburante o buoni spesa in generale – è limitata alle grosse catene distributive. Per vari aspetti, questi buoni diventano a volte difficilmente fruibili dal lavoratore e quasi sempre estranei al territorio in cui vive.
Pensiamo ad esempio a quei paesi di periferia oppure a tutti quei luoghi d’Italia in cui i distributori di carburante sono le cosiddette pompe bianche di zona. Come potrebbe un lavoratore rifornirsi presso di loro con i buoni carburante tradizionali, ovvero delle gradi marche nazionali?
La piattaforma TreCuori, in risposta a quanto evidenziato e per cercare di sostenere la prosperità e l’economia locale delle tante zone d’Italia in cui i lavoratori vivono o risiedono, ha messo a punto i Buoni Welfare TreCuori, uno strumento unico nel suo genere!
Disponibili in diverse versioni sia per il carburante che per qualsiasi altra spesa, i Buoni TreCuori possono essere utilizzati potenzialmente presso qualsiasi attività d’Italia, senza costi o commissioni per chi li incassa. Grazie ai Buoni TreCuori il lavoratore può così spendere il proprio welfare anche in tutte quelle realtà di prossimità di sua fiducia, in maniera semplice e generativa per entrambe le parti: ne sono un esempio appunto i tanti distributori di carburante locali, sia che appartengano alle insegne nazionali sia che si tratti di pompe bianche di zona. Analogamente, i Buoni Spesa TreCuori, quando non sono limitati all’acquisto di carburante, sono incassati da attività di ogni tipo quali quelle commerciali, artigianali, professionali, ecc…generando così una ricaduta positiva sull’economia dei territori, con benefici per imprese, fornitori di servizi e cittadini che li vivono!
Notizia in aggiornamento. Articolo pubblicato in data 13/01/2023 a seguito della pubblicazione del Decreto “Trasparenza Carburante”. In attesa della conversione in Legge.